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Decreto svuotacarceri: a luglio liberazione anticipata per miglia di detenuti

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Il decreto ‘svuotacarceri’ arriverà in Cdm entro fine luglio ma nella maggioranza di governo si apre anche un fronte sulla proposta di legge che anticipa ulteriormente la liberazione dei detenuti modello. Forza Italia annuncia il suo ok alla pdl del deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, in discussione in Parlamento tra qualche settimana, che prevede di aumentare i giorni di liberazione anticipata, già previsti dall’ordinamento penitenziario, da 45 a 75, per quei reclusi che manifestano un buon comportamento. L’ipotesi era stata invece già esclusa da tempo da Fratelli D’Italia, attraverso il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro.

Il capogruppo dei forzisti in commissione giustizia della Camera, Pietro Pittalis, ha riferito in un’intervista a Repubblica che ci sarà l’appoggio alla proposta di Giachetti: una decisione accolta “con grande soddisfazione” dal capogruppo di Iv alla Camera, Davide Faraone, che commenta e lancia un appello: “Davanti alle condizioni disumane in sono costretti a vivere i detenuti italiani, Forza Italia ha dimostrato coraggio e spirito d’iniziativa. Ora auspichiamo che anche gli altri partiti della maggioranza e soprattutto il ministro Nordio seguano l’esempio dei loro alleati di governo”, spiega il deputato in merito alla proposta di legge che sarà discussa alla Camera il prossimo 17 luglio.

Dal canto suo Delmastro, già diverso tempo fa proprio durante un convegno discutendone con il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, era stato netto: “Non è trattabile nulla”, aveva spiegato il sottosegretario rispondendo alle perplessità espresse dal magistrato in merito all’ipotesi che FdI potesse trattare con l’opposizione su quella proposta. Avrà un percorso diverso il decreto ‘svuotacarceri’ – che ha appunto l’obiettivo di limitare l’affollamento degli istituti – annunciato dal ministro Nordio e slittato alle prossime settimane perché si sta ancora mettendo a punto.

“Il provvedimento dovrebbe uscire entro fine luglio”, conferma il sottosegretario Andrea Ostellari, che parla dell’intenzione di “velocizzare il procedimento attuale per lo sconto di pena e stilare un elenco nazionale di comunità esterne che possano garantire un domicilio ai detenuti che non lo hanno per svolgere un periodo di formazione e reinserimento sociale. Stiamo lavorando ad un aumento del numero di telefonate che i detenuti possono fare ai familiari superiore a quello odierno di quattro”. Il decreto, che non prevede sconti di pena, istituirà un albo delle comunità per associazioni del terzo settore, già dotate di strutture di accoglienza, per consentire, a chi ha già i requisiti ma non dispone di una casa, di scontare la pena in regime di detenzione domiciliare o di affidamento in prova, purché svolga un’attività lavorativa.

In pratica far scontare ai detenuti, in carcere per reati minori, la parte finale dell’esecuzione della loro pena in comunità. Un’altra ipotesi del governo – non da attuare tramite decreto ma con un iter legislativo più lungo – è di devolvere l’ordinanza di custodia cautelare a tre giudici che interverrebbero in tempi più rapidi. Intanto, il Garante dei detenuti ha aggiornato il suo report sui suicidi in carcere nel 2024, secondo cui il 41,3% delle persone recluse che dall’inizio dell’anno si sono tolte la vita era stato giudicato in via definitiva e condannate mentre il 37% era in attesa di primo giudizio. La maggior parte dei soggetti che si sono suicidati erano accusati o erano stati condannati per reati contro la persona (il 52%).

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Wimbledon: Sinner ok, sarà derby azzurro con Berrettini

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Buona la prima sui prati di Wimbledon per Jannik Sinner  e Carlos Alcaraz, rispettivamente il numero 1 al mondo e il grande favorito – secondo i bookmakers locali – dell’edizione n.137 dei Championships.

L’azzurro ha impiegato quattro set per superare il tedesco Yannick Hanfmann, 32enne n.110 Atp, vincendo facilmente i primi due per 6-3 e 6-4, e poi frenando nel terzo, ceduto per 3-6, per poi imporsi 6-3 nell’ultimo, dopo tre ore esatte di gioco. Reduce dalla vittoria ad Halle, Sinner ha cominciato ad adattarsi all’erba londinese e, come atteso, se la vedrà al secondo turno, mercoledì prossimo, con Matteo Berrettini. Un derby azzurro che da una parte non ci voleva, ma che è un ulteriore esempio del momento magico del tennis azzurro.

Sinner a caldo non è apparso entusiasta del suo tennis, ammettendo di essere ancora in fase di approccio. “Spero di elevare il mio livello nel secondo turno. Berrettini qui ha fatto la finale, sa bene come si gioca, sarà una bella sfida. Ognuno di noi cercherà di vincere e io spero di andare avanti nel torneo”. Il romano si è guadagnato il diritto di sfidare il n.1 mondiale e del ranking battendo l’ungherese Marton Fucsovics n quattro set (76(4) 62 36 61), a causa di un passaggio a vuoto nel terzo, proprio come ha fatto l’altoatesino.

