Collegati con noi

Uncategorized

Bonaccini-Schlein per l’unità, ma non c’è aria di ticket

Pubblicato

del

Per Stefano Bonaccini ed Elly Schlein non è tempo di concessioni. Dopo le primarie non ci saranno spaccature e ognuno assicura lealtà e unità, ma un lavoro in coppia non sembra all’orizzonte. Un ticket alla direzione “non ha senso – ha detto Schlein – E’ finito il tempo del partito patriarcale che vede bene le donne nei ruoli di vice. Credo che il partito necessiti di una guida femminista, che apra il varco a donne e giovani. Io non ho offerto posti e non mi sono stati offerti”. L’ipotesi al momento è più di scuola che nei fatti. Anche Bonaccini non sembra dell’idea. Anche perché una papabile vice ce l’ha già: è la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che corre con lui in tandem per la guida del Pd. “Non pretendo che” Schlein “debba fare ciò che penso io o decido io, sarebbe sintomo di arroganza – ha detto Bonaccini – Se domenica sarà confermato il voto nei circoli chiederò a Elly di dare una mano e decideremo insieme quale sia il modo migliore. L’importante è rafforzare il Pd non dividerlo”. Non solo Schlein: Bonaccini apre anche a Gianni Cuperlo e a Paola De Micheli, usciti dalla corsa dopo il voto nei circoli. E offre collaborazione alla concorrente, nel caso vinca lei. Domenica ai gazebo andranno non solo gli iscritti, ma anche gli elettori che non abbiano la tessera.

Bonaccini e Schlein auspicano che siano almeno un milione. “Se tanti verranno a votare e vincerò avrò interesse a lavorare con tutti. Le forme e i modi si vedranno”, ha detto Schlein. Che, per ribaltare il voto nei circoli, punta sull’arma dell’affluenza. Perché fra gli iscritti è stato Bonaccini a prevalere. E lui non manca di sottolinearlo: “Ho vinto di 20 punti in 19 regioni su 20. Un giudizio è già stato espresso – ha detto – Nella maggioranza delle città ho vinto io, ha prevalso Elly di poco a Milano e Roma. Se il Pd deve uscire dalla ztl sono contento di aver vinto nelle periferie”.

Un sondaggio mandato in onda da “Porta a Porta” e realizzato da Euromedia Research dà il 48.2% per Bonaccini e il 13.5% a Schlein. Ma sono numeri che pesano il giusto. Saranno le primarie a sancire chi guiderà il Nazareno dopo Enrico Letta. E i pochi giorni che mancano possono essere decisivi. Nella squadra di Schlein c’è fiducia sulla possibilità che le primarie possano riservare sorprese. E con l’avvicinarsi del momento della verità i toni diventano meno diplomatici. Bonaccini ha fatto nomi e cognomi dei dirigenti Pd che appoggiano Schlein, per criticare le mosse del partito in questi anni. “Orlando, Franceschini, Zingaretti, Bettini e Boccia – ha detto – Sono tutti amici, hanno avuto responsabilità di guida del Pd, sanno che se divento segretario cambiamo davvero. In questi anni, ad ogni sconfitta non c’è stato il ricambio che ci sarebbe dovuto essere”. Un attacco che Schlein ha sempre respinto con forza: “Sono l’unica delle candidature che non ha fatto parte in questi 10 anni del gruppo dirigente di questo partito e quindi che può assicurare un cambiamento reale”, ha detto più volte, ricordando implicitamente che Bonaccini ebbe un ruolo nella segreteria Renzi.

Advertisement

Uncategorized

Mafia e estorsioni, tra gli arrestati anche ex senatore Papania

Pubblicato

del

Tra gli arrestati c’è l’ex senatore del Pd Antonino Papania, 75 anni, fondatore del movimento politico “Via”, accusato di scambio elettorale politico-mafioso. E’ stato arrestato anche l’ex vice sindaco di Alcamo, Pasquale Perricone 69 anni ritenuto l’intermediario fra Papania e il clan mafioso di Alcamo. Tra gli indagati Gregorio Savio Ascari, 54 anni, Giorgio Benenati, 55 anni, Francesco Coppola, 64 anni, Giosuè Di Gregorio, 54 anni, Salvatore Li Bassi 66 anni, Antonino Minio, 53 anni, Giuseppe Pipitone, 61 anni, Giuseppe Schiacchitano, 49 anni.

