Ogni anno 600 milioni di persone si ammalano a causa di circa 200 diversi tipi di malattie di origine alimentare, in gran parte i piu’ poveri e i piu’ giovani, e ben 420.000 muoiono. Decessi prevenibili, secondo Fao e Oms. Torna il tema della Sicurezza alimentare con la terza Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si celebra ogni anno il 7 giugno. “Cibo sicuro ora per un domani sano” e’ lo slogan di quest’anno. Un tema acuito dall’emergenza coronavirus perche’ sebbene, “il Covid-19 non sia stato trasmesso dal cibo – osserva la Fao – la pandemia ha affinato l’attenzione su questioni relative alla sicurezza alimentare, come l’igiene, la resistenza antimicrobica, le malattie zoonotiche, i cambiamenti climatici, le frodi alimentari e i potenziali benefici della digitalizzazione dei sistemi alimentari. Identificando, inoltre, debolezze o vulnerabilita’ nei sistemi di produzione e controllo degli alimenti”. “Sforzi concertati sulla sicurezza alimentare – sottolinea l’agenzia Onu – aiuteranno i paesi a mitigare gli impatti socioeconomici della pandemia e a rafforzare la loro resilienza a lungo termine facilitando e accelerando il commercio alimentare e agricolo, contribuendo a prevenire la prossima pandemia zoonotica e trasformando i sistemi alimentari”. Il tema e’ particolarmente sentito in Italia i cui cibi e le bevande sono sei volte piu’ sicuri di quelli degli altri paesi, con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che e’ stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia, secondo un’analisi Coldiretti, realizzata sulla base dell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Ha analizzato capillarmente 96.302 campioni di alimenti in vendita nell’Unione Europea, fornendo uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali, latte e vino. La produzione nazionale puo’ contare anche su qualita’ e varieta’, elementi alla base della dieta mediterranea, giudicata la migliore al mondo dal best diet ranking 2021 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report. Eccellenza, tuttavia, sotto attacco di sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo adottato in Gran Bretagna contro cui il governo italiano si sta battendo. Perche’, ha piu’ volte sottolineato il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, il Nutriscore “non e’ un sistema di informazione, e’ un metodo di condizionamento del mercato per noi inaccettabile. Dobbiamo lavorare per far capire quanto sia importante l’informazione contenuta nel Nutrinform battery, il nostro sistema, dove si mette in relazione l’alimento e il suo valore nutrizionale con i quantitativi medi con cui quell’alimento e’ presente sulle nostre tavole”. E la posizione dell’Italia e’ chiara: “Stiamo creando le condizioni affinche’ si crei una maggioranza di blocco a livello europeo”. Fondamentale per la sicurezza alimentare e’ il sistema di controllo. A tal fine il Senato ha recentemente approvato un decreto con il quale restano in vigore sanzioni per l’utilizzo di coloranti in alimenti e bevande, pubblicita’ ingannevoli, uso di materiali in cucina non autorizzati e il carcere per chi utilizza ingredienti scadenti o che contengono residui di pesticidi utilizzati in agricoltura. Il provvedimento va cosi’ a sanare una falla nel sistema della sicurezza alimentare italiana, che si era aperta con il decreto legislativo 27/2021, che aveva di fatto eliminato una serie di illeciti e le conseguenti sanzioni penali e amministrative.