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Cronache

Coraggio e giustizia: una 63enne mette fine alle vessazioni di un figlio tossicodipendente

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È stato il coraggio di una donna di 63 anni a porre fine alle terribili vessazioni subite da un’anziana di 82 anni, vittima di ripetuti maltrattamenti da parte del figlio tossicodipendente. Un gesto decisivo che ha permesso di portare alla luce una situazione di violenza e soprusi quotidiani, grazie a una semplice telecamera del cellulare.

La drammatica situazione familiare

Il figlio, un uomo di 47 anni, affetto da tossicodipendenza, pretendeva ogni giorno denaro dalla madre per affrontare l’astinenza. Le sue richieste variavano dai 20 ai 50 euro, una somma che veniva sottratta dalla modesta pensionedell’anziana, appena sufficiente a coprire le spese per l’affitto e le bollette. Ogni rifiuto da parte della madre scatenava una serie di insulti, minacce e violenze.

La prova inconfutabile: il video della badante

A documentare le violenze ci ha pensato la badante della donna, che al momento giusto ha attivato la telecamera del suo cellulare e ha registrato i maltrattamenti di cui era vittima l’anziana. Tra le immagini riprese, si vede chiaramente l’uomo lanciare una bottiglia di vetro contro la madre, uno dei tanti gesti umilianti che sono poi finiti nella denuncia presentata ai Carabinieri.

In uno degli episodi più gravi, il 47enne avrebbe addirittura puntato un coltello contro la madre, minacciandola per ottenere quei pochi euro di cui aveva bisogno.

L’intervento dei carabinieri e l’arresto

Dopo aver ricevuto la denuncia e acquisito i video registrati, i Carabinieri della stazione di Pianura si sono recati nell’abitazione dell’anziana, trovando il figlio vestito con gli stessi abiti che indossava durante l’ultimo video delle violenze. L’uomo è stato arrestato in flagranza differita per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, e ora si trova in carcere in attesa di giudizio.

Questa vicenda mette in luce l’importanza del coraggio di chi denuncia e la necessità di intervenire tempestivamente in situazioni di violenza domestica.

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Cronache

Lite a Materdei degenera: arrestato 59enne per omicidio

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Nella notte, una lite per futili motivi ha avuto un tragico epilogo a Materdei, Napoli. La Polizia di Stato è intervenuta in via Benedetto De Falco dopo una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa, riguardante una persona colpita mortalmente da un’arma da punta e taglio.

L’intervento della polizia

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati Dante e Decumani sono giunti rapidamente sul posto. Grazie alle immediate attività di indagine, è stato possibile identificare il responsabile della brutale aggressione.

Arresto del sospettato

Il presunto autore del crimine è un 59enne napoletano con precedenti di polizia. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. La vittima, purtroppo, non ha avuto scampo, colpita mortalmente durante la lite che è sfociata in violenza.

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Cronache

Operazione antidroga a Napoli e Torre Annunziata: 15 arresti e sequestro di un quintale di stupefacenti

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La Polizia di Stato, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, ha eseguito un’importante operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti a Napoli e Torre Annunziata. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 soggetti gravemente indiziati di reati legati al traffico di droga e altri crimini correlati.

Due organizzazioni criminali sotto indagine

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di due organizzazioni criminali operanti a Napoli e Torre Annunziata. La prima organizzazione, con base logistica nel quartiere Arenaccia di Napoli, si occupava di commercializzare all’ingrosso stupefacenti destinati ai mercati clandestini partenopei. I corrieri utilizzavano veicoli con doppifondi occulti, realizzati da un carrozziere sconosciuto al fisco.

La seconda organizzazione, con base operativa a Torre Annunziata, si riforniva stabilmente dalla prima e distribuiva grandi quantità di narcotici verso diverse piazze di spaccio, che comprendevano non solo Torre Annunziata, ma anche l’hinterland e la provincia di Salerno.

Sequestri e arresti durante le indagini

Nel corso delle attività investigative, sono stati arrestati 7 soggetti in flagranza di reato e sequestrato quasi un quintale di cocaina e hashish, oltre a una pistola con matricola abrasa, caricatori, 33 cartucce e oltre 820 mila euro in contanti. Inoltre, uno dei corrieri arrestati ha continuato a mantenere rapporti con il sodalizio attraverso dispositivi telefonici illegalmente introdotti in carcere.

Sequestri di attività commerciali e veicoli

Come parte dell’operazione, sono stati eseguiti anche sequestri preventivi di due attività commerciali, un bar e una pizzeria, utilizzati come copertura per gli incontri tra i membri dell’organizzazione e la pianificazione delle attività illecite. Questi esercizi commerciali erano fittiziamente intestati a soggetti incensurati. Sono stati inoltre sequestrati un motoveicolo e un autoveicolo riconducibili al promotore del sodalizio criminale napoletano.

Status legale degli indagati

Il provvedimento eseguito costituisce una misura cautelare in sede di indagini preliminari. Gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva, e possono impugnare le misure cautelari.

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Cronache

Femminicidio nel Casertano, moglie strangolata nel letto davanti ai due figli piccoli

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Ha strangolato la moglie, uccidendola, al culmine di una lite casalinga; e lo ha fatto davanti ai due figli piccoli di 4 e 6 anni. L’assassino sarebbe il 30enne albanese Lulzim Toci, fermato dai carabinieri poco dopo il delitto. Lui bracciante agricolo saltuario, la vittima, Eleonor Toci, aveva invece 24 anni e non lavorava. A chiamare i carabinieri è stata la cognata della coppia. Il 30enne infatti, dopo il delitto, è andato a casa della cognata, chiedendole di accompagnarlo in ospedale, ma la donna non lo ha creduto e ha chiamato i nipoti, di quattro e sei anni. “Papà ha ucciso mamma” hanno detto i bimbi alla zia, che ha subito contattato il 112. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, il 30enne vagava nei pressi dell’abitazione, in via Caravaggio, è stato quindi fermato e portato in caserma.

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