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Centrodestra, avanti con il Cav ma sciolga riserva. Ira Pd-5S

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L’ok del centrodestra c’è: Silvio Berlusconi è “figura adatta” al ruolo di presidente della Repubblica, per “autorevolezza ed esperienza”. E gli alleati lo candidano all’unisono. Ma, dopo piu’ di due ore di vertice, gli chiedono di sciogliere la riserva. Tocca a lui decidere. Loro nel frattempo si ‘attrezzano’ con i capigruppo, avviando subito “un tavolo permanente” per verificare se i voti ci sono tutti. A meta’ della prossima settimana, i leader si rivedranno per fare il punto. Ma altrettanto all’unisono il centrosinistra alza le barricate contro un’ipotesi che oscilla tra “l’irricevibile” e la provocazione. Il piu’ tranchant e’ Giuseppe Conte: contro “un’opzione irricevibile e improponibile”, il presidente dei 5 Stelle ammonisce su Twitter: “Il centrodestra non blocchi l’Italia. Qui fuori c’e’ un Paese che soffre e attende risposte, non possiamo giocare sulle spalle di famiglie e imprese”. Ostile anche il Pd: “delusione per il merito e preoccupazione per le implicazioni”, sono i sentimenti a caldo che smuovono il Nazareno appena arriva l’eco della proposta. Del resto Enrico Letta l’ha detto piu’ volte e ancora lo ripete: “Il candidato non deve essere un capo politico, ma una figura istituzionale”. Il segretario Dem ne parlera’ nella direzione del partito. Per ora l’impressione che circola e’ di un’occasione persa e un’ulteriore perdita di tempo nella ricerca di un nome condiviso. Preoccupato e’ pure Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, che avverte: “Sottovalutare e’ pericoloso”. E chiede: “Serve una proposta che eviti al Paese un pericoloso salto nel buio. La destra che propone Berlusconi non e’ divisiva. E la destra italiana non ama la Costituzione”. Passa ai fatti il Popolo viola annunciando che sara’ in piazza il 25 gennaio a Roma, il secondo giorno delle votazioni per il Quirinale. “Sembra di vivere un brutto film gia’ visto, con il Cavaliere Nero come protagonista”, denunciano e chiedono a tutti di partecipare per scongiurare “il peggiore incubo che possa capitare alla democrazia italiana”. Poche ore prima, nella villa sull’Appia antica che a lungo ospito’ Franco Zeffirelli e ora dimora romana del Cavaliere, va in scena l’abbraccio di Matteo Salvini Giorgia Meloni, Maurizio Lupi e Luigi Brugnaro attorno all’ex premier. Berlusconi li accoglie a pranzo con un menu’ che alterna parmigiana, branzino al forno e calamari alla griglia. E il clima e’ “informale e positivo”, riferisce dopo Ignazio La Russa che accompagna Meloni per Fratelli d’Italia. Sorrisi e strette di mano dominano nei pochi secondi di video diffuso a fine vertice, tra gli abiti scuri di tutti e l’unico tocco di colore della leader di FdI, in giacca verde. Le decisioni prese sono elencate in una ventina di righe di un comunicato dei tre partiti: “L’incontro e’ servito a ribadire l’unita’ di intenti del centrodestra”, e’ la premessa. Passando al tema caldo che impegnera’ il Parlamento fra 10 giorni, si rimarca che “il centrodestra, che rappresenta la maggioranza relativa nell’assemblea chiamata a eleggere il nuovo capo dello Stato, ha il diritto e il dovere di proporre la candidatura al massimo vertice delle istituzioni”. Da qui la loro scelta verso un candidato adatto a “ricoprire in questo frangente difficile l’alta carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono”. Davanti, pero’, c’e’ il miglio successivo (e decisivo) che gli chiedono di fare: “sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta”. Tra i presenti alla riunione, raccontano successivamente, prevale la fiducia: “L’impressione e’ che Berlusconi voglia accettare, salvo verificare che ci siano i numeri per raggiungere la maggioranza necessaria”, racconta La Russa. Nel frattempo tutti assicurano che faranno la propria parte “per trovare le piu’ ampie convergenze in Parlamento”, mettono nero su bianco. Ma aggiungono un punto sostanziale: l’impegno che chiedono ai presidenti di Camera e Senato a “garantire per tutti i 1009 grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto” a chi risultarera’ positivo al covid. Decine di casi di positivita’ sono gia’ stati segnalati in Parlamento tra deputati e senatori. “Sarebbe un precedente gravissimo non dargli la possibilita’ di votare”, avverte Maurizio Lupi.

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Politica

La versione di Conte: o il M5s resta progressista o avrà un altro leader

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“Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo. Abbiamo un obiettivo ambizioso, che culminerà con l’assemblea costituente di sabato e domenica: rigenerarci, scuoterci, dare nuove idee al Movimento. Nessuno lo ha fatto con coraggio e umiltà, come stiamo facendo noi”. Così a Repubblica il leader del M5s Giuseppe Conte (foto Imagoeconomica in evidenza).

“Se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership – aggiunge – mi farei da parte. Si chiama coerenza. Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”.

