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Braccio di ferro sulla manovra, Salvini continua a minacciare crisi e lo spread sale a 210

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La manovra che Matteo Salvini vuole sia “coraggiosa” da una parte. E dall’altra il rilancio dell’alter ego alla vicepresidenza del Consiglio, Luigi Di Maio: abbassare il cuneo fiscale. Il clima estivo non risparmia invece nuovi sviluppi nella sfida a colpi di rilanci sul fisco fra i due leader dei partiti al governo. Con Di Maio che ricorda che “non si puo’ stare al governo con l’atteggiamento da opposizione” e Salvini che rivendica “una manovra importante in cui tutti dovranno avere coraggio. Senno’ il coraggio lo chiediamo agli italiani”. La partita che probabilmente intende giocare la Lega – spingere sulla flat tax anche forzando nuovamente i paletti di Bruxelles quando fra settembre e ottobre i lavori sulla manovra entreranno nel vivo – la ribadisce il sottosegretario del Lavoro Claudio Durigon: “andiamo avanti con lo choc fiscale”, “in finanziaria introdurremo la flat tax”. Parole che rispondono alla prudenza del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che una settimana fa aveva aperto a una riforma del fisco graduale, nel rispetto dei vincoli di bilancio: tutt’altro – a meno che non spuntino risorse finanziarie sorprendenti – che uno “choc fiscale”. Salvini aveva subito avvertito “se il ministro dell’Economia del mio governo dice che di taglio delle tasse non se ne parla, o il problema sono io o e’ lui”. E in questa partita Di Maio utilizza il taglio del cuneo fiscale per mettere il proprio cappello sul provvedimento di semplificazione e graduale riduzione dell’imposizione fiscale cui si lavora al ministero dell’Economia. Con un affondo contro la flat tax, “le coperture restano un mistero”, salvo poi evocare l’abbattimento del bollo auto e l’abolizione del canone Rai”. Conti alla mano, ci si avvicina ai 50 miliardi per finanziare nel 2020 la sterilizzazione dell’aumento Iva (23 miliardi), la flat tax (10-15 miliardi) o il taglio del cuneo (quattro miliardi), il bollo auto (sei). I tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro su questo rebus, a partire dal riordino delle agevolazioni fiscali, dai tagli lineari di spesa, dal conteggio dei risparmi su reddito di cittadinanza e ‘quota 100′. Ma e’ un lavoro che appare titanico se Di Maio e Salvini tireranno dritto. Il ritrovato interventismo della Bce, pronta a riaprire il Qe a settembre, potrebbe tenere maggiormente a bada lo spread che nei mesi passati: oggi il differenziale ha chiuso a 203 dopo una fiammata a 210. Lo stesso Mario Draghi ha segnalato la necessita’, se continua l’avvitamento del manifatturiero in Germania e Italia, di uno stimolo di bilancio, segno che il clima europeo potrebbe cambiare di fronte alle bordate sui dazi di Donald Trump. Ma a mettere i bastoni ai due leader di partito e’ la stagnazione certificata ieri dall’Istat. Accoppiata a un tasso d’inflazione precipitato a 0,5%, la crescita zero rimette in discussione il percorso di riduzione del debito concordato poche settimane fa con Bruxelles, visto che Bankitalia certifica un rendimento medio ponderato dei titoli di Stato che e’ sceso, ma resta a 1,152%. Ben al di sopra della crescita reale, segno che alle lunghe, persino a politiche invariate (per non parlare di una manovra fatta gran parte in deficit), il debito puo’ solo continuare ad aumentare. E c’e’ l’appuntamento coi rating di Moody’s (il 6 settembre) e S&P (il 25 ottobre), che ha avvertito: rischio Grecia se il governo pensa a interventi senza coperture.

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Politica

Al via G7 agricoltura. Meloni, da export 70 miliardi

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L’agroalimentare è una “questione di popolo”. Per questo l’Expo DiviNazione 24 costruito intorno al G7 dell’Agricoltura a Siracusa, sulla suggestiva isola di Ortigia, è “un evento stupendo” e “l’iniziativa del ministro Lollobrigida è bella e intelligente” perchè ha trasformato un evento chiuso come il G7 in una manifestazione aperta ai cittadini. E se le cose quest’anno “andranno come noi crediamo le esportazioni di prodotti agroalimentari varranno fino a 70 miliardi di euro”.

La premier Giorgia Meloni arriva nella città siciliana, visita la Cattedrale, dove è in svolgimento un matrimonio, visita la cappella di Santa Lucia che contiene il simulacro della patrona, e riceve un libro per la figlia. Poi sul palco accanto al ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, davanti a un banchetto con prodotti made in Italy, loda l’iniziativa. Una vicinanza che ha il sapore di un endorsement pubblico dopo un periodo in cui si sono rincorse ipotesi di isolamento del ministro anche in seguito alla separazione da Arianna, sorella della premier.

Ipotesi che Lollobrigida, alla vigilia dell’Expo, aveva respinto al mittente in diverse interviste facendosi anche forza della presenza della premier e di 600 imprenditori che hanno creduto nell’iniziativa siracusana. Volti distesi e sorridenti e partecipazione da entrambi. Dopo il momento istituzionale, per la premier bagno di folla tra i 200 stand che animano l’Expo. Tanti i selfie, foto con le forze dell’ordine. Indossa poi un cappello della Guardia Costiera dinanzi a una motovedetta, e aiuta una signora a scattare un ricordo insieme insegnandole come fare. Un lungo percorso in cui c’è tempo per parlare anche dei 20 milioni stanziati per le “prime necessità” in seguito all’alluvione in Emilia Romagna. “Polemiche? Io lavoro”, risponde mentre stringe mani e sorride ai cittadini.

