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De Laurentiis indagato per il trasferimento di Manolas

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Dopo il caso Osimhen, la Procura di Roma contesta al patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis (nella foto Imagoeconomica in evidenza), un nuovo, presunto, episodio di falso in bilancio e questa volta legato alla compravendita, nell’estate del 2019, del difensore greco Kostas Manolas dalla Roma. I magistrati di piazzale Clodio hanno proceduto alla chiusura del filone di indagine, atto che di consuetudine precede la richiesta di rinvio a giudizio. I legali del patron azzurro, dal canto loro, annunciano che il loro assistito è pronto a farsi ascoltare dagli inquirenti “per chiarire l’intera vicenda”. L’affare Manolas risale alla sessione del mercato estivo di sei anni fa. Una trattativa tra i due club che si concretizzò con il pagamento di 36 milioni di euro, cifra pari alla clausola rescissoria, da parte del Napoli. Una operazione che consentì una plusvalenza per le casse del club giallorosso, allora guidato da James Pallotta, di oltre 31 milioni di euro.

L’affare Manolas era già citato nell’atto di conclusione delle indagini che i pm capitolini hanno notificato nel maggio scorso alla vecchia proprietà della Roma, tra cui anche Mauro Baldissoni e altri dirigenti, nell’ambito dell’indagine sulle plusvalenze in una serie di trattive per la compravendita di alcuni giocatori tra cui Defrel, Marchizza e Frattesi, Zaniolo, Santon e Nainggolan oltre a quelle di Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini. La nuova contestazione ad De Laurentiis arriva a distanza di dieci mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio per irregolarità nell’operazione che nel 2020 portò in azzurro l’attaccante nigeriano Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. La lente degli inquirenti è stata posta sul trasferimento del bomber per una cifra che superava i 71 milioni di euro. Su questa aveva avviato accertamenti anche la giustizia sportiva. Nell’aprile del 2022 è arrivato, però, il proscioglimento nei confronti sia del club che dello stesso De Laurentiis.

Dal punto di vista penale il fascicolo è approdato a Roma nel giugno del 2022. Le indagini sono state affidate dal pm Lorenzo Del Giudice ai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che hanno proceduto anche ad una serie di perquisizioni sia nella sede della FilmAuro a Roma che a Castelvolturno, dove c’è il quartier generale del Napoli. L’obiettivo era acquisire le fatture e tutta la documentazione relativa alla compravendita di Osimhen e di altri 4 calciatori (il portiere Orestīs Karnezīs e i tre “azzurrini” Liguori, Manzi e Palmieri) questi ultimi inseriti nell’affare e valutati, impropriamente secondo la Gdf, venti milioni di euro. Il patron del club partenopeo, il 3 aprile scorso, è stato ascoltato sul trasferimento in maglia azzurra del nazionale nigeriano per oltre un’ora dai magistrati di piazzale Clodio. De Laurentiis, che ha anche depositato una memoria, si è sostanzialmente difeso affermando che il club, alla luce della solidità economica dei suoi conti, non aveva nessun interesse a creare plusvalenze fittizie.

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Ben'essere

Cannavacciuolo, Chef Mentor Award 2025: nuove stelle Michelin realizzano il mio sogno

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“È qualcosa di unico, bello, emozionante. Vedere questi ragazzi, giovani, sul palco”, “auguro loro che non sia l’ultima volta”. Così lo chef Antonino Cannavacciuolo (nella foto Imagoeconomica in evidenza)   a margine della cerimonia di assegnazione delle stelle della Guida Michelin, edizione numero 70, al Teatro comunale Pavarotti-Freni, che ha ricevuto, fra gli altri lo Chef Mentor Award 2025 proprio per la capacità di “trasferire la sua passione per la cucina con semplicità ed un linguaggio diretto che entra nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi”. Cannavacciuolo ha ricevuto oggi infatti la Stella in due ristoranti, Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua ad Asti e Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (Novara), guidati rispettivamente da Gianluca Renzi e da Gianni Bertone.

