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Cronache

Consiglio di Stato, bocciati appelli Img su multe diritti tv

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I ricorsi in appello devono essere in parte respinti e in parte dichiarati inammissibili. Così il Consiglio di Stato ha definito la vicenda della legittimità delle multe inflitte dall’Antitrust a conclusione di una complessa istruttoria che nel 2019 accertò l’esistenza di un’intesa nelle gare per l’assegnazione dei diritti internazionali del calcio in tv. Davanti ai giudici di Palazzo Spada c’erano i ricorsi in appello proposti da Img Media Ltd e Img Worldwide Llc per contestare la sentenza con la quale il Tar del Lazio nel maggio dello scorso anno confermò la legittimità delle maximulte.

Lungo l’iter storico-processuale della vicenda. A fine aprile 2019 l’Antitrust accertò che le condotte di una serie di società – tra cui il gruppo Img – avevano costituito un’intesa restrittiva della concorrenza al fine di coordinare la partecipazione e il contenuto delle offerte economiche nelle procedure di gara indette dalla Lega Calcio di serie A per l’assegnazione dei diritti televisivi delle competizioni di calcio dei territori diversi dall’Italia. Si arrivò a sanzioni complessivamente milionarie (in particolare le società del gruppo Img furono sanzionate con 343.645,50 euro).

Il provvedimento dell’Autorità fu impugnato; ci fu la conferma della legittimità dell’accertamento, ma con la rideterminazione di alcune delle sanzioni. Restavano pendenti i ricorsi in appello proposti da Img Media Ltd e Img Worldwide Llc per contestare la sentenza del Tar di rigetto del loro ricorso. Preliminarmente il Consiglio di Stato ha respinto i motivi di appello in tema di congruità del tempo occorso per contestare l’illecito e di non conformità alla previsione normativa che impone d’informare l’incolpato nel più breve tempo possibile e in modo dettagliato della natura e dei motivi dell’accusa.

Successivamente i giudici di Palazzo Spada hanno evidenziato “l’insussistenza di evidenze in ordine alla lamentata compromissione delle garanzie difensive” delle società, ritenendo che “la durata non ragionevole del procedimento (esclusa nel caso di specie) non può, comunque, ritenersi circostanza ex se idonea a determinare un vulnus alla loro posizione soggettiva”; sotto un ulteriore profilo “deve, poi, evidenziarsi, seppur ad abundantiam, come l’estensione della durata del procedimento sia stata determinata dalle deduzioni articolate dalle stesse parti del procedimento”. Come ulteriore passaggio, il Consiglio di Stato ha ritenuto inammissibili le censure relative al tema degli effetti dell’illecito antitrust e ai soggetti ritenuti danneggiati da tali condotte.

“Deve, infatti, considerarsi come l’illecito in esame abbia integrato una intesa restrittiva per oggetto… Ora, la distinzione tra intese restrittive per oggetto o per effetto rileva sul piano degli elementi costitutivi dell’illecito e comporta un regime probatorio diverso. Infatti, nel primo caso, non occorre dimostrarne gli effetti sulla concorrenza al fine di qualificarle come ‘restrizione della concorrenza’”.

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“Tutte le sfumature dell’azzurro”: la mostra fotografica dedicata allo sport italiano

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Dal 19 al 21 novembre 2024, la città di San Giorgio a Cremano ospiterà un evento imperdibile: la mostra fotografica “Tutte le sfumature dell’azzurro”, organizzata dall’ANAOAI – Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, in collaborazione con la Sezione di Napoli. L’esposizione, che avrà luogo presso Villa Bruno, Fonderia Righetti (via Cavalli di Bronzo 22), è un omaggio al 75° anniversario dell’ANAOAI e ai valori che lo sport italiano rappresenta nel mondo.

Inaugurazione e ospiti d’onore

L’inaugurazione della mostra si terrà martedì 19 novembre alle 16.00, con una cerimonia alla quale parteciperanno numerosi ospiti prestigiosi. Tra questi, Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, e Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della Regione Campania. La presenza di Novella Calligaris, presidente dell’ANAOAI nazionale, e Immacolata Cerasuolo, presidente della sezione di Napoli, sottolinea l’importanza di questo evento. Sandro Cuomo, campione olimpico di scherma, sarà anche lui protagonista della cerimonia, a conferma del legame profondo tra l’ANAOAI e i grandi atleti del passato e del presente.

La mostra: un viaggio tra i valori della maglia azzurra

La mostra racconta le storie dei valori che caratterizzano la maglia azzurra e la passione che accompagna gli atleti italiani. Inclusione, dedizione, resilienza, amicizia e gioia sono solo alcuni degli aspetti esplorati nelle fotografie, che illustrano l’impegno e l’unione che lo sport genera, sia sul campo che fuori. Questo evento diventa così un tributo alla cultura olimpica e alla sua capacità di unire persone, culture e generazioni.

La Staffetta dei Diritti: un’importante iniziativa per i più giovani

In parallelo alla mostra, si terrà la tappa finale della Staffetta dei Diritti, con la partecipazione di migliaia di bambini provenienti da vari comuni di Napoli e provincia. L’iniziativa si inserisce nella celebrazione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ONU, un’occasione per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi fondamentali dei diritti umani, dell’inclusione e della solidarietà.

Immacolata Cerasuolo: un pilastro per l’ANAOAI

Un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella promozione di questo evento è ricoperto da Immacolata Cerasuolo, presidente della Sezione di Napoli dell’ANAOAI. Il suo impegno costante per la diffusione della cultura olimpica e sportiva, così come il suo lavoro a favore della valorizzazione delle storie degli atleti italiani, rende questa mostra ancora più significativa. Cerasuolo, con il suo apporto e la sua dedizione, ha contribuito a fare di questa esposizione un momento di incontro per le generazioni passate e future di atleti e appassionati.