Tema, questo degli eventi estremi, che entra dirompente nei dibattiti di questa nove giorni di Ortigia. Serve cambiare strategia rispetto al passato, dice Lollobrigida ai cronisti, esprimendo solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione. Da una parte la siccità in Sicilia e dall’altra ancora una alluvione in Emilia Romagna. “Situazioni drammatiche a relativamente pochi chilometri di distanza, che devono prevedere da parte nostra una responsabilità maggiore rispetto al passato per realizzare infrastrutture e strategie di intervento”, afferma Lollobrigida.

“Bisogna prendere atto che non si tratta di emergenze ma di eventi ciclici dovuti alle accelerazioni del cambio climatico e vanno previste opere che mettano in condizione di diminuirne gli effetti”. E agricoltori e pescatori sono i primi ambientalisti per loro terra e mare sono beni preziosi, Dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’invito ad “affrontare queste calamità in chiave strutturale, organica e strategica”. Agricoltura, dice, come polmone dell’economia. Il contesto europeo sta migliorando, sottolinea Lollobrigida “perchè abbiamo convinto, con l’Italia protagonista, a cambiare rotta in Europa”, sottolinea Lollobrigida. “La presidente Meloni il 21 marzo è riuscita che i leader europei tornassero a parlare di agricoltura insieme alla crisi mediorientale e all’aggressione della Russia all’Ucraina”. Chiusura della prima giornata sotto la regia del coreografo Giuliano Peparini con una marcia a ritmo di danza e musica.

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Politica

Valentino Valentini: guidare innovazione tecnologica per sostenibilità

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“La rivoluzione digitale sta rimodellando il nostro mondo a un ritmo senza precedenti. Il rapido progresso della tecnologia offre immense opportunità, ma porta con sé anche la responsabilità di garantire che queste innovazioni sostengano la sostenibilità ambientale e una crescita equa. Per realizzare un futuro in cui la tecnologia sia una forza positiva, dobbiamo concentrarci sull’integrazione di soluzioni digitali con pratiche sostenibili e sulla promozione di collaborazioni che colmino le lacune e guidino il progresso, garantendo che nessuno venga lasciato indietro”. Lo afferma Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, oggi a New York per intervenire al “Summit of the future” nell’ambito dell’Assemblea generale dell’Onu. In questa ottica, Valentini ha spiegato il senso dell’AI Hub, progetto della Presidenza italiana del G7 in collaborazione con il Programma di sviluppo dell’Onu, rivolto in particolare all’Africa, nell’ambito del Piano Mattei.

Un progetto che ha richiesto un notevole lavoro preparatorio: “Abbiamo lavorato – spiega – con l’Unione africana, avuto il sostegno dei nostri partner del G7, ci siamo consultati con oltre 100 stakeholder, abbiamo collaborato con più di 300 startup di intelligenza artificiale in tutta l’Africa e abbiamo avviato 80 partenariati incentrati sulla digitalizzazione della lingua locale. Questo sforzo collaborativo garantisce che il futuro dell’intelligenza artificiale sia plasmato da voci, prospettive e idee innovative diverse. Il nostro approccio è incentrato su quattro pilastri fondamentali: dati, potenza di calcolo, talento ed ecosistemi abilitanti. Ci impegniamo ad approfondire le partnership con il settore privato e l’industria per rafforzare queste basi e ampliare le soluzioni di intelligenza artificiale che affrontano le sfide globali più urgenti. Che si tratti di trasformare l’energia, rivoluzionare l’agricoltura, migliorare l’assistenza sanitaria, gestire le risorse idriche o potenziare l’istruzione e le infrastrutture, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per affrontare questi problemi in modi che abbiamo solo iniziato a immaginare”.

L’iniziativa, conclude Valentini, “va oltre il trasferimento tecnologico: si tratta di co-creare soluzioni, imparare gli uni dagli altri e crescere insieme. Crediamo che l’Africa debba essere un vero partner nel plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale e ci impegniamo a garantire che questo viaggio sia un percorso di crescita reciproca e vantaggi condivisi”.

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Mafia: Dalla Chiesa, mio padre ucciso per favore a un politico

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Ucciso “per fare un favore a un politico”. Lo ha ribadito Rita Dalla Chiesa, ospite della trasmissione Rai Tango, parlando dell’uccisione del padre avvenuta a Palermo nel 1982. La parlamentare di Forza Italia lo aveva gia’ sostenuto in un post pubblicato lo scorso agosto sul suo profilo Facebook. E adesso torna a sostenerlo: “Ho sempre pensato che sia stato un omicidio politico”, ha spiegato davanti alla telecamera. Lei sui social ha scritto che “fu ucciso per fare un favore a qualcuno”, chi era? E’ stata quindi la domanda della giornalista. E Rita Dalla Chiesa ha replicato: “Era un politico” e “potrebbe anche essere passato il tempo per dirlo, ma c’e’ una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era comunque una persona che quando mio padre e’ andato a Palermo gli aveva detto ‘Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perche’ chi lo ha fatto e’ sempre tornato praticamente in una bara’”. La frase in questione negli anni e’ stata attribuita ad Andreotti, ma Dalla Chiesa durante l’intervista non ha fatto alcun nome.

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