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Cresce intramoenia, al primo posto visite ed esami cuore

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Cresce l’attivita’ in intramoenia della sanita’ pubblica. Le visita cardiologiche, ginecologiche e ortopediche e per quanto riguarda le prestazioni strumentali, l’elettrocardiogramma, poi l’eco (color) dopplergrafia cardiaca, l’ecografia all’addome inferiore, superiore e completo e l’ecografia monolaterale e bilaterale della mammella, sono le attivita’ piu’ richieste. Circa il 56% delle prenotazioni ha un tempo di attesa inferiore ai 10 giorni; il 30% viene fissato tra gli 11 e i 30/60 giorni (a seconda che si tratti di una visita specialistica o di una prestazione strumentale); solo per il 14% delle prenotazioni si deve attendere oltre i 30/60 giorni. Dopo la flessione (-28%) del 2020, è tornata a salire l’attività intramoenia in Italia, afferma la Relazione annuale del ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria per l’anno 2022, che il ministero della Salute ha trasmesso al Parlamento. Dopo la crisi del Covid, nel 2021 il trend tornava in linea con gli anni precedenti e i ricavi totali raggiungevano quota 1,087 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del 33%.

E anche il 2022 ha segnato un consistente +8%, con ricavi che raggiungono il valore di 1.177 milioni di euro. In termini di spesa pro-capite, l’intramoenia nel 2022 vale 20 euro per ogni cittadino residente in Italia, ma la situazione è estremamente variegata sul territorio nazionale con forti discrepanze tra Nord e Sud del Paese, sia in termini di valore di spesa pro-capite sia in termini di variazione rispetto all’analogo dato riferito all’anno precedente. In particolare nel 2022, i picchi maggiori si registrano in Emilia-Romagna (34,8 euro/anno), Valle d’Aosta (32,2 euro/anno), Piemonte (29,9 euro /anno) e Toscana (28,6 euro/anno) mentre la spesa pro-capite per prestazioni è minima in Molise (4,4 euro/anno), Calabria (5,5 euro/anno) e nella P.A. di Bolzano (6,5 euro/anno), ed in generale significativamente inferiore alla media nazionale nelle Regioni meridionali. I dati rivelano che crescono anche i guadagni, da 235.594 milioni di euro a 256.032, pari al +8,5% circa, percentuale in linea con l’aumento dei costi. A livello nazionale, la parte più consistenti dei ricavi per l’attività di intramoenia proviene dall’area delle prestazioni specialistiche, che si assesta nel 2022 ad oltre il 68%.

La quota di attività libero professionale intramuraria legata invece all’area ospedaliera rappresenta il 19,5%. Dal 2014 al 2022 il numero di medici che esercitano l’intramoenia è diminuito di 8.209 unità di personale, oltre15 punti percentuali. Infine il report riferisce il quadro sugli spazi interni alle Aziende per garantire l’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria: 8 Regioni/Province Autonome (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto) hanno dichiarato di disporre – per tutte le Aziende presenti sul proprio territorio – di spazi sufficienti per tutti i dirigenti medici, mentre negli altri contesti la maggior parte delle Aziende ha fatto ricorso all’attivazione del programma sperimentale (81,5%). Una percentuale più modesta di Aziende ha proceduto alla stipula di convenzioni con altre strutture pubbliche (7,4%) o alla locazione presso strutture sanitarie autorizzate e non accreditate (11,1%). Solo una modesta percentuale di Aziende ha proceduto con l’acquisto di spazi ambulatoriali esterni (3,7%).

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Al Neuromed la conferenza del professor Alberto Mantovani , immunologo di fama mondiale

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Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15:00, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande rilevanza scientifica e formativa. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni dal riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), rappresentando un importante traguardo per l’istituzione.

Il Professor Alberto Mantovani, considerato uno dei più influenti immunologi a livello mondiale, sarà il protagonista della conferenza dal titolo “Immunità e infiammazione: dal cancro a COVID-19”. Durante il suo intervento, Mantovani, Professore Emerito della Humanitas University e Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Istituto Clinico Humanitas di Milano, esplorerà i progressi più recenti nel campo dell’immunità e dell’infiammazione, con particolare attenzione al ruolo di questi fattori nelle malattie tumorali e nella gestione della pandemia di COVID-19. La conferenza offrirà una panoramica innovativa sulla medicina contemporanea, delineando nuove prospettive terapeutiche.