La mostra “Tutte le sfumature dell’azzurro” è un appuntamento imperdibile per chiunque desideri celebrare lo sport italiano e i valori che lo accompagnano. Con la presenza di figure di spicco e una serie di eventi collaterali, questa esposizione rappresenta un’occasione unica per riflettere sull’importanza della maglia azzurra e sull’impatto che lo sport ha nella vita di tutti.

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In Italia 200mila bimbi 0-5 anni in povertà alimentare

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In Italia duecentomila bambini tra 0 e 5 anni di età vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. Rappresentano l’8,5% del totale e oltre la metà risiede al Sud e nelle isole, dove la percentuale sale al 12.9%, contro il 6,7% del Centro e il 6,1% del Nord. Quasi un bambino su 10 della stessa fascia d’età, pari al 9,7%, ha sperimentato la povertà energetica cioè ha vissuto in una casa non adeguatamente riscaldata in inverno. Sono alcuni dei dati inediti relativi al 2023 dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) di Save The Children, che ha dedicato la XV edizione del volume ai primi anni di vita dei bambini.

Anche per la povertà energetica ci sono forti disparità territoriali: al Sud e nelle isole è al 16,6% rispetto al 7,3% del Centro e al 5,7% del Nord. Anche in questo caso la percentuale a livello nazionale è cresciuta rispetto al 2021, quando era all’8,6%. Queste deprivazioni nei primi anni vita, viene sottolineato, costituiscono per le bambine e i bambini che le vivono fattori nocivi alla salute e al benessere che si protraggono anche nelle fasi successive della vita e divengono fattori di trasmissione della povertà alle generazioni successive.

“Sempre meno bambini e sempre più poveri” sintetizza Save The Children ricordando che l’Italia nel 2023 ha stabilito un nuovo record negativo per la natalità con meno di 380mila nuovi nati, mentre la povertà continua a colpire i minori e i più piccoli, in particolare l’Istat ha certificato che il 13,4% tra 0 e tre anni è in povertà assoluta, mentre l’incidenza maggiore si registra nella fascia di età compresa tra 4 e 6 anni (14,8%). Sempre sul tema della natalità, nell’Atlante viene ricordato che i bambini tra 0 e 2 anni rappresentano appena il 2% della popolazione italiana ma lo squilibrio è destinato ad ampliarsi in futuro. Secondo una elaborazione Ifel realizzata per Save The Children, anche dal punto di vista territoriale, i dati confermano “una desertificazione progressiva”: nel 2023 in 340 comuni italiani sotto i 5mila abitanti non è nata nessun bambino e in 72 comuni non ce ne sono sotto i 2 anni. È il Piemonte la regione con il maggior numero di Comuni in cui non ci sono bimbi sotto i 3 anni (34), seguita da Lombardia (10 comuni) e Abruzzo (8). La Sardegna è invece la regione con la minore incidenza di bambini da 0 a 2 anni rispetto alla popolazione totale, con l’1,49%, mentre nella Provincia di Bolzano si registra il tasso più alto, con il 2,76%.

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Asili nido, con fondi Pnrr nel 2026 Campania e Sicilia sotto 33%

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Nonostante gli investimenti del Pnrr nel 2026 Campania e Sicilia non riusciranno a raggiungere la copertura del 33% per quanto riguarda i posti negli asili nido (foto Imagoeconomica di culle vuote). La Campania è previsto si attesti al 29,6% e la Sicilia al 25,6%. Eppure, la Campania e la Sicilia sono la seconda e la terza regione, dopo la Provincia Autonoma di Bolzano, per incidenza dei bambini 0-2 sulla popolazione, e presentano alti tassi di povertà minorile e dispersione scolastica.

Mentre si stima che nel 2026 la media nazionale raggiungerà il 41,3% avvicinandosi all’obiettivo europeo del 45% per il 2030. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata, insieme a Svimez, da Save The Children sull’impatto degli investimenti complessivi del Pnrr e del nuovo piano nidi promosso nell’aprile di quest’anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito e contenuta nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dal titolo “Un due tre…stella. I primi anni di vita” che verrà presentato il 19 novembre a Roma nella sede di Save the Children in piazza San Francesco di Paola, 9, a partire dalle 10.

Dal report, infatti, risulta che l’investimento consentirà di accrescere la copertura nazionale di oltre dieci punti percentuali, raggiungendo il 41,3%, ma i gap territoriali rimarranno piuttosto ampi. Undici regioni riusciranno a superare il target del 45%: Molise, con la migliore copertura nazionale al 66% (dall’attuale 22,5%), Umbria (57,1% dal 46,5%), Abruzzo (55,3% dal 28%), Emilia-Romagna (51,1% dal 43,1%), Valle d’Aosta (50,4% dal 43%), Marche (50,2% dal 33,5%), Sardegna (50% dal 35,2%), Toscana (49,2% dal 40,7%), Lazio (46% dal 37,9%), Liguria (45,2% dal 33,8%) e Friuli-Venezia Giulia (45,1% dal 38,3). Sette regioni raggiungeranno livelli compresi tra il 38% e il 45% di copertura: Trentino-Alto Adige al 43,6% (dall’attuale 31,6%), Basilicata al 43,4% (dal 22,4%), Lombardia al 41,8% (dal 36%), Veneto al 41,6% (dal 33,8%), Piemonte al 40,7% (dal 32,7%), Calabria al 40,3% (dal 15,7%) e Puglia al 38,4% (dal 20,6%).

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