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Cronache

Chioschi abusivi sul Lungomare di Napoli: il Tar deciderà il futuro delle attività

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La disputa sui chioschi e sui truck del lungomare si avvia verso una svolta decisiva, con il Tar pronto a pronunciarsi su una serie di ricorsi presentati dai gestori delle attività chiuse tra giugno e luglio dalle forze dell’ordine. Le date cruciali per il destino dei chioschi e dei truck sono fissate per il 12 e il 13 settembre, quando il Tribunale Amministrativo Regionale sarà chiamato a decidere sulla sospensiva dei provvedimenti comunali e sulla legittimità delle concessioni.

I ricorsi presentati al Tar coinvolgono sia i gestori dei truck, che sono camper trasformati in pub e si trovano tra Rotonda Diaz e Largo Sermoneta, sia i gestori dei chioschi. I ricorrenti chiedono l’annullamento del rigetto della richiesta di occupazione pubblica, avanzata dagli uffici di Palazzo San Giacomo. La giunta comunale, dal canto suo, ha deciso di mantenere la chiusura dei chioschi sul lungomare, consentendo solo attività itineranti. L’amministrazione sta anche lavorando a un piano di localizzazione per le attività, che coinvolge le aree di via Caracciolo, Nazario Sauro e Largo Sermoneta.

L’incontro di ieri pomeriggio in via Verdi ha visto la partecipazione di sette chioscai e numerosi consiglieri comunali, tra cui Gennaro Acampora, Salvatore Guangi, la presidente Vincenza Amato e altri. Gli assessori Teresa Armato e Antonio De Iesu erano presenti per discutere della situazione. De Iesu ha confermato che, sebbene i chioschi possano riprendere l’attività come itineranti, una valutazione più dettagliata sarà possibile solo dopo la decisione del Tar del 12 settembre. L’assessore Armato ha annunciato che il piano di localizzazione per i chioschi ed edicole è in fase di accelerazione e sarà successivamente sottoposto al consiglio comunale.

Le famiglie delle 20 attività chiuse hanno organizzato diverse proteste per chiedere la riapertura. L’avvocato dei chioscai, Italo Spagnuolo Vigorito, ha spiegato che l’udienza per la sospensiva del provvedimento comunale è prevista per il 12 settembre, con una successiva udienza nel merito. Per i truck, l’udienza nel merito è fissata per il giorno seguente, il 13 settembre. Vigorito ha sottolineato che, sebbene le attività abbiano ottenuto il dissequestro penale per rimuovere le irregolarità riscontrate, la mancanza della concessione di occupazione di suolo impedisce la riapertura.

In meno di una settimana, il Tar sarà chiamato a decidere sul futuro delle attività del lungomare. Le decisioni dei giudici saranno determinanti per risolvere la controversia e permettere una risoluzione equa per tutti i soggetti coinvolti.

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Cronache

Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

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Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

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Ambiente

Peronospora, al via il 19 settembre aiuti per 47 milioni al settore vitivinicolo

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A partire dal 19 settembre, prenderanno il via da parte di Agea i pagamenti dei fondi di solidarietà destinati agli agricoltori colpiti dalla Peronospora. Gli aiuti, per un totale di 47 milioni di euro, sono riservati alle aziende che hanno subito una riduzione di produzione di almeno il 30% a causa dell’infezione fungina che ha colpito nel 2023.

“Abbiamo messo a disposizione tutto ciò che potevamo per sostenere in particolare le piccole e medie imprese, che sono maggiormente vulnerabili rispetto a eventi così distruttivi”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Il nostro obiettivo – ha rimarcato il ministro – è proteggere il futuro del settore vitivinicolo e offrire un sostegno concreto alle imprese danneggiate. La rapidità e la gravità con cui la Peronospora si è diffusa, complice il clima eccezionale di quell’anno, hanno richiesto un intervento straordinario, e il Governo Meloni ha risposto con decisione”. “Sono circa 30.000 – fa sapere il ministero in una nota – le aziende agricole che hanno fatto richiesta per accedere a tali fondi, una cifra che dimostra l’ampiezza della crisi che ha interessato sia il comparto dell’uva da tavola che quello del vino”.

Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, si legge ancora nella nota, “ha destinato tutte le risorse disponibili per sostenere le imprese agricole colpite: 7 milioni di euro provenienti dalla legge 163/2023 e ulteriori 40 milioni dal Decreto Agricoltura. Il 40% dei fondi sarà erogato a tutte le aziende richiedenti, mentre il restante 60% sarà assegnato come quota aggiuntiva alle imprese che hanno adottato misure di prevenzione”.

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Cronache

Reati contro la pubblica amministrazione, arresti

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Travolge anche la Puglia lo scandalo dei falsi titoli formativi e diplomi, che sarebbero stati rilasciati da alcune società in cambio di denaro. La Guardia di finanza di Bari e Barletta sta eseguendo nove misure cautelari e il sequestro di beni per circa 10 milioni di euro, in esecuzione dei provvedimenti firmati dal gip di Trani su richiesta della Procura guidata da Renato Nitti.

L’accusa a carico degli indagati è associazione per delinquere dedita alla commissione di reati contro la fede pubblica, il patrimonio e la pubblica amministrazione. Le misure cautelari sono state eseguite in Puglia e in altre regioni. La Guardia di finanza ha eseguito perquisizioni in tutta Italia.

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