 

A margine della conferenza, si svolgerà anche la cerimonia di consegna del Premio Internazionale “A Luca”, un riconoscimento dedicato ai giovani neurochirurghi in formazione. Il premio, promosso dalla famiglia di Luca, un giovane paziente, è un tributo alla sua memoria e si propone di incoraggiare i futuri talenti nel campo della neurochirurgia, formati presso l’I.R.C.C.S. Neuromed.

Il Professor Giovanni de Gaetano, Presidente del Neuromed, ha sottolineato l’importanza di questa doppia celebrazione, affermando: “Questi due eventi rappresentano un’opportunità unica per celebrare i 40 anni del Neuromed, un istituto che ha saputo distinguersi per il suo impegno verso le giovani generazioni di medici e ricercatori, raggiungendo obiettivi di prestigio a livello internazionale.”

Giovanni de Gaetano, Presidente di Neuromed

L’IRCCS Neuromed: eccellenza nella ricerca e nella cura

L’Istituto Neuromed di Pozzilli si è affermato come un centro di eccellenza internazionale per la ricerca e il trattamento delle patologie del sistema nervoso e vascolare. L’obiettivo primario dell’istituto è di offrire ai pazienti cure all’avanguardia, basate sui più recenti sviluppi scientifici. Negli anni, il Neuromed ha costruito una solida reputazione come centro d’innovazione, unendo medici, ricercatori e personale nella missione comune di garantire il miglior livello di assistenza e ricerca clinica.

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Petrillo al Times ‘Rowling parla, ma non sa nulla di me’

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“JK Rowling è preoccupata solo che io usi il bagno femminile, ma non sa niente di me”. Valentina Petrillo, prima transgender in gara alle Paralimpiadi, è la protagonista di una lunga intervista al Times: e proprio dalle pagine del prestigioso quotidiano britannico la velocista azzurra ha replicato all’autrice della saga di Harry Potter, che l’aveva duramente attaccata per la sua partecipazione ai Giochi di Parigi.

La 51enne nata a Napoli ha raccontato la sua vita, dall’infanzia trascorsa in un quartiere difficile alla scoperta della sua sensibilità femminile, i problemi e i traumi seguiti alla sua scelta di diventare donna, fino agli abusi subiti nel corso della sua carriera di atleta. Che Petrillo spiega e riconduce ai pregiudizi e alla transfobia diffusa, pur rivelando di aver già vissuto analoghe situazioni di ostilità in pista nel corso degli anni, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a gareggiare con le donne così come previsto dalle regole stabilite dalla World Para Athletics. “Dal 2015, quando il CIO ha aperto le Olimpiadi alle persone transgender, c’è stata solo una atleta che ha gareggiato ai Giochi, Laurel Hubbard, e una alle Paralimpiadi, io. Quindi tutta questa paura che le persone trans distruggano lo sport femminile in realtà non esiste”, la difesa di Petrillo.

Da bambino – il nome alla nascita era Fabrizio – giocava a calcio e faceva a pugni per difendere il fratello. “Sapevo che qualcosa non andava, quando, il mio primo giorno di comunione, sono entrata in chiesa e ho visto le altre ragazze con gli abiti bianchi. Volevo stare con loro”. A nove anni Petrillo comincia ad indossare di nascosto i vestiti della madre e mettersi lo smalto. Cinque anni più tardi le diagnosticano la malattia di Stargardt, una rara condizione oculare ereditaria senza cura conosciuta, che le ha lasciato aree scure permanenti al centro della sua vista. Poi il matrimonio e la nascita del figlio, Lorenzo, ma reprimendo la sua vera identità. “Ho sempre detto che era un segreto, che avrei mantenuto fin dentro la tomba. Significava distruggere tutto ciò che avevo creato. È stato molto doloroso – ricorda Petrillo – Con mia moglie abbiamo incontrato insieme uno psicologo sessuale. Dopo quattro mesi, mi è stato detto che avevo una disforia di genere”.

Ovvero un senso disagio che una persona può provare a causa di una discrepanza tra il suo sesso biologico e la sua identità di genere. Grazie anche alla moglie, nel gennaio 2019, Petrillo inizia a sottoporsi a una terapia ormonale, ingrassa 10 Kg, perdendo nei rilievi cronometrici della corsa (che nel frattempo era entrata nella sua vita) più di dieci secondi nei 400 e circa 2,5 secondi nei 200. “Meglio una donna lenta e felice, piuttosto che un uomo veloce e infelice”, è diventato il suo motto. Nel settembre 2020 la sua prima gara tra le donne, che hanno subito sollevato la protesta delle avversarie, che di volta in volta le hanno negato l’accesso agli spogliatoi, l’hanno lasciata sola sul podio, hanno chiesto la sua esclusione dalle gare.