“Sono emozionatissimo per un premio che mi sta facendo attraversare il mio sogno: 30 anni fa mi vedevo qua. Sognare è bellissimo, il sogno è vedersi già qua. Questo è stato il mio percorso. Dedico il riconoscimento ai giovani e a tutte le persone che hanno attraversato Villa Crespi. Oggi è ignorante non ascoltare ventenni, trentenni che hanno una forza paurosa. Noi abbiamo trovato giusta sinergia e il gruppo ogni anno si sta allargando sempre di più”.

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Economia

Ok Aula ad accordo con Tribunale Brevetti, una sede a Milano

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Via libera definitivo della Camera alla ratifica ed esecuzione dell’accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti (nella foto Imagoecononomica in evidenza), fatto a Roma il 26 gennaio 2024. Il provvedimento è passato all’unanimità. Il tribunale unificato dei brevetti (Tub), attivo da giugno 2023, è un tribunale comune a tutti gli Stati membri che giudica sulle controversie relative ai brevetti europei, ai brevetti con effetto unitario e ai certificati protettivi complementari concessi per un prodotto protetto da un brevetto europeo. L’accordo è finalizzato a consentire “lo stabilimento e il buon funzionamento della sede di Milano”.

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Cronache

Il Papa a sorpresa va a trovare Emma Bonino

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Papa Francesco questa mattina, a sorpresa, è andato a trovare a casa Emma Bonino, che era stata recentemente dimessa dall’ospedale. “Una visita di cortesia inaspettata e una piacevole sorpresa”, riferiscono ambienti vicini alla stessa Bonino. All’uscita della casa dell’esponente di +Europa, alla domanda di alcuni presenti su come l’avesse trovata, il Papa ha risposto: “Benissimo!”.

Poco dopo la visita Bonino ha scritto su Instagram: “Con enorme sorpresa e piena di emozione, Sua Santità mi ha fatto una graditissima visita. Di Papa Francesco emerge sempre l’aspetto umano straordinario”. Bonino ha scritto che Francesco le ha donato “un meraviglioso mazzo di rose e dei cioccolatini. Sono rimasta molto colpita dalla forza e comprensione dimostratami già dal suo saluto ‘cerea’ tipico piemontese, per le nostre origini comuni. E avermi detto di essere ‘un esempio di libertà e resistenza’ mi ha riempito di gioia”.

Sono stati molti gli incontri tra il Papa ed Emma Bonino in questi anni. Al centro dei dialoghi soprattutto il tema dei migranti. Nel febbraio del 2016 Papa Francesco incluse Bonino “tra i grandi dell’Italia di oggi”. In questo elenco c’era l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e anche, tra i “grandi dimenticati”, l’allora sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. Napolitano autore di un “gesto di eroicità patriottica”, quando ha accettato l’incarico per la seconda volta. Mentre Bonino “ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa”. E anche se non la pensa come la Chiesa, “pazienza”, disse Francesco, “bisogna guardare alle persone, a quello che fanno”.

Quindi oggi la visita affettuosa ad una persona che il Pontefice stima in modo particolare. La giornata del Papa era iniziata alla Pontificia Università Gregoriana, l’ateneo dei Gesuiti che nella sua secolare storia ha visto passare dalle sue aule 27 santi, 57 beati, 17 Papi. Basti pensare che un cardinale su tre, tra quelli dell’attuale collegio cardinalizio, ha studiato nell’ateneo voluto da Sant’Ignazio di Loyola e poi sostenuto con forza da Papa Gregorio XIII (di qui il nome dell’Università). Parlando dei prima anni di vita della storica università al centro di Roma, fondata nel 1551 (allora si chiamava “Collegio Romano” e Papa Francesco ha chiesto che si torni a quella denominazione), il Pontefice ha sottolineato: “Siamo nel tempo in cui l’istruzione era un privilegio.

Condizione che non si è ancora estinta e che rende attuali le parole di don Lorenzo Milani sulla scuola ‘ospedale che cura i sani e respinge i malati’ ma perdendo i poveri si perderebbe la scuola”. Il Papa ha anche chiesto se ci sia attenzione all’intelligenza artificiale e ha sottolineato: “Nessun algoritmo potrà sostituire la poesia, l’ironia e l’amore” e “gli studenti debbono prendere contatto con le proprie emozioni”. Quindi ha concluso: “Serve una università che abbia odore di carne di popolo, che non calpesti le differenze” e che “non temi la contaminazione”.

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