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Cronache

Covid sull’isola d’Ischia, morto il parroco di Serrara Fontana don Angelo Iacono

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E’ morto all’ospedale Rizzoli di Ischia, dove era ricoverato da nove giorni don Angelo Iacono, il parroco di Serrara Fontana , Comune dell’ isola d’ Ischia, trovato positivo al Covid che prima di risultare positivo al virus aveva incontrato molti fedeli nelle loro case e celebrato la Messa sino a poche ore prima del ricovero. Le sue condizioni erano andate peggiorando nei giorni scorsi tanto che che gli era stata somministrata l’estrema unzione ed il vescovo di Ischia aveva invitato a pregare per lui. Il sindaco di Serrara Fontana aveva definito “molto delicata ” la situazione creatasi a seguito dei numerosi contatti avuti dal sacerdote prima della scoperta del contagio: sono infatti circa 80 le persone tracciate poiche’ entrate direttamente in contatto con il parroco, che da lunedì si stanno sottoponendo a tampone.

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Cronache

Napoli, 86enne ciclista muore in incidente stradale: il Comune avvia campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza

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Il tragico incidente avvenuto ieri mattina in via Argine, dove un ciclista di 86 anni ha perso la vita dopo uno scontro con un autocarro, porta a 23 il numero di morti per incidenti stradali a Napoli dall’inizio dell’anno. Un dato allarmante che supera la media di due vittime al mese e che è purtroppo in costante aumento.

Campagne di sensibilizzazione nelle scuole

Proprio negli ultimi giorni, nel solco di una campagna lanciata da Il Mattino per fermare la scia di sangue sulle strade cittadine, il Comune ha annunciato l’inizio di un’attività di sensibilizzazione rivolta ai giovani per l’educazione alla sicurezza stradale. Sono previsti 20 incontri nelle scuole: «Si partirà da gennaio e si andrà avanti fino a giugno – esordisce l’assessore comunale alla Legalità Antonio De Iesu –. Con gli assessori all’Istruzione Maura Striano e alle Politiche giovanili Chiara Marciani stiamo elaborando un progetto e sondando la disponibilità delle dirigenze scolastiche che vorranno aderire. Saranno 20 incontri totali, distribuiti in ogni municipalità».

Mezzi elettrici “modificati” e responsabilità genitoriale

Altro tema caldo è quello dei mezzi elettrici “modificati”, sempre più diffusi e spesso guidati da 12 o 13enni. Questi veicoli raggiungono velocità fino a 50 km/h. «Ne abbiamo sequestrati 50 in due sole operazioni – aggiunge De Iesu –. I genitori non possono essere inconsapevoli del fatto che questi mezzi siano stati “truccati”. Vanno educate anche le famiglie».

L’incidente in via Argine

La vittima dell’ultimo incidente era alla guida di una bicicletta da corsa e l’impatto è avvenuto con un camion che arrivava da Cercola ed era diretto verso il centro della città. L’autista del mezzo pesante, fermato dagli agenti della polizia municipale, sarà sottoposto agli accertamenti tossicologici e si è fermato a prestare soccorso. Nonostante la corsa all’Ospedale del Mare, l’86enne è deceduto dopo circa un’ora dal ricovero.

Interventi strutturali per la sicurezza

Con un finanziamento di 2 milioni di euro dal Fondo Sicurezza, saranno installate 108 telecamere di sorveglianza in diverse zone critiche (Mercato, Porta Nolana, Porta Capuana, piazza Garibaldi e corso Lucci). Sono poi stati stanziati altri fondi per implementare dossi, semafori intelligenti e misure per la moderazione della velocità in aree come San Erasmo, Monteoliveto e corso Garibaldi.

L’importanza dell’educazione stradale

De Iesu sottolinea: «È essenziale la sensibilizzazione. La sicurezza stradale dipende non solo dal numero di dossi e semafori, ma anche dalla cultura dei giovani. La famiglia è la prima agenzia educativa: se una madre e un padre mettono la cintura di sicurezza, trasmetteranno questo gesto ai figli». Nelle scuole medie e superiori, tra gennaio e giugno, saranno organizzati incontri con la presenza di un testimonial, un giovane vittima di incidente stradale, che porterà la sua esperienza. Sarà trasmesso un video realizzato dall’Associazione Meridiani con finanziamenti della Regione, in cui Gigi e Ross ricordano le cose fatte insieme, ma in sedia a rotelle.

Necessità di infrastrutture adeguate

Secondo il deputato di Avs Francesco Borrelli, oltre alla sensibilizzazione, servono più infrastrutture: «La campagna nelle scuole sarà utilissima, ma resta il fatto che siamo tra le prime città d’Italia per numero di morti. Abbiamo pochi poliziotti municipali, pochi dossi e praticamente nessun autovelox. In via Caracciolo, i cartelloni di limiti di velocità sono stati addirittura divelti e gettati sulle scogliere. Il 17 novembre ci sarà una manifestazione di ciclisti e pedoni per evidenziare la situazione critica in città».

La foto utilizzata in evidenza è di archivio e non ha alcuna attinenza con il fatto di cronoca narrato

 

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Cronache

Coppia investita da un’auto a Tolentino, deceduta una donna

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Incidente stradale mortale nella serata di ieri a Tolentino (Macerata): una coppia di coniugi è stata investita da un’autovettura mentre camminava a lato di via Corona, nei pressi dell’ingresso Tolentino est della Strada statale 77 della Val di Chienti: la moglie, 76 anni, è deceduta a causa dell’impatto mentre il marito, 80 anni, è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale a Macerata. Sul posto, oltre ai sanitari, anche i carabinieri della Compagnia di Tolentino per accertare la dinamica del tragico incidente e la polizia locale per gestire il traffico. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco per dare supporto di illuminazione durante accertamenti e rilievi a seguito dello schianto che è avvenuto intorno alle 21.15. La strada è stata chiusa per il tempo necessario alle operazioni di soccorso.

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Mafia: scaduti termini custodia, scarcerato re delle scommesse

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Torna in libertà Giuseppe Corona, condannato a 15 anni e 2 mesi in appello considerato il “re delle scommesse” all’Ippodromo di Palermo. Avrebbe effettuato investimenti per le famiglie di Porta Nuova e di Resuttana, tra centri scommesse, Compro oro e persino la vendita di preziosi al monte dei pegni. E’ accusato di riciclaggio e intestazione fittizia e sottoposto al carcere duro del 41 bis a Milano Opera. Lo scorso marzo, per lui sono scaduti i termini massimi di custodia cautelare, la terza sezione della Corte d’Appello, da cui si attende il deposito delle motivazioni della sentenza, ha accolto la richiesta degli avvocati di Corona, Giovanni La Bua e Antonio Turrisi. L’imputato, ristretto in regime di massima sicurezza, è tornato libero. E così resterà fino a conclusione del processo. Corona faceva il cassiere alla caffetteria Aurora di via Crispi, nel capoluogo siciliano, e il suo ruolo è emerso nel 2018 con l’operazione “Delirio” della guardia di finanza. In primo grado, nel 2022, gli erano stati inflitti 19 anni di reclusione.

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