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Cronache

Choc a Castellammare, 13enne ferisce l’attore che intratteneva una relazione con la mamma

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Ha appena 13 anni. Ha atteso il presunto amante della mamma sotto casa e l’ha accoltellato. Alla aggressione, secondo quanto riferiscono locali avrebbero partecipato anche il papà e l’altro fratellino di appena 12 anni. Alla base di questo accoltellamento ci sarebbe una  relazione extraconiugale che sarebbe nata tra i teatri della provincia e i vari festival del cinema tra la madre del ragazzino e l’uomo accoltellato.  Un uomo è rimasto gravemente ferito, un altro è stato denunciato a piede libero: è questo il bilancio di una serata che si è svolta nel cuore di Castellammare di Stabia, che purtroppo vede come protagonisti anche due ragazzini, non imputabili, che si sarebbero armati per vendicare il papà.

I Carabinieri indagano sul ferimento del 45enne arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L’uomo sarebbe stato colpito da tre coltellate durante una lite con persone in corso di identificazione. Per chiarire la dinamica sono al lavoro i carabinieri della locale stazione e quelli della sezione operativa. Il 45enne rimane in osservazione con una prognosi di 40 giorni per ferite da punta e taglio alla scapola destra, al fianco sinistroi e al braccio sinistro.

I carabinieri della stazione e della sezione operativa di Castellammare di Stabia hanno denunciato per concorso in lesioni personali aggravate, porto abusivo arma da taglio un 49enne incensurato di Torre Annunziata e i suoi due figli minori. I tre – secondo l’ipotesi degli investigatori – avrebbero aggredito e colpito con 3 coltellate un 45enne di Castellammare per motivi verosimilmente personali. Sono ancora in corso accertamenti per chiarire la dinamica. Per il 45enne 40 giorni di prognosi prescritti da medici del San Leonardo.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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