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Cronache

Blitz contro il caporalato, 57% delle aziende irregolari: la regola è lo sfruttamento dei lavoratori

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Blitz contro il caporalato nelle aziende agricole: in un giorno l’Inps, il comando dei carabinieri e l’Ispettorato del lavoro, nel quadro generale delle azioni adottate dal ministero del Lavoro finalizzate al contrasto delle forme di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, hanno ispezionato 109 aziende agricole in cinque province, scoprendo irregolarità in 62 di queste (il 56,9%). Nel complesso nelle imprese controllate nelle province di Mantova, Modena, Latina, Caserta e Foggia sono risultati irregolari 236 lavoratori su 505 controllati (il 46,7%), di cui 3 minorenni e 136 cittadini extracomunitari. Nell’operazione sono stati impiegate complessivamente 398 unità di cui 121 carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, 90 dell’Arma territoriale, 103 ispettori dell’Ispettorato Con le ispezioni sono stati scoperti 64 lavoratori completamente “in nero”, di cui 23 stranieri sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.

Sono stati comminati 27 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per un importo pari a 76.500 euro di cui 17 per lavoro “in nero”, 7 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e 3 per entrambe le ipotesi. Sono state poi decise ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 475.932 euro. Con riferimento alle attività di rilevanza penale, sono state deferite a vario titolo all’autorità giudiziaria 56 persone, di cui 3 per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, 46 per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, 6 per violazione delle disposizioni di cui al testo unico sull’immigrazione ed uno per furto di energia elettrica. Dopo la morte in provincia di Latina di Satnam Singh, cittadino indiano, molte aziende hanno deciso di regolarizzare i lavoratori in nero, spesso extracomunitari.

I controlli effettuati ha spiegato l’Inps, hanno evidenziato come nelle cinque province il 28% dei lavoratori controllati (143 su 505) sia stato assunto dopo quella morte con contratti di lavoro stagionale, dalla fine di giugno con termine il 31 agosto 2024. Nella provincia di Latina queste assunzioni hanno riguardato 73 lavoratori sui 130 controllati (56%). Si è intanto tenuto il sopralluogo di una delegazione della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari in due aziende agricole di Borgo Santa Maria, nel territorio di Latina. Presenti, oltre al presidente Jacopo Morrone, i parlamentari Carmela Auriemma (M5s), Gianni Lampis (Fdi) e Marco Simiani (Pd-Idp), diverse autorità locali, alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine e, infine, il sindaco di Latina Matilde Celentano. “L’iniziativa della commissione parlamentare di recarsi a Latina, dopo il caso della morte del bracciante agricolo Satnam Singh, è meritevole, perché accende un faro sul caporalato – le parole della prima cittadina.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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