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Calcio & Mercato: Mourinho dice no a Dybala, il City vuole Maignan

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E’ ancora il mercato degli allenatori, con l’arrivo di PALLADINO a Firenze, i contatti di ITALIANO con il Bologna, l’attesa per la firma di CONTE con il Napoli, che avverrà a Roma, e l’annuncio del Chelsea che ha ufficializzato l’arrivo di MARESCA sulla panchina dei Blues. Proprio quest’ultima mossa potrebbe complicare le mosse del presidente De Laurentiis perché il nuovo tecnico dei londinesi non è così entusiasta di OSIMHEN e preferirebbe invece che il club si tenesse LUKAKU, rientratio dal leasing alla Roma.

Così per il Napoli sfumerebbero, almeno per ora, i 120 milioni che conta di incassare con il nigeriano, e svanirebbe anche la possibilità di avere l’attaccante, appunto Lukaku, che Conte vorrebbe. Intanto il tecnico ha ribadito che KVARATSKHELIA non si tocca, nonostante il forte interessamento del Psg per il georgiano. Idem per DI LORENZO, che vuole andarsene e ha avuto contatti, tramite il suo agente, con Juventus e Roma. E a proposito dei giallorossi: da Istanbul Mourinho ha fatto sapere dio non essere interessato a DYBALA per il suo Fenerbahce. Juve e Milan invece rischiano di dover abbandonare la pista ZIRKZEE, perché il nuovo allenatore del Bayern Monaco, Vincent Kompany, ha chiesto di riprendere l’attaccante che così bene ha fatto a Bologna. Gli emiliani continuano anche a subire il pressing della Juventus per CALAFIORI.

Il Bologna, che vuole provare a prendere TESSMANN dal Venezia, ha ricevuto richieste di informazioni dall’Inghilterra per CASTRO, appena convocato dall’Argentina per l’Olimpiade di Parigi, ma sono state rimandate al mittente. Il Monza, che deve ancora scegliere il nuovo allenatore (lo farà soltanto dopo la firma di Palladino con la Fiorentina), sta cercando di fare il possibile con il Milan per far tornare MALDINI, sul quale c’è anche l’Atalanta. Per il ‘figlio e nipote d’arte’ aveva fatto un sondaggio anche la Roma, che continua anche a sognare CHIESA. Ma i giallorossi sono impegnati in primis a cercare un attaccante, fermo restando che ABRAHAM ha fatto sapere di voler rimanere in Trigoria.

Il ds Ghisolfi è al lavoro sul fronte francese, mercato che conosce bene, ma per DAVID del Lilla la concorrenza (Milan e Napoli compresi) è tanta nonostante i 40 milioni chiesti dal club da cui andrà via l’allenatore FONSECA, destinato al Milan. L’altro obiettivo della Roma per il reparto avanzato è KALIMUENDO, per il quale il Rennes chiede 20 milioni. In casa Lazio, al di là delle smentite di facciata, la situazione non è ancora tranquilla perché l’allenatore Tudor vuole fare lui il mercato. Così GUENDOUZI potrebbe andare davvero alla Juventus, dopo che KAMADA ha ufficializzato l’addio.

Pare che il tecnico croato sia davvero scontento e girano voci su sue possibili dimissioni. In quel caso, si dice a Formello, Lotito potrebbe essere tentato dall’idea di richiamare SARRI. Intanto LUIS ALBERTO è sempre più vicino al Qatar. In Inghilterra scrivono che il milanista MAIGNAN dovrebbe essere il nuovo portiere del Manchester City, su indicazione di Guarediola, visto che EDERSON andrà a giocare in Arabia Saudita. Al Milan potrebbe finire RAMSDALE dell’Arsenal, 26enne in scadenza di contratto con i Gunners nel 2026 e che viene valutato tra i 15 e i 20 milioni di euro. Si sistema una panchina anche in Serie B, con GROSSO che andrà al Sassuolo. Per il Frosinone, dove Di Francesco.

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Euro 2024: Francia in semifinale, battuto Portogallo ai rigori

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La lotteria dei rigori arride alla Francia che prevale sul Portogallo al termine di una partita equilibrata, non risolta neppure dai supplementari. L’errore di un giocatore iberico consente stasera ai francesi di assicurarsi l’ingresso alla semifinale.

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Wimbledon: Sinner agli ottavi, Kecmanovic battuto in 3 set

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Jannik Sinner vola agli ottavi di finale di Wimbledon. L’azzurro numero 1 al mondo ha superato in 3 set (6-1, 6-4, 6-2) il serbo, numero 52 del ranking, Miomir Kecmanovic al termine di un match durato poco più di un’ora e mezza. Sinner nel prossimo turno giocherà contro uno tra Ben Shelton e Denis Shapovalov.

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Merino lancia la Spagna in semifinale, Germania ko

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La corazzata spagnola affonda anche la Germania e si proietta in semifinale con la quinta vittoria di fila e un finale thrilling che mette a dura prova le coronarie dei tifosi. I padroni di casa infatti pareggiano il gol iniziale di Dani Olmo con una prodezza di Wirtz all’ultimo respiro dei tempi regolamentari. Poi, quando aleggia lo spettro dei rigori, arriva il gol del ko, siglato da Merino su assist di Dani Olmo. E’ un epilogo feroce per i tedeschi (che non battono gli avversari in competizioni ufficiali da 36 anni) ma non scandaloso, in una gara equilibrata e ad alta tensione. Grandi proteste dei tedeschi con l’arbitro Taylor per un rigore non assegnato nei supplementari. Ad illuminare la sfida e’ da un lato Dani Olmo, decisivo con un gol e un assist, dall’altro il giovane Wirtz, chiamato forse in colpevole ritardo da Nagelsmann, che segna uno splendido gol.

La grande sfida di talenti tra Yamal e Musiala e’ in tono minore e la vince di un’incollatura lo spagnolo, che viene pero’ sostituito presto. Quella dei veterani e’ piu’ incerta: Rodri domina come di consueto la sua zona d’influenza con acume e continuita’. Kroos comincia con alcune falli, poi regala compattezza, creativita’ e resta in campo 120′ soffrendo e lottando. Il suo ritiro dall’attivita’ e’ una pessima notizia per tutti gli appassionati di calcio. Nella Germania Rudiger giganteggia reggendo la difesa nei momenti piu’ difficili anche per l’insufficiente apporto di Tah, ma e’ in ritardo nell’azione del gol di Merino. Gli da’ una robusta mano l’esperto Kimmich, che non perde un colpo e regala l’assist del pari. Nella Spagna, che deve rinunciare a Pedri dall’inizio, fa un figurone il suo sostituto Dani Olmo, autore del gol e migliore degli attaccanti.

Lascia a desiderare ancora una volta la direzione di Taylor. L’arbitro inglese disorienta i giocatori con una valutazione difforme degli interventi da giallo. Un mani che sembra netto di Cucurella nei supplementari su tiro di Musiala non viene sanzionato. Per come e’ andata poi a finire la partita resta una macchina non di poco conto. La grande bellezza della Spagna contro il mix di mestiere e talento della Germania. Il quarto che vale almeno una semifinale vive su grandi duelli e troppe aspettative. E’ la Spagna che parte col piede sull’acceleratore (tiro parato di Pedri dopo 54”) ma alle difficolta’ si oppone Toni Kroos, graziato del giallo dall’incerto arbitro Taylor per fallacci sui baby Pedri (che deve uscire subito) e Yamal in pochi minuti. Ma la Germania prende le misure con senso tattico e sacrificio: Gundogan pressa il suo ex compagno al City Rodri, Emre Can si appiccica a Fabian Ruiz, padrone del centrocampo per quattro gare. Ma anche Havertz arretra, a volta perfino Sane’ (preferito a Wirtz) e Musiala raddoppiano sugli spauracchi Nico Willams e Yamal. Il pressing e’ feroce per cui Unai Simon deve sempre rilanciare lontano. Poche le occasioni: Havertz conclude male due volte, Dani Olmo conclude forte da lontano. Nella ripresa la gara decolla al 7′: Yamal lavora bene un pallone a destra, non controllato dal modesto Raum, e centra rasoterra per Dani Olmo, che anticipa il nuovo entrato Endrich trovando l’angolino e ammutolisce lo stadio di Stoccarda.

La Spagna prende fiducia, la Germania prova le carte Wirtz e Fullkrug e la gara si infiamma con un assedio a testa bassa che produce belle azioni ma non troppe conclusioni grazie all’eccellente lavoro di Carbajal, Laporte e l’ineusaribile Rodri. Le occasioni arrivano lo stesso: al 31′ Wirtz apre per Fullkrug che pur cadendo a terra prende il palo, poi al 38′ errore grossolano di Unai Simon fuori dalla porta che regala palla a Havertz, ma il pallonetto e’ calibrato male. Ma il pareggio e’ solo rimandato: al 44′ ammucchiata selvaggia in area spagnolo: testa di Kimmich per Wirtz che al volo trova l’angolino opposto rimettendo in corsa la Germania. La Spagna affronta i supplementari senza il trio d’attacco di partenza, Nagelsmann sfrutta l’esperienza di Thomas Mueller. Lo sforzo sostenuto ha un prezzo perche’ la Spagna sembra meno stanca.

Al 13′ del pts Oyarzabal manda di poco fuori, come al 15′ Wirtz. Al 1′ sts Cucurella respinge col braccio largo su conclusione in area di Musiala, ma il Var non corregge Taylor. All’11’ spunto acrobatico di Fullkrug, che di testa manda di poco fuori, poi l’epilogo al 14′: Dani Olmo crossa per Merino che di testa manda in estasi i tifosi spagnoli. Nel recupero Carbajal viene espulso, poi ci prova ancora Fullkrug a riequilibrarla. Ma e’ troppo tardi: Germania fuori e Spagna in semifinale contro la vincente di Francia-Portogallo.

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