Sull’alleanza col Pd “la mia linea è stata molto chiara. Non ho mai parlato di alleanza organica o strutturata col Pd. Nessun iscritto al M5S aspira a lasciarsi fagocitare, ma la denuncia di questo rischio non può costituire di per sé un programma politico”. “Gli iscritti sono chiamati a decidere e hanno la possibilità di cambiare tante cose. Anche i quesiti sul garante (Grillo, ndr) sono stati decisi dalla base. Io non ho mai inteso alimentare questo scontro. Sono sinceramente dispiaciuto che in questi mesi abbia attaccato il Movimento. Se dovesse venire, potrà partecipare liberamente all’assemblea. Forse la sensazione di isolamento l’avverte chi pontifica dal divano vagheggiando un illusorio ritorno alle origini mentre ha rinunciato da tempo a votare e portare avanti il progetto del Movimento. L’ultimo giapponese rischia di essere lui, ponendosi in contrasto con la comunità”.

Sui risultati elettorali “in un contesto di forte astensionismo, sicuramente è il voto di opinione sui territori, non collegato a strutture di potere e logiche clientelari, ad essere maggiormente penalizzato. Dobbiamo tornare ad ascoltare i bisogni delle comunità locali. E poi c’è la formazione delle liste: dobbiamo sperimentare nuove modalità di reclutamento, senza cadere nelle logiche clientelari che aborriamo”.

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Alessandro Piana: “Perdono, ma non dimentico” – La fine di un incubo giudiziario

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Alessandro Piana (nella foto in evidenza), esponente della Lega e vicepresidente della Regione Liguria, tira un sospiro di sollievo dopo la conclusione di un’inchiesta giudiziaria che per oltre un anno lo ha visto al centro di pesanti sospetti. Accusato ingiustamente di coinvolgimento in un presunto giro di squillo e party con stupefacenti, Piana è stato ufficialmente escluso dall’elenco dei rinviati a giudizio, mettendo fine a un incubo personale e politico.


Un’accusa infondata che ha segnato una campagna elettorale

Alessandro Piana racconta di aver vissuto un periodo estremamente difficile, aggravato dalla tempistica dell’inchiesta, che ha coinciso con la campagna elettorale.

«L’indagine era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere per renderne noto l’esito. Mi sarei aspettato maggiore attenzione, considerato il mio ruolo pubblico. Per mesi sono stato bersaglio di accuse infondate, che sui social si sono trasformate in attacchi personali».

Nonostante il clamore mediatico, Piana ha affrontato con determinazione la situazione, ricevendo il sostegno del partito e del leader regionale della Lega, Edoardo Rixi.


Le accuse e il chiarimento

Piana spiega di essere venuto a conoscenza del suo presunto coinvolgimento attraverso i media, vivendo quello che definisce un “incubo”:

«Ero al lavoro quando ho saputo del mio presunto coinvolgimento. Credevo fosse uno scherzo, invece era terribilmente vero».

L’esponente leghista si è immediatamente messo a disposizione della magistratura, fornendo tutte le prove necessarie per dimostrare la sua estraneità ai fatti:

«Non ero presente dove si sosteneva che fossi. Ero a casa mia, a 150 chilometri di distanza, con testimoni pronti a confermarlo. Non ho mai frequentato certi ambienti, nemmeno da giovane».

Secondo Piana, il suo nome sarebbe stato tirato in ballo per millanteria durante un’intercettazione telefonica che citava genericamente un “vicepresidente della Regione”.


Una vicenda che lascia il segno

Nonostante la sua assoluzione dai sospetti, Piana non nasconde l’amarezza per i danni subiti:

«Ho pagato un prezzo molto salato, gratuito e ingiusto. Per mesi sono stato additato come vizioso. Perdono chi ha sbagliato, ma non dimentico».

Il vicepresidente auspica che casi simili siano gestiti con maggiore rapidità in futuro, per evitare che accuse infondate possano danneggiare ingiustamente la reputazione di figure pubbliche.


Conclusione

La vicenda di Alessandro Piana solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra diritto di cronaca e tutela dell’immagine pubblica, in particolare quando si tratta di accuse che si rivelano infondate. Oggi, il vicepresidente della Regione Liguria guarda avanti con serenità, forte del sostegno ricevuto e con la determinazione di proseguire il suo impegno politico senza lasciarsi scoraggiare dagli eventi passati.

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Trasporti, De Luca: investito un miliardo per rinnovo parco bus

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Millequattrocento autobus nuovi sui 1.800 programmati, per un investimento di quasi un miliardo di euro, sono già in esercizio sulle tratte coperte da Air Campania. Il dato lo fornisce il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che oggi ha inaugurato ad Avellino la nuova sede dell’azienda interamente partecipata dalla Regione, con la consegna di cinque bus elettrici. “Un impegno enorme – ha sottolineato De Luca-: stiamo sostituendo l’intero parco dei mezzi pubblici, non soltanto per il trasporto su gomma, ma anche per quello ferroviario”. Su questo specifico settore, De Luca ha rimarcato lo “sforzo gigantesco” della regione: “Ora – ha aggiunto – attendiamo l’omologazione per la linea Circumvesuviana che collega Napoli a Sorrento per mettere in esercizio il nuovo treno che ci è stato appena consegnato. Su un altro fronte, abbiamo indetto un altro concorso e presto assumeremo 150 giovani”.

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