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Bitcoin e riciclaggio internazionale: l’ex uomo d’affari Michele Scognamiglio svela i retroscena

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Una notizia che sta facendo scalpore è l’inchiesta su un presunto sistema di riciclaggio internazionale gestito da Michele Scognamiglio, ex uomo d’affari, il cui coinvolgimento sta destando preoccupazione tra oltre seimila investitori. L’indagine riguarda un ufficio d’affari privato a Portici, sequestrato tre mesi fa dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura di Napoli.

Le rivelazioni di Scognamiglio agli inquirenti stanno portando alla luce dettagli inquietanti su un sistema di riciclaggio che utilizzava bitcoin per spostare denaro all’estero. Questo sistema coinvolgeva stanze blindate, caveaux e schermature anti-intercettazioni in via de Lauzieres a Portici, dove sono transitati milioni di euro, finiti in una banca di Vilnius, in Lituania, attraverso un processo di smaterializzazione del denaro.

Il sistema

L’inchiesta condotta dai pm Maria Sofia Cozza, Claudio Onorati e Vincenzo Piscitelli, sotto il coordinamento dell’aggiunto Alessandro Milita, ha portato all’arresto di Scognamiglio e dei suoi presunti collaboratori. L’operazione ha rivelato un presunto laboratorio elettronico di spionaggio e controspionaggio, che avrebbe ingoiato i risparmi di centinaia di clienti risparmiatori napoletani e campani. Gli inquirenti stanno indagando su un totale di 6.127 clienti, tra persone fisiche e aziende, che avrebbero consegnato soldi di origine sospetta a Trustcom Financial Uab.

Il sequestro

Il blitz del 27 febbraio scorso ha portato al sequestro di beni per un valore di 25 milioni di euro, inclusi 15 immobili a Vilnius, quattro a Riga, una villa ad Ercolano con piscina e campo di calcio, un immobile a Portici, uno a Como e uno yacht. Il procuratore Gratteri ha dichiarato che l’operazione ha bloccato flussi finanziari per 2 miliardi e 600 milioni di euro.

Le conseguenze

La vicenda ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra artigiani, commercianti, imprenditori, medici e professionisti coinvolti, ora in ansia per le possibili implicazioni delle rivelazioni di Scognamiglio. Il caso mette in luce le complesse dinamiche del riciclaggio internazionale e la necessità di vigilare attentamente su operazioni finanziarie sospette.

Per gli indagati in questa inchiesta vale il principio di presunzione di innocenza.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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