Collegati con noi

Cronache

Camorra: nuova accusa di omicidio per Marco Di Lauro

Pubblicato

del

Nuove accuse per Marco Di Lauro, figlio del boss Paolo di Lauro e fondatore dell’omonimo clan napoletano di Secondigliano: i carabinieri del Nucleo investigativo e la Direzione distrettuale antimafia di Napoli lo ritengono il mandante di un omicidio maturato il 4 gennaio 2008 ai danni di Eugenio Nardi, un affiliato al clan Sacco-Bocchetti alleato del clan degli scissionisti, quest’ultimi acerrimi nemici dei Di Lauro.

Le misure cautelari notificate dai militari dell’arma riguardano mandanti ed esecutori materiali di quell’omicidio, il primo di camorra del 2008. Oltre a “F4” (così era identificato sui libri paga del clan Marco Di Lauro, catturato il 2 marzo 2019 dopo una lunga latitanza) le misure cautelari (notificate tutte in carcere) riguardano altri 4 affiliati: Nunzio Talotti, 44 anni; Raffaele Musolino, 40 anni; Pasquale Spinelli, 46 anni e Gennaro Vizzaccaro, 47 anni. Il clan Sacco-Bocchetti era da poco alleato degli scissionisti all’epoca dell’omicidio di Nardi che i Di Lauro ritenevano responsabile del tentato omicidio di un loro affiliato. Nardi venne assassinato mentre si trovava in auto, nella zona di San Pietro a Patierno: i killer entrarono in azione in sella a una moto con in testa caschi integrali. Si avvicinarono alla sua vettura e il passeggero gli sparò prima un colpo di pistola alla nuca e poi una raffica al torace.

Advertisement

Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

Pubblicato

del

Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

Continua a leggere

Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

Pubblicato

del

Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

Continua a leggere

Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

Pubblicato

del

La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto