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Cronache

Coldiretti, sott’acqua cinquemila aziende agricole

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Sono finite sott’acqua oltre cinquemila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna dove si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime “un profondo cordoglio”. Ci sono difficoltà – sottolinea la Coldiretti – anche a garantire l’alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l’acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti.

“Il settore più colpito – precisa la Coldiretti – è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive Si rischia di mandare in crisi una intera filiera. La produzione lorda vendibile dell’ortofrutta vale nella regione 1,2 miliardi di euro” sottolinea la confederazione agricola, secondo la quale ” i danni sono incalcolabili in attesa del deflusso delle acque” “Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario – conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – un Decreto Legge Speciale del governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti” .

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Cronache

Famiglia di spacciatori scoperta dai carabinieri a Sessa Aurunca

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Una famiglia di spacciatori è stata scoperta dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca (Caserta), che hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, disposta dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, a carico di 5 persone: due sono state arrestate (un 48enne e un 23enne), mentre per gli altri tre (una 42enne e due giovani di 20 e 19 anni) è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Caserta. L’accusa è spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Il provvedimento è giunto al termine di indagini dei carabinieri che si sono protratte dall’inizio dell’anno fino al mese di giugno e che, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, video riprese, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.

I cinque, secondo l’accusa, “in concorso ed accordo tra loro, agevolati dal vincolo familiare che li univa”, avrebbero “organizzato e gestito una fiorente attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e ‘hashish dry'”. Droga che veniva acquistata da fornitori all’ingrosso nel comune di Casavatore (Napoli) e veniva poi rivenduta, “in regime di monopolio”, nelle piazze di spaccio del Casertano di Sessa Aurunca, Cellole e nella località turistica di Baia Domizia. Documentati oltre 150 episodi di spaccio ed identificati numerosi assuntori, che sono stati segnalati all’autorità amministrativa. Rinvenute e sequestrate numerose dosi sostanze stupefacenti, pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio.

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Cronache

Donna trovata morta nel Tarantino, ipotesi omicidio

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Il cadavere di una donna di circa 70 anni è stato trovato riverso in una pozza di sangue all’interno di un’auto parcheggiata nel cortile di una villa sulla litoranea ionico-salentina, nel territorio di Leporano (Taranto). Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il pm di turno Salvatore Colella e il medico legale. Si sospetta l’omicidio, ma sono in corso gli accertamenti per comprendere la natura delle ferite e fare piena luce sull’accaduto.

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Cronache

21enne ucciso con colpo di pistola alla testa nel Reggino

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Un 21enne è stato ucciso stasera con un colpo di pistola alla testa in contrada Monsoreto, nel comune di San Pietro di Caridà, nel Reggino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro dopo la segnalazione di alcuni colpi d’arma da fuoco. Una volta giunti sul posto, i militari hanno trovato il cadavere di Stefano Cirillo, di Cinquefrondi, già noto alle forze dell’ordine per oltraggio a pubblico ufficiale. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi. Nell’ aprile scorso, un operaio 24enne, Domenico Oppedisano, era stato ucciso a colpi di pistola in località Prateria sempre a S.Pietro di Caridà.

L’omicidio, secondo quanto si è appreso, è stato commesso in una zona di campagna. Sul posto stanno operando i carabinieri della sezione scientifica per i rilievi nella speranza di trovare elementi utili ad indirizzare le indagini per risalire all’autore del delitto.

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