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Cronache

Cade dalla moto guidata dal fidanzato, muore una 32enne

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Una donna di 32 anni è morta cadendo dalla moto guidata dal fidanzato. E’ accaduto a Barghe, nel Bresciano, lungo una curva sulla strada 237 del Caffaro all’altezza della curva di San Gottardo. Probabilmente a causa di una macchia di olio, la moto è scivolata sull’asfalto e la coppia è caduta. Lui si è ferito leggermente ad un ginocchio, mentre la compagna di 32 anni che occupava il sellino posteriore ha invece impattato contro il guardrail, perdendo la vita.

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Cronache

Coppia lascia i figli dai nonni e scompare dopo le nozze

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Si erano sposati il 25 ottobre scorso. Quattro giorni dopo hanno portato i bimbi dai nonni e da quel momento non c’è più traccia di loro. C’è ansia e preoccupazione a Cesa, in provincia di Caserta, per la sorte di Pietro Montanino e Maria Zaccaria, scomparsi nel nulla dal 29 ottobre. Pietro fa il vigilante per un istituto di sicurezza privato, mentre Maria lavora per un’impresa di pulizie. Sembra si fossero allontanati a piedi a Frattamaggiore, nel Napoletano, dopo aver lasciato i due figli dalla nonna (la madre di lui); erano alla ricerca di una casa ma non hanno dato più notizie; sarebbero stati visti mentre prendevano un treno alla stazione ferroviaria di Napoli.

La loro scomparsa è stata denunciata ai carabinieri, che ora li stanno cercando. “Mio fratello e mia cognata non avevano alcun problema e non erano tristi. Sono persone piene di vita che hanno sempre scherzato” ha scritto su Facebook, Silvana Montanino, la sorella di Pietro, che ha anche smentito di essere stata contattata dalla coppia prima della scomparsa: “Leggo ‘giornali’ scrivere che ci hanno avvisato che hanno avuto un imprevisto: questa cosa è falsa!. Nessuna chiamata, nessun imprevisto”.

Marco Antonio Del Prete, sindaco di Frattamaggiore, ha rivolto un appello ai cittadini: “Mi rivolgo a voi con il cuore pesante. Pietro e Maria sono scomparsi e noi tutti siamo in preda alla preoccupazione. Vi chiedo di aiutarci a diffondere questa notizia per aumentare le possibilità di ritrovarli. Se avete informazioni utili o avvistamenti, vi prego di contattare le autorità o di scrivere qui. Ogni piccolo aiuto può fare la differenza. Grazie per il supporto che darete!”. Un appello è stato rivolto anche da don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde a Caivano: “Aiutiamoli a fare ritorno a casa. Diffondiamo la notizia. Il Signore ci benedica”. Il sindaco di Cesa, Enzo Guida, ricorda di averli uniti in matrimonio “venerdì scorso (25 ottobre), al Comune, col rito civile, poi martedì sono scomparsi nel nulla.

Si sono allontanati a piedi, senza lasciare tracce, lasciando due bambini a casa della nonna. Da qualche ora è partito l’avviso anche sui social, dopo la denuncia presentata dai familiari mercoledì mattina”. “Maria Zaccaria e Pietro Montanino, residenti a Cesa risultano irreperibili dal pomeriggio di martedì, dalle 17; da quel momento il telefono di Pietro è muto. Quello di Maria invece era stato lasciato a casa. Chiunque abbia notizie – è l’appello di Guida – se qualcuno li ha visti, se vi capita di incontrarli, per cortesia, comunicate tutto immediatamente alle forze dell’ordine. Vi chiedo di condividere questo post, per cercare di arrivare al maggior numero di persone”.

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Cronache

Auto travolge moto con due passeggeri, morto 21enne

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È stata la svolta improvvisa di un automobilista a provocare la morte di Enzo Stefano Caparra, 21 anni, caduto dalla moto guidata dal suo amico riportando traumi che gli sono stati fatali, nella tarda mattinata di oggi a Milano, in via Pellegrino Rossi, e non un tamponamento come emerso inizialmente dopo la tragedia. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Polizia Locale di Milano, a bordo della vettura viaggiavano un uomo di 52 anni e la moglie, rimasti illesi. Nell’effettuare una svolta a sinistra, la macchina ha travolto la moto che sopraggiungeva nel senso opposto. I due centauri sono stati sbalzati violentemente dalla sella e per Caparra non c’è stato nulla da fare. Ferito anche il secondo giovane che guidava la moto, 21 anni, trasportato in condizioni serie ma fuori pericolo di vita all’ospedale San Gerardo di Monza. Nello schianto sono rimasti coinvolti anche un ciclista di 69 anni e un pedone, un cittadino macedone di 70 anni, quest’ultimo portato in ospedale a Niguarda con ferite non gravi. Gli accertamenti sulla dinamica, una volta completati, decreteranno se il 52enne dovrà rispondere di omicidio stradale.

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L’assassinio di San Sebastiano al Vesuvio, la fidanzata della vittima: Santo voleva difendere amico

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“Voleva difendere un amico. Perché la scarpa calpestata non era la sua ma di un suo amico. Lui ci teneva a difenderlo e a proteggerlo”. Piange Simona, la fidanzata di soli 17 anni di Santo Romano, il ragazzo 19enne morto nella notte dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al culmine di una lite scoppiata a San Sebastiano al Vesuvio. La ragazza, intervistata dal sito web di Repubblica Napoli, chiede che il giovane non sia “un nome in una lista infinita. Santo è tante cose, deve fare la differenza; voglio che per i suoi funerali, nei cortei ci sia un enorme risonanza, per fare sapere chi era Santo, cosa ha fatto”.

Simona stringe tra le mani una scarpa: è la calzatura che portava Santo: “Io lotterò, se i familiari non ci riusciranno. Lotto per lui, per il suo nome. Per far capire e far valere il suo nome. Perché Santo avrebbe fatto tante cose nella sua vita. Perché è un uomo eccezionale, cresciuto in maniera eccezionale in una famiglia eccezionale”. La voce si fa bassa quando le chiedono quale sia l’ultima immagine che si ricorda del fidanzato: “Lui a terra – dice con un filo di voce – Lui a terra morto”.

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