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Ambiente

Con ok a rinnovabili -27mld spesa annua di gas

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Bisogna fare in fretta, subito, perche’ con uno sforzo straordinario e’ possibile attivare entro 3 anni energia rinnovabile necessaria ad un risparmio a prezzi correnti, di 27 miliardi all’anno di import di gas. Elettricita’ futura, l’associazione di Confindustria che riunisce i produttori di energia elettrica dopo il via libera del governo ad altri 6 impianti eolici, rilancia sul fronte delle rinnovabili per una rapida diversificazione che possa portare in fretta l’Italia a rimediare a “quegli errori storici” -come e’ tornato a definirli il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani- conquistando una maggiore autonomia energetica.Una necessita’ ribadita anche dal piano europeo Repower Eu che sta prendendo forma e che dovrebbe preveder tra l’altro di staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. “Abbiamo chiesto a Governo e a Regioni di rilasciare entro giugno autorizzazioni per 60 Gigawatt di impianti che il settore elettrico e’ pronto ad installare nei prossimi 3 anni e che permetterebbero all’Italia di tagliare il 20% delle importazioni di gas”, dice il presidente dell’associazione, Agostino Re Rebaudengo. Di questi 20 Giga watt potrebbero essere pronti gia’ in un anno ripartiti in 16 Gigawatt di fotovoltaico, 3,5 di eolico e 0,5 di altre rinnovabili. Ed e’ solo l’inizio perche’ in rampa di lancio ci sarebbero complessivamente 170 Gigawatt di richieste di allaccio pervenute a Terna, il gestore della rete elettrica nazionale. Non solo una questione di dipendenza energetica perche’, secondo gli industriali di settore, sono pronti a partire 85 miliardi di investimenti privati, “una leva per l’economia capace di creare 80.000 nuovi posti di lavoro”. “Invece con solo 57 Gigawatt di rinnovabili istallati a fine 2021 (22 di fotovoltaico, 19 di idroelettrico,11 di eolico,5 di altre energie rinnovabili) siamo a un punto morto” dice il presidente di Elettricita’ futura, sottolineando che ” a causa dell’eccesso di burocrazia” negli ultimi anni si riesce ad installare solo un Giga di potenza all’anno. Secondo i calcoli dell’associazione installando quei 60 Gigawatt di nuove rinnovabili utili a produrre circa 90 Terawatt di energia elettrica, sarebbe possibile far crescere la capacita’ rinnovabile installata dagli attuali 57 ad un totale di 117 Gigawatt entro il 2025; ed ai prezzi attuali produrre 90 Terawatt con impianti termoelettrici costa 33 miliardi mentre lo stesso volume di energia elettrica rinnovabile venduta con i contratti a lungo termine invece costa 6 miliardi (ipotizzando il prezzo delle ultime aste). Ma “ci servono le autorizzazioni”, “subito” dice Re Rebaudengo ” perche’ siamo in una gravissima emergenza energetica; e’ necessaria un’azione straordinaria di semplificazione della burocrazia. E come ha piu’ volte ribadito il presidente del Consiglio Mario Draghi, l’unico ostacolo alla diffusione delle rinnovabili sono i procedimenti autorizzativi”.

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In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Ambiente

Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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