“Mi sento bene, i problemi fisici sono alle spalle. Sento di avere una buona condizione, e spero di continuare a giocare così. Ho grandi ricordi in questo torneo”, la soddisfazione del tennista romano, che si è soffermato sul ‘periodo d’oro’ del tennis italiano. “Ovviamente Jannik sta facendo cose incredibili, ma anche gli altri ragazzi lo stanno facendo, basti pensare a Musetti, finalista al Queen’s. Stiamo vivendo un momento magico per il tennis italiano”.

Tra gli azzurri in campo il primo giorno dei Championships, spicca poi il successo in tre set di Fabio Fognini, numero 94, per la quattordicesima volta a Londra: contro il lucky loser francese Luca Van Assche, il tennista ligure vince 61 63 75. Accede al secondo turno anche Lorenzo Sonego, in tre set (64 76 () 64) contro l’argentino Mariano Navone. Occasione sprecata, viceversa, per Matteo Arnaldi che si fa rimontare dopo essersi trovato in vantaggio di due set, per poi arrendersi contro lo statunitense Frances Tiafoe (76(5) 62 16 36 36).

Tra le donne, buon esordio per Jasmine Paolini, favorita n.7, che in due set regola la spagnola Sara Sorribes Tormo (76 63). Sempre in due set (64 76) saluta, viceversa, Londra Martina Trevisan, sconfitta dalla statunitense Madison Keys. A metà pomeriggio ha terminato la sua fatica Alcaraz, che a 12 mesi dal suo primo trionfo londinese, conferma fin dal primo turno il suo feeling speciale sull’erba dell’All England Club, superando senza esitazioni – “una partita solida”, come l’ha definita l’interessato – l’estone Mark Lajal.

Dopo un primo set equilibrato, vinto solo al tie-break, Alcaraz appare sempre più a suo agio sul Centre Court, finendo per staccare il biglietto del secondo turno in meno di due ore (7-6(3), 7-5, 6-2). “Sono molto felice di essere tornato a giocare in questo stadio meraviglioso – le parole dello spagnolo -. È difficile iniziare il torneo, e abituarsi subito alle condizioni del campo. Mi diverto ogni volta che gioco sull’erba, mi è sempre piaciuto giocare qui, andare a rete, attaccare. Penso che sia una superficie che si adatti bene al mio stile di gioco”.

Alla vigilia del debutto, Alcaraz è stato visto giocare a golf, il suo segreto per stemperare la tensione. “Ogni volta che posso, cerco di giocare. Mi aiuta molto a staccare la mente, a non pensare alla partita del giorno prima, a restare calmo”. Tra i big in campo nel primo lunedì del torneo, nessuna sorpresa di rilievo: tutto facile anche per Daniil Medvedev, favorito n.5, che in meno di due ore sbriga la pratica Aleksandar Kovacevic (6-3, 6-4, 6-2).

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Esteri

Sparatoria della polizia, ragazzino di 13 anni ucciso

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La polizia nello stato di New York ha sparato e ucciso un ragazzo di 13 anni dopo che, secondo loro, il giovane era fuggito dagli agenti e aveva puntato contro di loro quella che si è rivelata essere una pistola ad aria compressa. Le autorità di Utica hanno diffuso le riprese delle telecamere indossate dagli agenti durante la sparatoria avvenuta venerdì sera. Hanno anche tenuto una riunione pubblica accesa a cui hanno partecipato la famiglia della vittima e la comunità locale di rifugiati. L’ufficio del procuratore generale dello stato sta indagando e gli agenti coinvolti sono stati sospesi dal servizio, come da protocollo. La vittima è stata identificata come Nyah Mway, un rifugiato Karen nato in Myanmar che aveva appena terminato la scuola media.

Cosa è successo?

La sparatoria è avvenuta intorno alle 22:00 in una strada residenziale di Utica, una vecchia città industriale a circa 240 miglia (400 chilometri) a nord-ovest di Manhattan, lungo il fiume Mohawk ai piedi delle montagne Adirondack. Secondo la polizia, tre agenti in pattuglia avevano fermato due giovani per interrogarli. Uno dei due, Nyah Mway, è fuggito a piedi e ha puntato contro gli agenti quella che sembrava una pistola. Dopo una lotta a terra, uno degli agenti ha sparato un colpo al petto del giovane. Mway è stato portato in ospedale, dove è deceduto.

 Chi era la vittima?

Nyah Mway, il cui cognome è Nyah, era un rifugiato Karen nato in Myanmar. Aveva appena terminato la scuola media e si apprestava a iniziare le superiori in autunno. I suoi familiari e altri membri della comunità Karen locale hanno chiesto che la polizia sia ritenuta responsabile per quello che considerano un omicidio ingiusto, poiché Mway era già immobilizzato a terra quando è stato colpito.

Chi sono gli agenti?

