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Verona frena il Napoli, la Roma scavalcata dalla Lazio e…

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Seconda frenata nel percorso virtuoso del Napoli di Spalletti. Ma piu’ che demerito dei partenopei e’ una super prestazione del Verona di Tudor, che finisce in nove, a complicare la giornata dei partenopei. Osimhen e Insigne segnano il passo, non Simeone che timbra il nono sigillo, poi il pari lo certifica il lucido Di Lorenzo. Festa all’Olimpico invece per Immobile che tocca quota 161 trascinando la Lazio al quinto posto, sulla scia dell’Atalanta con un perentorio 3-0 con le giocate speciali di Pedro contro la Salernitana che colpisce due legni. Sarri scavalca Mourinho: continua infatti la via crucis dei giallorossi che perdono recriminando anche a Venezia dopo avere ribaltato la gara. Abraham punge ma la difesa arranca e per Mourinho comincia una fase difficile di crisi tra proteste arbitrali, epurati e richieste di rinforzi. In zona retrocessione ieri e’ ‘saltato’ Ballardini e al Genoa domani arrivera’ Shevchenko. Ma stanno messi male anche Mazzarri, dopo l’ulltimo flop con l’Atalanta, e D’Aversa dato che la Samp continua a perdere e la situazione comincia a complicarsi. A dare il ko ai liguri e’ il rodato Bologna di Mihajlovic che col gol di Arnautovic raggiunge Juventus e Fiorentina al settimo posto, con un pensierino rivolto all’Europa. Torna al successo l’Udinese che punisce il Sassuolo con Beto dopo una gara ricca di emozioni. Il Napoli capisce subito che sara’ una domenica complicata. Il Verona di Tudor ha qualita’, posizione, tempra e un attacco coi fiocchi con Barak e Caprari al servizio di uno scatenato Simeone. Ed e’ proprio l’argentino, nel giorno che il Napoli si presenta in campo con l’effigie di Maradona sulla maglia, ad ammutolire lo stadio col vantaggio che dura pero’ 5′. Il sempre piu’ concreto Di Lorenzo buca Montipo’ , che si fa passare il pallone sotto le gambe. Gara equilibrata, palo di Osimhen ma il Verona e’ un osso duro, ribatte colpo su colpo, si rende pericoloso con Barak ma la gara non si sblocca neanche col palo di Mertens e i veneti finiscono in nove per il doppio giallo a Bessa e Kalinic. Tutto facile per la Lazio nel derby di Lotito con la Salernitana. La differenza in classifica si vede dal modo di attaccare della Lazio, dall’errore marchiano di Gyomber sul gol di Pedro, protagonista della vittoria. Assist per Immobile, al decimo sigillo in campionato e firma sul raddoppio. La Lazio convince e risolve i dubbi sulla continuita’ di rendimento. La Salernitana subisce per un tempo poi cresce nella ripresa e mostra personalita’: prima Djuric e poi Ribery colpiscono i legni, poi una prodezza del mago Luis Alberto (diagonale tra le gambe di Gyomber) chiude i giochi. La Roma continua a farsi del male e le continue recriminazioni di Mourinho sulle decisioni arbitrali producono l’effetto opposto: gli arbitri continuano a sbagliare ma questo non costituisce piu’ un alibi. Il Venezia legittima il successo in rimonta con due traverse. Si gode il recupero di Caldara: il difensore sblocca subito la gara, poi si procura un rigore. Alla Roma non basta un Abraham che si riscatta con un assist, il solito (quarto) palo e un gol di rapina, torna al gol anche Shomurodov, ma la squadra difende male e in attacco non trasforma le tante occasioni. Manca compattezza, esperienza e fluidita’ e Mourinho sembra impotente a cambiare verso al campionato. Onore al Venezia che gioca con fluidita’, ha giocatori importanti come Okerere e Aramu: a 12 punti puo’ puntare con ottimismo alla salvezza. Dopo otto giornate era maturo il ritorno al successo dell’Udinese. Stavolta e’ arrivato contro un Sassuolo che non ha la continuita’ di rendimento che aveva con De Zerbi. Friulani avanti con Deulofeu, poi il Sassuolo ribalta la gara: pari di Berardi, sorpasso di Frattesi che poi replica nella propria porta. Quando la gara sembra avviata al pari il solito Beto sfrutta un errore avversario e con questi tre punti i friulani li raggiungono in classifica. Pesante capitombolo, il terzo consecutivo, per la Samp di D’Aversa che una prima volta riesce ad agguantare il Bologna, passato con Svanberg, grazie al gol di Thorsby, ma dopo un minuto l’esperto Arnautovic, sigla il raddoppio e regala un sogno ai tifosi che da 20 anni non festeggiavano una squadra a 18 punti dopo 12 gare. Tutto da rifare per la Samp, ma non e’ detto che sara’ ancora D’Aversa, alla ripresa del torneo, a guidare il possibile riscatto.

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Coppa Davis, Olanda in finale: Germania ko

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Tallon Griekspoor batte Jan-Lennard Struff per 7-6 5-7 6-4 e porta l’Olanda per la prima volta in finale di Coppa Davis. Il tennista “orange” ha conquistato il punto decisivo del 2-0 per la propria nazionale contro la Germania a Malaga. Nell’incontro precedente il connazionale Botic van de Zandschulp ha battuto il tedesco Daniel Altmaier. L’Olanda sfiderà in finale la vincente dell’altra semifinale tra l’Italia e l’Australia che è in programma domani.

