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Cronache

Chef stellato cacciato da Biarritz, abusi su aiuto cuoco

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Legato nudo ad una sedia e abusato per ore. La Procura di Bayonne ha aperto un’indagine preliminare per aggressione e violenza sessuale, dopo le rivelazioni della stampa francese, di un presunto e “umiliante nonnismo” da parte di un noto chef stellato nei confronti di un assistente di cucina. Abusi che l’aiuto cuoco ha poi smentito, ridimensionando l’accaduto come un semplice ‘gioco’. Lo chef è stato comunque licenziato e il caso in Francia sta facendo discutere.

I fatti – secondo i media d’oltralpe che hanno rilanciato la vicenda – risalirebbero al 2 dicembre nella cucina dell’hotel Palais de Biarritz, nell’elegante cittadina balneare sulla costa basca frequentata da surfisti e vacanzieri di lusso. E hanno portato al licenziamento del capocuoco, Aurélien Largeau, 31 anni, che era stato reclutato nel 2020 proprio per gestire il ristorante gourmet dell’Hotel a cinque stelle. Lo stesso chef vanta una stella nella Guida Michelin dallo scorso anno. Secondo la versione presentata dalla stampa un aiuto cuoco sarebbe stato maltrattato e filmato mentre veniva legato nudo a una sedia, con una mela in bocca e una carota nel fondoschiena. Il tutto davanti ai membri dello staff di cucina e alla presenza proprio dello chef Largeau. Da allora le immagini, registrate e condivise sui social network, sono state rimosse.

Lo chef “ha negato formalmente le accuse” mosse nei suoi confronti e si è difeso contestando i fatti e definendoli “falsi e diffamatori”, oltre ad annunciare che sta preparando la sua difesa insieme ai suoi avvocati. E anche la vittima del presunto nonnismo smentisce la ricostruzione: “Era solo un gioco”, ha scritto su Instagram. La città di Biarritz, principale azionista di Socomix, la società proprietaria delle mura del palazzo, la cui gestione del personale è delegata al gruppo Hyatt, non ha voluto pronunciarsi in merito. “Abbiamo appreso l’informazione dalla stampa”, ha assicurato uno degli amministratori di Socomix, Patrick Destizon, consigliere comunale dell’opposizione a Biarritz.

“Durante il consiglio d’amministrazione del 21 dicembre, durante il quale la direzione dell’hotel ha presentato le sue relazione trimestrale sulla gestione, di questo episodio non si è parlato”, ha sottolineato. “La direzione dell’Hôtel du Palais è informata dell’incidente preoccupante avvenuto nei locali dell’hotel e delle immagini che sono circolate”, ha precisato alla France Presse un dirigente del gruppo Hyatt che gestisce questa struttura. “Questo incidente non riflette i valori che difendiamo”, ha aggiunto la stessa fonte senza fornire ulteriori commenti. Il dirigente ha poi ricordato che “la sicurezza, la salute e il benessere dei nostri colleghi, dei nostri clienti e dei nostri partner sono le nostre priorità assolute”.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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