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Cronache

Cade da monopattino, 27enne ferita alla testa

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Un altro brutto incidente tra chi usa il monopattino elettrico. A Firenze la notte scorsa una 27enne, che guidava un mezzo in sharing, e’ finita in ospedale dopo essere caduta e aver battuto violentemente la testa. Portata d’urgenza in pronto soccorso in codice rosso, quello di massima gravita’, e’ stata sottoposta a tutti gli esami del caso, che per fortuna hanno scongiurato il peggio escludendo lesioni gravi. La donna, residente in provincia di Firenze, non indossava il casco, ne’ aveva il giubbotto con bande catarifrangenti. L’incidente e’ avvenuto a due giorni dalla morte, a Sesto San Giovanni (Milano), di un 13enne caduto da un monopattino che aveva preso in prestito per provarlo. Il proprietario del mezzo, un 17enne, e’ stato iscritto sul registro degli indagati dalla procura per i minori con l’accusa di omicidio colposo per omissione, poiche’ avrebbe consentito al ragazzino, peraltro inesperto, di usarlo su una pista ciclabile e quindi in un luogo pubblico, nonostante non avesse ancora 14 anni e non indossasse il casco. Intanto, proprio per discutere di sicurezza, il ministero per le Infrastrutture e la mobilita’ sostenibili ha convocato per martedi’ prossimo una riunione con le societa’ di sharing che gestiscono l’affitto in strada dei monopattini. La riunione in in particolare riguardera’ appunto le misure per la sicurezza e pure il decoro urbano legato all’utilizzo della cosiddetta ‘micromobilita”. Per quanto riguarda l’incidente avvenuto a Firenze la polizia municipale, intervenuta sul posto insieme ai sanitari del 118, sta lavorando per ricostruire la dinamica. Dai primi accertamenti sarebbe escluso il coinvolgimento di altri mezzi: la donna avrebbe fatto tutto da sola. Per fortuna la caduta non ha avuto esiti tragici come invece accaduto, sempre a Firenze, lo scorso 9 agosto al 27enne Mohamed Fahim Abdul Rahuman: il giovane, originario dello Sri Lanka, mentre viaggiava col monopattino si era scontrato a un incrocio con una moto. Anche lui non aveva il caso, che forse avrebbe potuto salvarlo evitandogli il grave trauma cranico causa del decesso. Proprio il Comune di Firenze sta portando avanti una battaglia per rendere piu’ sicuro l’uso dei monopattini. Una nuova ordinanza firmata due giorni fa dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore alla mobilita’ Stefano Giorgetti stabilisce l’obbligo di indossare il casco per i conducenti di monopattini elettrici. L’obbligo scattera’ dall’1dicembre per dare il tempo alle societa’ di sharing di mettersi in regola. Gia’ a febbraio scorso Palazzo Vecchio aveva adottato un’ordinanza per il casco obbligatorio, poi annullata dal Tar. Sulla stessa linea si e’ mossa la Regione Toscana: il 30 agosto la Giunta ha approvato una legge per il casco obbligatorio, che adesso dovra’ ottenere l’approvazione del Consiglio regionale. “Quando il Consiglio la approvera’ – ha spiegato il governatore Eugenio Giani – questa legge consentira’ ai proprietari delle strade di poter imporre il casco obbligatorio”. Misure analoghe sono state gia’ adottate dal sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, subito dopo il caso della morte del 13enne: ieri ha firmato un’ordinanza che prevede obbligo del casco e limiti di velocita’ di 20 km all’ora sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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