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Carceri, Sappe: agente preso a pugni da detenuto a Sassari

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Un agente di Polizia penitenziaria e’ stato aggredito nel carcere sassarese di Bancali da un detenuto che lo ha colpito con un pugno. Ne da’ notizia, denunciando l’episodio, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “A poche ore dal tempestivo intervento di due poliziotte penitenziarie che hanno salvato la vita a una detenuta che tentava il suicidio, ieri sera c’e’ stata l’ennesima aggressione di un detenuto (gia’ responsabile di aggressioni nel confronti del personale) in danno del preposto di Polizia Penitenziaria, che e’ stato colpito da un violento pugno al viso”, denuncia Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sappe. “Il tempestivo intervento degli altri agenti in servizio ha permesso di bloccare, a fatica, il detenuto, mentre al poliziotto sono state assicurate le cure in infermeria. A lui va tutta la solidarieta’ e la vicinanza del Sappe, che gli augura un veloce rientro in servizio”. “Cosi’ non si puo’ andare piu’ avanti – denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe – e’ uno stillicidio continuo e quotidiano. Se gli attuali vertici non sono in grado di garantire l’incolumita’ fisica ai poliziotti penitenziari devono dimettersi tutti! Le carceri sono in mano ai delinquenti e l’Amministrazione Penitenziaria ha affidato e le politiche penitenziari ai Garanti dei detenuti, facendo venire meno la sicurezza delle strutture. E’ una vergogna! Fare il poliziotto penitenziario in carcere e’ sempre piu’ pericoloso e noi ci sentiamo abbandonati da tutti: dalle Istituzioni, dalla politica e soprattutto da Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria!”.

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Un’altra Italia-Germania, a marzo sfida in Nations League

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Sarà la Germania l’avversaria dell’Italia nei quarti di finale della Nations League. È quanto ha stabilito il sorteggio che si è svolto questa mattina a Nyon alla presenza di Marco Domenichini, vice del commissario tecnico azzurro Luciano Spalletti. Una sfida dall’indiscusso fascino contro una rivale storica degli azzurri.

Il match d’andata è in programma giovedì 20 marzo in Italia, ritorno in casa dei tedeschi domenica 23 marzo. In un’eventuale semifinale gli Azzurri – che si presentavano al sorteggio in seconda fascia avendo chiuso il proprio girone alle spalle della Francia – se la vedrebbero con la vincente di Danimarca-Portogallo. Nell’altra parte del tabellone Olanda-Spagna e Francia-Croazia.

“La Germania è una squadra molto forte – il commento di Domenichini vice di Spalletti – strutturata e con una grande tradizione, che ha il giusto mix tra giovani e meno giovani. Saranno due partite difficilissime, ma noi ci giocheremo le nostre chance perché siamo consapevoli di poter far bene”. “Non vedo l’ora, loro sono una grande avversaria. È sempre positivo per lo sviluppo della squadra competere con i migliori. Speriamo di arrivare in semifinale”, il commento del ct della Germania, Julian Nagelsmann, ai media tedeschi.

Italia e Germania hanno dato vita a sfide di altissimo livello, su tutte quella del Mondiale di Messico 1970, alla semifinale vinta 4-3 dagli Azzurri ricordata oggi da tutti come la Partita del Secolo. Sono 37 i precedenti con 15 vittorie per l’Italia, 13 pareggi e 9 sconfitte, compresa quella nell’ultimo confronto in Nations League nel giugno 2022 a Mönchengladbach (5-2 il risultato). L’ultimo successo contro i tedeschi risale al 28 giugno 2012, quando l’Italia superò 2-1 la Germania nella semifinale del campionato Europeo grazie alla doppietta realizzata da Mario Balotelli.

Le semifinali di Nations League si disputeranno in gara unica e sono in programma mercoledì 4 e giovedì 5 giugno, mentre le finali per il primo e terzo posto sono fissate per domenica 8 giugno. La Final Four si giocherà in casa di una delle quattro finaliste.

