Nuovi veleni e sempre caos in Serie A. Nella settimana che porta al terzo tentativo di eleggere il successore di Paolo Dal Pino come presidente (giovedi’ l’assemblea elettiva dopo le prime due andate a vuoto), infatti, la Procura della Federcalcio ha aperto un’indagine d’urgenza sul consigliere di Lega Gaetano Blandini, eletto con l’appoggio della cordata Lotito. Blandini avrebbe pronunciato insulti nei confronti dei dirigenti della federazione in una riunione tecnica ieri, con al centro il tema delle licenze nazionali e delle norme per l’iscrizione al campionato.  Secondo quanto si apprende, al presidente federale Gravina e’ stato infatti riferito che Blandini avrebbe detto “in federazione sono drogati e ladri”: su queste basi Gravina ha fatto un esposto alla Procura che ha immediatamente aperto l’inchiesta. Tuttavia, fonti vicino a Blandini hanno voluto chiarire come il consigliere indipendente di Lega, eletto lo scorso 27 gennaio, avrebbe detto, al termine di un ragionamento piu’ ampio, che la proposta della federazione era provocatoria e quindi “o sono in malafede oppure incompetenti o cosa hanno fumato…” chiudendo con una battuta ironica per allentare la tensione. Ora si attendono sviluppi dall’indagine della Procura Figc, che verifichera’ l’accaduto, con l’ipotesi di un deferimento per Blandini. Una mossa vista anche come un colpo nei confronti di Lotito, anche se non cambiera’ le carte in tavolo verso l’assemblea di giovedi’. Quando, comunque, al momento sembra difficile uno dei tre candidati rimasti (l’ex dg della Rai Mauro Masi, l’economista Lorenzo Bini Smaghi e il capo di gabinetto del ministero della Cultura Lorenzo Casini) possa strappare gli 11 voti necessari, seppur Casini abbia attirato verso la propria candidatura diverse preferenze negli ultimi giorni.