Essere campioni significa non solo saper spingere più di tutti, ma anche uscire dal coro e volersi sapersi fermare al momento giusto, e Francesco Bagnaia si è dimostrato tale e per una causa che va ben oltre i podi e i trofei. “Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, vincere il titolo mondiale”, la dura presa di posizione del pilota della Ducati da Sepang, contrario a disputare l’ultimo Gp 2024 nell’area devastata dalla tragica alluvione che ha causato oltre 200 vittime. Le affermazioni del campione MotoGp hanno contribuito non poco alla decisione, giunta un paio d’ore più tardi, di cancellare la prova al circuito ‘Ricardo Tormo’. Una scelta che sembrava non andare in quella direzione, con i responsabili del circus delle due ruote intenzionati ad andare avanti. Poi il cambio di marcia e l’annullamento della prova: la 20/a gara stagionale, che con tutta probabilità decreterà il vincitore del titolo 2024, tra Bagnaia e Jorge Martin, comunque si farà, ma in una sede diversa, magari nella stessa Spagna, e di certo una o due settimane dopo il weekend previsto, che era quello del 15-17 novembre.
“Non credo sia giusto, spero veramente che prenderanno in considerazione che a livello etico e di cosa sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere il mondiale, non sono disposto a scendere in pista’, la ferma presa di posizione di Bagnaia. Poco dopo è arrivata la notizia ufficiale dell’annullamento del Gp di Valencia, deciso dalla Dorna e dalla federazione internazionale, che pure all’inizio avevano ventilato l’ipotesi di confermare la sede tradizionale, facendo slittare l’appuntamento una settimana o due più tardi. In accordo con le autorità della Generalitat Valenciana e il governo spagnolo, e dopo la riunione della ‘safety commission’, gli organizzatori hanno fatto dietro front: “A seguito delle devastanti alluvioni che hanno colpito la zona – l’annuncio ufficiale sui social – la Motogp e le autorità locali hanno deciso di cancellare il Gp 2024 di Valencia. Il nostro cuore va a tutti coloro che stanno soffrendo, correremo il finale di stagione per Valencia”.
Il Ceo della Dorna Carmelo Ezpeleta, prima della cancellazione, aveva detto che si rimettevano alle decisioni del governo, ma che comunque un gp a chiusura si sarebbe corso. L’annullamento, è stato poi spiegato, permette di evitare che risorse preziose vengano distolte dai soccorsi, dato che anche il circuito ha subito danni di un certo rilievo che renderebbero comunque difficile gareggiarvi a breve. A sostenere la scelta di trovare un’alternativa sono stati anche altri piloti, in primis gli spagnoli Martin e Marc Marquez. Il primo, attuale leader del mondiale, ha chiesto “rispetto per la gente del posto. Correre in un gran premio deve essere una festa e, vista la situazione attuale, non è corretto. Marquez ha sottolineato che la priorità va data ai soccorsi piuttosto che al circuito: “Non ha senso iniziare a riparare questi danni quando ci sono molte persone senza casa”, ha detto uno dei campioni più amati dello sport spagnolo. Adesso si cerca l’alternativa e sapere sapere dove, e quando, correre l’ultima gara stagionale.
In Spagna si è già corso quest’anno a Jerez, a Barcellona e ad Aragon e tutti e tre i circuiti sono tra quelli candidati al bis, insieme con Portimao in Portogallo e il Qatar, per il fine settimana del 22-24 novembre. La soluzione spagnola darebbe anche maggior impulso alla partecipazione del pubblico per iniziative di solidarietà in favore delle persone colpite dalle devastante inondazioni. Se si scegliesse Losail ospiterebbe a distanza di una settimana anche il gp di formula 1, in programma il primo dicembre. Annullamenti e rinvii hanno riguardato in questo fine settimana anche molte partite di calcio, cominciando dai match di Liga Valencia-Real Madrid e Villarreal-Rayo Vallecano, in programma domani, insieme con tutte quelle degli altri campionati previste nella regione colpita dal disastro. Tra gli appuntamenti in calendario anche la maratona di Valencia, fissata come sempre la prima domenica di dicembre.