Roberto Fico ha già fiutato il vento del cambiamento in Campania, e si prepara a mettere le mani avanti. «Io sono abituato a rispettare le regole. Finché c’è la regola dello stop dopo due mandati nel mio partito non posso candidarmi. Se cambia, vedremo», ha dichiarato l’ex presidente della Camera, aprendo di fatto alla possibilità di una sua candidatura se il limite dei due mandati venisse eliminato. La partita per il post-De Luca è ormai aperta, e il nome di Ficoè già sul tavolo, insieme a quello di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, nonostante le dichiarazioni di circostanza dei diretti interessati.
Il dopo De Luca è iniziato ufficialmente, e l’endorsement di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, durante il programma Piazzapulita ha segnato una svolta decisiva. Le parole di Schlein, «Tutti sono utili, nessuno è indispensabile e nessuno è eterno», sembrano aver chiuso la porta a un possibile terzo mandato per Vincenzo De Luca, attuale governatore della Campania. La sua ambizione per un terzo mandato è stata di fatto archiviata, dando il via libera a nuovi candidati nel campo progressista.
In un sabato piovoso a Napoli, figure di spicco del Partito Democratico, del Movimento Cinque Stelle e della sinistra si sono incontrate, chiamati dall’eurodeputato Sandro Ruotolo. L’incontro ha sancito una sorta di coalizione progressista, con l’obiettivo di riproporre l’alleanza che ha portato alla vittoria di Manfredi a Napoli. Fico ha sottolineato l’importanza di questo percorso condiviso: «Non ci si improvvisa, quello è un percorso che abbiamo costruito insieme e per tempo».
Gaetano Manfredi, anch’egli citato come possibile successore di De Luca, ha ribadito la necessità di partire dall’alleanza attuale, senza frammentazioni interne: «In Campania bisogna partire dall’alleanza che c’è. Non possiamo dividerci». Manfredi ha poi tracciato un bilancio dei 10 anni di governo di De Luca, evidenziando sia luci che ombre, sottolineando che non tutto è andato bene, ma nemmeno tutto è andato male.
Al Nazareno, sede del Partito Democratico, c’è aria di rivalsa. Marco Sarracino, deputato e responsabile per il Mezzogiorno, ha lanciato un messaggio chiaro: «Facciamo un’operazione verità, perché la verità è sempre rivoluzionaria». Secondo Sarracino, è De Luca a essersi messo fuori dal partito, ma il governatore non sembra intenzionato a fare un passo indietro. De Luca, infatti, ha più volte ripetuto che si candiderà comunque, sebbene per farlo dovrà modificare la legge elettorale.
La sfida è aperta, e con il supporto di una coalizione progressista che comprende PD, Cinque Stelle, e sinistra, sia Ficoche Manfredi potrebbero essere candidati forti per il futuro della Campania. Tuttavia, il governatore uscente De Lucanon cederà facilmente il suo posto, promettendo di vendere cara la pelle fino alla fine.