Continua a leggere

Uncategorized

Criminalità in Italia: Milano e Roma ai vertici, Napoli tra le metropoli più sicure

Pubblicato

del

I reati denunciati in Italia tornano a salire nel 2023, segnando il primo aumento dal 2013. Dopo la brusca frenata dovuta alla pandemia, il volume dei reati ha recuperato i livelli pre-Covid, superando per la prima volta le cifre del 2019. Secondo i dati forniti in esclusiva al Sole 24 Ore dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, i reati “emersi” nel 2023 sono stati 2,34 milioni, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente e dell’1,7% rispetto al 2019.

La crescita non indica necessariamente una recrudescenza della criminalità, come sottolineato dagli esperti: le oscillazioni su base annua devono essere monitorate, e i dati provvisori del primo semestre del 2024 mostrano già una lieve flessione (-1,1%). Tuttavia, il trend in aumento di reati violenti e truffe informatiche richiede particolare attenzione.

Napoli tra le città più sicure

Dall’analisi del Sole 24 Ore sull’Indice della criminalità, che considera i reati denunciati ogni 100mila abitanti, emerge un quadro interessante sulle principali città italiane. Milano, Roma e Firenze guidano la classifica delle città più colpite dai reati, con Milano che registra il maggior numero di denunce per abitante, seguita da Roma e Firenze.

In controtendenza rispetto ad altre metropoli, Napoli si posiziona bene, risultando una delle grandi città italiane meno violente (12esima posizione). Con un’incidenza di 4.576 reati ogni 100mila abitanti, Napoli registra numeri inferiori rispetto a città come Torino, Bologna e Firenze. Questo risultato evidenzia come, nonostante la sua reputazione spesso associata a episodi di criminalità, Napoli sia riuscita a contenere i livelli di reati denunciati, mostrando una dinamica più positiva rispetto ad altre città del Centro-Nord.

Aumento dei reati informatici e violenti

A livello nazionale, il report evidenzia un aumento significativo dei reati informatici e delle frodi, che hanno sostituito in parte la criminalità predatoria su strada. Le truffe informatiche sono cresciute del 10,3% rispetto al 2022 e del 42% rispetto al pre-pandemia. Inoltre, i reati violenti, come rapine in pubblica via e percosse, hanno mostrato un incremento preoccupante, soprattutto nelle aree metropolitane.

La geografia della criminalità

L’indice della criminalità, aggiornato per il 2023, offre una mappatura delle province italiane in cui si concentrano maggiormente le denunce. Milano, con oltre 230mila denunce, guida la classifica, seguita da Roma con oltre 256mila denunce. Napoli, invece, si colloca in una posizione più bassa, confermandosi una città meno interessata da fenomeni di criminalità rispetto ad altre metropoli, sebbene il numero totale di reati denunciati (135.805) resti rilevante.

In conclusione, sebbene i reati in Italia siano tornati a salire, il trend complessivo non suggerisce una “nuova emergenza criminalità”. L’Italia rimane, in termini generali, un paese più sicuro rispetto al passato, con le città del Nord in cima alla classifica per numero di reati denunciati, mentre Napoli si distingue per una migliore gestione del fenomeno criminale nelle sue strade.

Continua a leggere

Uncategorized

Calcio: Conte, questa squadra non si sporcava tanto le mani, siamo in crescita

Pubblicato

del

“Questa è una squadra che negli anni non amava tanto sporcarsi le mani, dopo quello che è successo l’anno scorso lo switch sta proprio in questo tipo di situazioni, oltre alle qualità tecniche e all’organizzazione che mettiamo. La squadra oggi mi è piaciuta, ha fatto ottime cose, anche nella pressione siamo stati bravi. E’ una squadra sicuramente in crescita, però questo aspetto non è facile da impiantare da oggi al domani. Quando ho denunciato alcune cose (post ko con il Verona, ndr), siccome ho un gruppo di ragazzi per bene, loro hanno capito e stiamo lavorando sulla voglia e sulla cattiveria”.

Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte ai microfoni di Sky dopo il successo ottenuto in casa del Cagliari. “E’ un campo difficile, c’era vento ed era molto secco – ha aggiunto – Abbiamo iniziato molto bene, po’ c’è stata la questione dei fumogeni e dei botti che li ha un po’ facilitati perché ci ha spezzato il ritmo. Hanno usato palle lunghe e calci da fermo e ci hanno messo un po’ in difficoltà, poi a fine primo tempo abbiamo visto ciò che dovevamo fare meglio”. SPR NG01 azn 152038

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto