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Calcio: magia Radonijc, il Toro batte il Genoa al 94′

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All’ultimo secondo e con una magia di Radonjic, il Toro riesce a battere il Genoa e a trovare la prima vittoria in campionato. Il serbo, subentrato nella ripresa, si inventa il gol dell’1-0 che stende il Grifone: i granata tornano ad esultare davanti ai loro tifosi, era dal 6 marzo scorso che non accadeva. Juric lancia subito Zapata, poi lascia in panchina Ilic e Radonjic per alzare Ricci sulla linea di trequarti con Vlasic e schierare la coppia di centrocampo Tameze-Linetty. “Con una grande scelta hai dimostrato che con un cuore granata non si fa mercato, grazie Buongiorno” è lo striscione che la Maratona dedica al canterano che ha rifiutato l’Atalanta. Gilardino conferma in blocco l’undici che ha espugnato la Capitale sponda biancoceleste, con Retegui unica punta supportato da Malinovskyi e Gudmundsson.

Il primo tentativo in porta è di Zapata, bravo a girare un corner di Linetty ma il pallone è semplice per Martinez. Altri squilli, poi, non se ne vedono, con il Toro che tiene in mano il possesso palla ma non riesce a sfondare, anche perché il Genoa si chiude molto bene. Tameze e Linetty non hanno i tempi e le qualità per impostare, Ricci fatica nel ruolo inedito di trequartista e così Zapata non riceve palloni giocabili. La squadra di Gilardino è ordinata, non rischia nulla e ci prova con una conclusione dalla distanza di Retegui bloccata da Milinkovic-Savic. Prima della fine del primo tempo si vede ancora un tiro di Ricci da fuori area, con Martinez che si accartoccia. Juric e Gilardino decidono di non fare cambi durante l’intervallo, ma anche ad inizio ripresa capita poco o nulla.

Nei rossoblu entrano Thorsby e Kutlu al posto di Strootman e Malinovskyi, il croato aspetta fino al 64′ per un triplo cambio: dentro Radonjic, Seck e Pellegri, fuori Tameze, Zapata e l’infortunato Vlasic. C’è spazio anche per Ilic, ma il Toro continua a non sfondare e si va verso lo 0-0. E’ una sfida che si può sbloccare solo con la giocata del singolo, se la inventa Radonjic al 94′: l’apertura di Ilic è con il contagiri, il 10 granata supera Hefti e da posizione quasi impossibile trova il jolly da tre punti. La panchina di Juric esplode in un’esultanza liberatoria, poi trema all’ultimo secondo con il tiro di Gudmundsson che esce di poco. Il Toro trova la prima vittoria, ma durante la pausa si dovrà lavorare sulla fase di costruzione perché la squadra non riesce quasi mai a rendersi pericolosa. Il Genoa va alla sosta con tre punti in tre gare, non male considerando il calendario di fuoco tra Fiorentina, Lazio e i granata.

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Calcio: Juve lancia mini-abbonamento per 8 partite

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La Juventus ha lanciato una nuova iniziativa per i tifosi. “Da giovedì 21 novembre dalle ore 10:00 sarà disponibile il mini Abbonamento ‘8 games pass’ a partire da 285 euro” si legge sul sito ufficiale del club. Sarà possibile, dunque, assicurarsi un posto per le ultime gare casalinghe di campionato nella stagione 2024/2025: le partite comprese sono contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. L’iniziativa “consentirà sia il cambio nominativo sia la rimessa in vendita del posto, darà inoltre la prelazione sul posto per le partite di Coppa che eventualmente la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive e con il raggiungimento del 75% delle presenze (6 partite su 8) darà anche la possibilità della prelazione sul rinnovo dell’abbonamento della prossima stagione”.

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Paolini batte Sramkova, l’Italia vince la Billie Jean King Cup di tennis femminile

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L’Italia ha vinto l’edizione 2024 della Billie Jean King Cup di tennis femminile. Nella finale a Malaga le azzurre hanno battuto 2-0 la Slovacchia grazie alle vittorie di Lucia Bronzetti e di Jasmine Paolini che nel secondo incontro ha superato 6-2 6-1 Rebecca Sramkova. Per l’Italia, capitanata da Tathiana Garbin, è il quinto successo nella manifestazione.

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Calcio: Neres, col Napoli spero di raggiungere molti traguardi

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“Per me essere un calciatore significa cercare sempre di migliorare rispetto al giorno prima e dare sempre il 100%. Non ho un sogno in particolare, ma cerco sempre di migliorarmi e cercherò sempre di dare il 100% in campo, ma anche fuori. Spero che riusciremo a raggiungere molti traguardi importanti sia quest’anno che nelle prossime stagioni”. Lo ha detto David Neres, esterno del Napoli, in un’intervista al sito del club azzurro.

Il 27enne brasiliano è arrivato in estate al Napoli dal Benfica per 30 milioni di euro ed è diventato uno dei protagonisti dell’avvio di stagione della squadra di Conte, proponendosi come vice di Kvaratskhelia o anche di Politano, segnando un gol finora contro il Como al Maradona: “La prima volta che ho fatto gol con il Napoli non ho neppure sentito il mio nome dagli altoparlanti e dai tifosi, perché ero molto emozionato. Ma quando ho capito che stavano gridando il mio nome è stata una sensazione davvero bella. Allo stadio c’erano mia moglie e mia figlia, è stato bello”. Neres, brasiliano nato a San Paolo, ricorda la sua crescita: “Ho avuto un’infanzia felice – ha ricordato – mi piaceva giocare con gli amici all’aria aperta, correvo molto e giocavo sempre a calcio. I vari Ronaldinho, Messi e Neymar sono diventati i miei idoli calcistici. Nel 2002 il Brasile ha conquistato il Mondiale. Non ricordo tutto alla perfezione, ma ricordo la finale e il gol su punizione di Ronaldinho contro l’Inghilterra. Ricordo anche il 2005, quando il San Paolo vinse il Mondiale per Club. Anche quello è stato un grande momento per me”.

Neres ha cominciato proprio nelle giovanili del San Paolo, prima di sbarcare in Europa all’Ajax e poi al Benfica prima del Napoli, dove è fiducioso di poter prendere spazio in squadra, in un gruppo molto unito. Neres oggi si è allenato a Castel Volturno nel gruppo di Conte che si sta ricomponendo velocemente in vista della sfida di domenica contro la Roma al Maradona. In campo anche Lukaku che è in buone condizioni e sarà in campo, come anche McTominay, tornato a Napoli dopo essere uscito per infortunio nel match della nazionale scozzese contro la Polonia, ma che ora non ha alcun problema fisico ed è a disposizione del tecnico azzurro che ha avuto presto a disposizione anche Rahmani. Conte aspetta infine il ritorno di Olivera, che ieri ha pareggiato 1-1 contro il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali con la sua nazionale dell’Uruguay.

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