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Ambiente

Corigliano Rossano, è l’ambientalista Flavio Stasi il sindaco della neonata terza città di Calabria

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Flavio Stasi, ingegnere, 35 anni, è il primo sindaco di Corigliano Rossano, la nuova città calabrese, nata dalla fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Sostenuto dalla “coalizione civica per Flavio Stasi sindaco” approda al ballottaggio raggiungendo il 41% delle preferenze, affronta poi il suo avversario Giuseppe Graziano, due settimane dopo, ottenendo il 72% delle preferenze dei cittadini. Un risultato schiacciante che non da adito ad alcuna polemica sulla volontà popolare di cambiare, abbandonando la “vecchia” politica. I cittadini di Corigliano Rossano, terza città più grande della Calabria, prima della stessa regione per estensione del territorio e primo comune della provincia di Cosenza con quasi 100 mila abitanti, tutti numeri enormi che fanno di questa città il centro dell’attenzione regionale, hanno scelto Flavio Stasi come loro Sindaco, conoscendolo per le sue battaglie ambientaliste, per le sue scelte coraggiose e le sue battaglie contro lo scempio del territorio degli scorsi anni. Flavio Stasi, infatti, già consigliere comunale d’opposizione nella scorsa consiliatura, inizia la sua attività ambientalista con una sua associazione di ragazzi spinti dall’amore per il proprio territorio. Negli anni conduce battaglie importanti contro il depauperamento di questa area, avvenuto anche in termini di servizi e strutture. Fa lo sciopero della fame per protestare contro la chiusura del Tribunale di Rossano (avvenuta comunque) dopo una occupazione di due settimane. Blocca la ferrovia Taranto-Reggio Calabria contro la cancellazione dei treni a lunga percorrenza che dalla Calabria andavano verso il Nord Italia, blocca il Porto di Corigliano contro il progetto di realizzazione al suo interno del centro di raccolta rifiuti dell’intera provincia di Cosenza. Una serie di lotte ambientalistiche ad ampio raggio che gli garantiscono un’attenzione particolare da parte dei cittadini di questo territorio. Da queste esperienze e dall’amore dimostrato verso questo territorio nasce grazie al suo impegno un laboratorio politico, ambientalista, verde, giovane e molto lontano dalla politica “tradizionale” che lo porta, nei mesi scorsi a candidarsi alla carica di Sindaco di Corigliano Rossano con l’appoggio di solo 5 liste di estrazione civile, apartitiche, e molto giovani (la sua candidata più giovane infatti è una liceale di 18 anni appena). Nei suoi comizi Flavio Stasi parla dei problemi del territorio e delle eventuali soluzioni da adottare, non attacca mai i suoi avversari, ne risponde alle loro accuse. Una lunga campagna elettorale piena di incontri con la gente e sostenuta da un entusiasmo trascinante che dopo il ballottaggio di domenica scorsa lo consacra, con il 72% delle preferenze, primo sindaco di Corigliano Rossano.

Testo e foto sono di Alfonso di Vincenzo/KONTROLAB

 

Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse, Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES. Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli. Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli. Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International. Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.

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In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Ambiente

Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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