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Juve in emergenza col Milan, Motta: “dovremo dare di più”

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L’emergenza in casa Juve non accenna a rientrare, anzi durante la pausa per le nazionali si è accentuata ancora di più. “Abbiamo perso Cabal per lungo tempo, a Milano mancheranno anche Bremer, Adzic, Nico Gonzalez, Douglas Luiz e Milik. E anche Vlahovic che non ci sarà”, il quadro degli assenti fatto da Thiago Motta, alla vigilia della sfida contro i rossoneri. “Mi dispiace per chi non ci sarà perché questa è una bellissima partita, vorrebbero giocarla tutti – aggiunge, in vista del big-match alla ‘Scala’ del calcio – e i privilegiati che scenderanno in campo daranno il massimo: cercheremo di portare la sfida dalla nostra parte, dovremo dare ancora di più per non far notare le assenze e ci metteremo massimo impegno e grande concentrazione”. Nonostante il suo forfait e i dubbi sul suo rientro.

“Non so ancora se Dusan ci sarà contro l’Aston Villa, lo vedremo nei prossimi giorni” la risposta di Thiago Motta, l’argomento più chiacchierato durante la conferenza è stato proprio Vlahovic: tutta colpa di quella uscita infelice di qualche giorno fa. “È più semplice per me giocare insieme ad un altro attaccante, perché quando presso e rincorro gli avversari poi rischio di arrivare stanco e meno lucido in fase di finalizzazione” le parole finite nel mirino della critica. E sono arrivate anche dalle parti della Continassa, come conferma lo stesso allenatore: “Abbiamo parlato, siamo d’accordo ed è la cosa più importante – il retroscena raccontato da Thiago Motta – perché tutti i miei giocatori sanno cosa dobbiamo fare e so che lo faranno, sia in fase difensiva sia in quella offensiva: si tratta di un obbligo e un dovere, non è un’opzione”.

Chiusa la querelle, si apre il dilemma della prima punta: chi sarà il riferimento offensivo della Juve a San Siro? “Tutti i ragazzi hanno caratteristiche diverse, al di là di attaccanti centrali o centrocampisti, e questa è una cosa interessante – afferma il tecnico – perché danno alternative e soluzioni diverse, sarà così anche a Milano”.

L’idea è quella di alternare Weah e Yildiz tra la zona centrale e le corsie esterne, anche per non dare punti di riferimento alla difesa del Milan. E soprattutto l’americano è in un periodo di forma impressionante: “Mi piace tutto quello che fa, oltre ovviamente ai gol, ed è un giocatore interessante perché aiuta, è generoso, responsabile, capisce di cosa ha bisogno la squadra, quali sono le consegne, cosa chiediamo – i complimenti per l’ex Lille – e siamo contenti che sia con noi, che sia in forma, che dia il suo contributo sia dall’inizio che a partita in corso”. In difesa ci saranno Gatti e Kalulu, il francese tornerà da ex ad affrontare il Milan: “La cosa più importante è che lui è sempre voluto venire, dal primo giorno che è arrivato si è messo sempre a disposizione del gruppo – dice di lui Thiago Motta – ed è anche leader a modo suo: parla poco, ma lo fa nel modo giusto e non deve cambiare nulla in lui”. Infine, c’è spazio per una battuta sul tennis: “Non so chi sia il Sinner della Juve, non mi piace proprio fare paragoni – conclude il tecnico – poi Jannik è un fenomeno del tennis e dello sport: gli auguro di continuare così la sua carriera eccezionale”.

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Premio Speciale al Maraduno 2024: Angelo Pisani, l’avvocato della Leggenda di Maradona

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Il Maraduno 2024, evento dedicato all’immortale Diego Armando Maradona, celebrerà una figura chiave nella storia recente del Pibe de Oro: l’avvocato Angelo Pisani, colui che ha restituito giustizia e onore alla leggenda del calcio. Durante la manifestazione, che si terrà il 24 novembre 2024 presso l’Edenlandia di Napoli, Pisani riceverà un Premio Speciale per il suo straordinario contributo nella difesa legale di Maradona.

Un gesto di amore e giustizia per Maradona

Angelo Pisani è stato l’artefice dell’assoluzione di Maradona dall’ingiusta accusa fiscale che per anni ha gravato sulla sua figura. Un successo legale che va oltre le aule di tribunale, diventando un gesto simbolico per Napoli e per tutti coloro che vedono in Maradona non solo un calciatore, ma un eroe che ha donato sogni e orgoglio al popolo partenopeo.

Grazie alla sua competenza, determinazione e al profondo legame con la figura di Diego, Pisani ha difeso non solo il mito del campione, ma anche l’onore di un’intera città.

Il tributo del Maraduno 2024

Il riconoscimento assegnato ad Angelo Pisani durante il Maraduno 2024 celebra non solo il successo legale che ha liberato Maradona da ogni ombra, ma anche il suo impegno nel preservare la memoria e la dignità di una figura che continua a ispirare generazioni.

“Grazie, Avvocato Pisani, per aver difeso un pezzo del cuore di Napoli. La tua passione e tenacia hanno reso la figura di Diego ancora più grande e libera da ingiustizie”, è il messaggio che accompagna il tributo.

Un momento emozionante per Napoli e i fan di Maradona

Il Premio Speciale a Pisani rappresenta uno dei momenti più significativi del Maraduno 2024, una giornata di festa, memoria e celebrazione del legame unico tra Diego e Napoli. L’evento sottolinea come la figura di Maradona sia molto più di un simbolo sportivo: è un patrimonio culturale e umano che Napoli custodisce con orgoglio.

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