Prima dei mondiali di atletica indoor, lo scorso anno, viene avvertita che c’era “un atmosfera aggressiva” contro di lei. “Tutti questi aspetti negativi erano presenti nel mondo olimpico, mentre nel mondo paralimpico non ho mai avuto problemi”. Fino a Parigi, dove raggiunge le semifinali nei 200m e 400m, ma viene definita un “imbroglione dichiarato e orgoglioso” da JK Rowling. Ma per Petrillo l’essere donna e correre sono caratteristiche distintive della sua identità, e ritiene che l’una non dovrebbe precludere l’altra. “Spero che questo possa essere l’inizio di una trasformazione per le persone transgender”. Anche se – conclude il Times – per evitare che il risentimento cresca, spetta solo agli organi di governo assumere una posizione più chiara sull’argomento.

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Apple lancia gli iPhone progettati per l’IA, ‘nuova era’

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Apple toglie il velo alla nuova serie di iPhone 16 “progettati da zero” per la sua intelligenza artificiale. La società di Cupertino entra così nel vivo del discorso iniziato alla conferenza degli sviluppatori di giugno in cui ha lanciato Apple Intelligence e mostra come cambierà il suo prodotto di punta che ora vede, capisce e spiega tutto all’utente con informazioni dettagliate. Una svolta necessaria per far fronte alla concorrenza, soprattutto in Cina dove le vendite dei melafonini sono calate, ma che per il momento non è chiaro quando arriverà in Europa dove ci sono regole stringenti del Digital MArket Acts. “Gli iPhone 16 sono progettati da zero per l’intelligenza artificiale di Apple che alza l’asticella, è l’inizio di una nuova era”, spiega il Ceo di Apple Tim Cook aprendo l’evento a Cupertino.

La nuova gamma di iPhone 16 è costituita da quattro modelli (base, Plus, Pro e Pro Max) con un comparto fotografico potenziato, due nuovi comandi (Action button per operazioni veloci e Camera button per funzioni di video e foto), design migliorato e nuovi colori. Ma la vera novità sono le funzioni di intelligenza artificiale, la Apple Intelligence, che vede protagonista l’assistente virtuale Siri che potenziato dall’IA è in grado di comprendere le richieste degli utenti, anche quando non sono formulate correttamente. Mentre il nuovo pulsante per il controllo di foto e video attiva una funzione di comprensione visiva (Visual intelligence) simile a quelle messe in campo da Google con Lens.

A gestire le funzioni di intelligenza artificiale di questa nuova generazioni di melafonini c’è il chip A18, creatro appositamente, che velocizza tutte le operazioni. Le funzioni di Apple Intelligence arriveranno come versione sperimentale in Usa, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Africa e Regno Unito dal prossimo mese. Resta da capire quando arriveranno in Europa e anche in Italia, a seguito del Digital Markets Act (Dma) che prevede norme più stringenti per i big della tecnologia. Anche X di Elon Musk e Meta di Mark Zuckerberg hanno frenato sul fronte dell’IA in Europa. I nuovi iPhone sono disponibili per il preordine da questo venerdì con consegna il 20 settembre, a partire dai 979 euro per i modelli base, quelli top di gamma dai 1.239 euro.

Nel corso dell’evento ‘It’s Glowtime’, Cupertino ha anche presentato i nuovi Apple Watch Series 10 “carbon neutral” e nuovi auricolari Air Pods con una particolare attenzione alla cancellazione del rumore e alla salvaguardia dell’udito. La presentazione dell’iPhone è l’evento dell’anno per Apple non solo perché è dedicato a rinnovare il suo prodotto di punta ma anche perché arriva a ridosso del trimestre più importante, quello delle festività natalizie. L’iPhone 16 avrà quindi una bella responsabilità: fronteggiare l’avanzata della concorrenza come Google e Microsoft e dare uno sprint alle vendite del prodotto con i ricavi calati per il secondo trimestre consecutivo, soprattutto in Cina, dove ha ripreso piede Huawei ed è in atto una guerra tecnologica con gli Stati Uniti.

E traghettare la società verso il prossimo futuro. Secondo recenti indiscrezioni del Wall Street Journal, il colosso fondato da Steve Jobs è in trattative per investire in OpenAI nell’ambito del nuovo round di raccolta fondi della start up guidata da Sam Altman. Sullo sfondo il cambio di dirigenza in Apple: il Chief financial Officer Luca Maestri è in uscita a fine anno.

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