Una finale domani sera a Reggio Emilia, un’altra in pratica e’ in programma domenica a Bologna: il futuro della Juventus e di Andrea Pirlo si gioca nel giro di appena 70 chilometri, tra il Mapei Stadium e il Renato Dall’Ara. “Pensiamo soltanto alla finale di domani, abbiamo un trofeo da alzare, poi al resto dedicheremo attenzioni ed energie a partire da giovedi’” la promessa dell’allenatore, chiamato agli ultimi due esami stagionali. In bacheca ha messo gia’ la Supercoppa Italiana, vinta proprio a Reggio Emilia. Poi pero’ ha vissuto enormi delusioni sia in Champions League che in campionato, pur essendo ancora in corsa per il quarto posto e quindi per un posto nella competizione europea piu’ prestigiosa: “Ho sempre risposto cosi’ e lo faccio anche adesso: penso soltanto a vincere le ultime due e a fare bene il mio lavoro, poi ci sara’ tempo per parlare del mio futuro” la risposta chiara e gia’ sentita del Maestro, il cui destino sembra sempre appeso ad un filo. Intanto, pero’, e’ pronto a giocarsi la seconda finale in panchina della sua brevissima carriera, mentre Gian Piero Gasperini ha dovuto aspettare 27 stagioni per centrare lo stesso traguardo: “Saro’ stato fortunato io – risponde Pirlo con il sorriso dalla sala stampa del Mapei Stadium, a pochi metri dalla coppa Italia tanto ambita – ma sono solo all’inizio e spero di farne tante altre: a Gasperini bisogna fare soltanto i complimenti, si sta togliendo grandi soddisfazioni a Bergamo e ora l’Atalanta e’ riconosciuta in tutta Europa”. La Juventus, a sentire l’allenatore bianconero, e’ in un ottimo momento sotto tutti i punti di vista: “I dati che abbiamo ci danno ragione, che siano di partite o di allenamenti: corriamo e sprintiamo piu’ degli avversari, ma in questo momento conta la testa perche’ le gambe vanno di conseguenza”. E l’attacco e’ al completo: “Stanno tutti bene, abbiamo diverse soluzioni: decideremo domani”; nel pacchetto arretrato, invece, c’e’ una defezione: “Bonucci non sara’ a disposizione, ha avuto un problema al ginocchio”. Cosi’, strada spianata per Giorgio Chiellini insieme a Matthijs De Ligt: “Siamo pronti, e’ una partita a se’ a prescindere dagli ultimi risultati: l’avremmo preparata allo stesso modo, vogliamo vincere un trofeo ma non e’ cosi’ scontato”. Anche per il capitano della Juve, cio’ che conta e’ soltanto la finale e non gli ultimi 90′ di campionato a Bologna: “Va al di la’ dello stato d’animo degli ultimi giorni, che e’ cambiato molto – ammette il difensore – perche’ abbiamo vinto con l’Inter, il Napoli ci ha risposto e sembrava finita ma il Milan ci ha ridato speranza”. Appena un punto nei due confronti in campionato, l’Atalanta si e’ rivelata una bestia nera per la Juventus durante questa stagione: “E’ una squadra fisica, che da’ ritmo ed e’ arrembante, ma a Bergamo avevamo fatto una buona gara – il ricordo di Chiellini – e avevamo rischiato poco: purtroppo loro sono stati bravi e fortunati nel tiro deviato nel finale, speriamo che domani finisca diversamente e vogliamo fermare la favola Atalanta, rendendola incompiuta ancora per un anno”. Dopo la Supercoppa, la Juve puo’ alzare un altro trofeo proprio al Mapei Stadium: “Speriamo che questo campo porti bene come a fine gennaio” l’amarcord del difensore, che riavvolge il nastro fino alla coppa vinta contro il Napoli lo scorso 20 gennaio.