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Le dash cam per vendere informazioni a Mosca, 2 indagati

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Avrebbero collaborato con “i servizi di intelligence russi” per un’attività inquietante di “spionaggio”, prestandosi a fornire, in cambio di criptovalute, “dati sensibili”, documentazione “classificata”, fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica. E pure la “mappatura” dei sistemi di video sorveglianza di Milano e Roma, “mostrando particolare” attenzione alle “zone grigie”, ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere. E’ quanto contesta la Procura di Milano a due imprenditori italiani di 34 e 60 anni, titolari di una società in Brianza, esperti nel campo delle tecnologie e “filo-russi”. Ai due è stato recapitato oggi l’avviso di conclusione delle indagini per il reato di “corruzione del cittadino da parte dello straniero”, aggravato “dall’art. 270 bis”, in quanto commesso per “finalità di terrorismo ed eversione”.

I rapporti tra i due indagati e persone ritenute legate agli 007 di Mosca sarebbero nati prima sul deep web e poi proseguiti su Telegram, dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. E gli imprenditori avrebbero agito, oltre che per alcune migliaia di euro, a volte 2mila a volte 10mila in criptovalute, anche per finalità prettamente “ideologiche”, perché dalla parte della Russia nel conflitto e contro “le politiche occidentali”. L’inchiesta, coordinata dal pm Alessandro Gobbis del pool antiterrorismo, guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, iniziata a partire dall’aprile scorso, scaturisce dagli esiti di una complessa attività investigativa condotta dal Ros di Milano, in collaborazione con la Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma.

Indagine, a cui ha collaborato anche l’Aise, nella quale sono stati “riscontrati a partire dal 2023 l’adescamento, da parte di cittadini russi, e la successiva corrispondenza sul canale telegram” tra loro e i due indagati. Questi ultimi si sarebbero messi a disposizione per acquisire informazioni, dalle più banali come ricerche sul web anche da fonti aperte, come le Camere di Commercio, fino a fotografie anche del Duomo di Milano, fino ad immagini di caserme ed obiettivi militari, alcune anche tecnicamente impossibili da realizzare. Ma pure per una raccolta più ampia di dati, simile ad operazioni di dossieraggio, in particolare su imprenditori. La richiesta degli apparati di intelligence sarebbe stata, poi, quella di arrivare a ‘vedere’ dove non ci sono telecamere, anche se non c’è prova nelle indagini che avessero possibilità di entrare nei sistemi di videosorveglianza pubblici o privati.

Le perquisizioni eseguite nei confronti dei due prima dell’estate, infatti, hanno fatto emergere interessi per la “mappatura” dei sistemi di videosorveglianza di Milano e Roma, con particolare attenzione alle “zone grigie”, ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere. E proprio la volontà di avere il “controllo” su certe zone delle città o su aree militari è ciò che ha destato maggiore “allarme” tra gli inquirenti della Procura guidata da Marcello Viola. Infine, è venuto a galla anche una sorta di piano per trasferire informazioni a Mosca: i due, destinatari dell’atto di chiusura delle indagini, avrebbero pure proposto a cooperative di taxi di Milano un “business plan” che prevedeva l’installazione a titolo gratuito di “dash cam”, piccole videocamere da cruscotto in genere di sicurezza. E ciò nella prospettiva di affidare, all’insaputa dei tassisti, la gestione delle immagini di intere aree cittadine all’intelligence russa e per “molteplici finalità”. Tra queste quella più concreta, per gli inquirenti, è una attività di “spionaggio” ad ampio spettro.

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Modi, l’amicizia con l’Italia aiuta a rendere il mondo migliore

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“Felice di aver incontrato il primo ministro Giorgia Meloni a margine del Summit G20 di Rio de Janeiro. I nostri colloqui si sono incentrati sull’intensificazione dei rapporti in ambiti come difesa, sicurezza, commercio e tecnologia. Abbiamo anche parlato di come incrementare la cooperazione in settori come cultura, istruzione e altri ambiti simili. L’amicizia tra l’India e l’Italia può contribuire enormemente a rendere il pianeta migliore”. Lo scrive il primo ministro indiano Narendra Modi su X dopo l’incontro con la premier italiana a margine del G20 di Rio de Janeiro.

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