La polizia ha reso noti i nomi dei tre agenti coinvolti nell’incidente, affermando che fanno parte di un’unità di prevenzione del crimine. Patrick Husnay, un veterano con sei anni di servizio, è l’agente che ha sparato. Bryce Patterson, che è nella polizia da quattro anni, e Andrew Citriniti, un veterano di due anni che aveva precedentemente prestato servizio presso l’ufficio dello sceriffo della contea di Oneida, sono gli altri due agenti coinvolti. Tutti e tre sono in congedo amministrativo retribuito, come da protocollo in caso di sparatorie che coinvolgono la polizia, ha confermato lunedì il portavoce del dipartimento, il tenente Michael Curley.

Cosa mostrano le riprese delle telecamere indossate dagli agenti?

Le riprese rilasciate sabato sera mostrano una scena caotica. Nel video, un agente dice di dover perquisire i due ragazzi per assicurarsi che non abbiano armi. Uno di loro scappa e sembra puntare una pistola contro gli agenti mentre fugge. Gli agenti urlano “pistola!” prima che uno di loro lo plachi a terra e lo colpisca. Un altro agente spara mentre i due lottano a terra. Nei video si sentono passanti che urlano contro la polizia. A un certo punto, un agente grida: “Stiamo cercando di salvarlo proprio ora!”.

Che arma è stata brandita?

La polizia afferma che la pistola ad aria compressa o a pallini che Mway ha puntato somigliava molto a una Glock 17 Gen 5 con caricatore staccabile. Il dipartimento ha rilasciato immagini che mostrano che l’arma non aveva la fascia arancione sul barile che molti produttori di pistole ad aria compressa hanno aggiunto negli ultimi anni per distinguerle dalle armi da fuoco reali.

Cosa hanno detto le autorità?

Il capo della polizia Mark Williams ha dichiarato che gli agenti hanno fermato i ragazzi perché corrispondevano alla descrizione dei sospetti in recenti rapine nella zona. Ha detto che i sospetti in quei casi erano maschi asiatici, uno a piedi e l’altro in bicicletta, che avevano brandito un’arma nera. Il sindaco Michael Galime ha parlato sabato e ha incontrato privatamente la famiglia. Ha anche parlato alla comunità Karen durante una riunione accesa domenica in una chiesa locale, respingendo le insinuazioni che la sparatoria fosse motivata da pregiudizi. “Quello che ho visto nelle riprese delle telecamere indossate dagli agenti e in tutti i rapporti che ho letto prima dell’incidente, non c’era alcun riferimento o indicazione di razzismo,” ha detto Galime alla folla. L’ufficio del sindaco non ha risposto immediatamente a un’email inviata lunedì per un commento.

Cos’è la comunità Karen?

I Karen sono una minoranza etnica tra i gruppi che combattono contro i governanti militari del Myanmar, che una volta era conosciuto come Birmania. Utica, una città di oltre 65.000 residenti, ospita più di 4.200 persone provenienti dal Myanmar, secondo The Center, un’organizzazione no profit che aiuta a reinsediare i rifugiati. Fanno parte di migliaia di rifugiati provenienti da vari paesi che si sono stabiliti nell’area negli ultimi decenni e che ora costituiscono più del 20% della popolazione della città, secondo alcune stime.

L’ufficio del procuratore generale dello stato, Letitia James, sta conducendo una revisione per determinare se l’uso della forza da parte della polizia sia stato giustificato, come avviene di norma in caso di sparatorie che coinvolgono la polizia. Il suo ufficio ha detto lunedì che l’indagine è in corso e che non poteva fornire una tempistica per il completamento. La polizia sta conducendo una propria indagine per vedere se gli agenti hanno seguito le procedure, le politiche e la formazione appropriate. Curley ha detto lunedì che eventuali ulteriori dettagli sull’indagine penale saranno forniti dall’ufficio di James.

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Corona Virus

Covid, decade obbligo di mascherina nei reparti ospedalieri con pazienti fragili

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La nuova circolare del Ministero della Salute ha introdotto importanti cambiamenti riguardo all’uso delle mascherine anti-Covid all’interno delle strutture sanitarie, come ospedali e residenze sanitarie assistenziali (Rsa). Secondo le nuove disposizioni, decade l’obbligo generale di indossare le mascherine nei reparti dove sono ricoverati pazienti fragili.

Ora spetterà ai direttori sanitari valutare l’opportunità di mantenere o sospendere l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’interno dei loro contesti specifici. La circolare raccomanda loro di consultare le indicazioni disponibili sul sito web dell’Istituto superiore di sanità e di adottare tutte le misure necessarie per proteggere la salute del personale e degli utenti delle strutture sanitarie.

Tra le misure consigliate figurano il lavaggio frequente delle mani, la pulizia costante degli ambienti e la disinfezione delle superfici con disinfettanti efficaci contro i microrganismi. Inoltre, si raccomanda di migliorare l’informazione fornita al personale, ai pazienti e a chiunque sia presente nelle strutture sanitarie, al fine di promuovere comportamenti igienici e precauzionali adeguati.

Questa nuova direttiva riflette un approccio più flessibile e mirato alla gestione del rischio Covid-19 nelle strutture sanitarie, tenendo conto delle specifiche condizioni e necessità dei pazienti e del personale.

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