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Cronache

Bimbo nato morto dopo parto casa, chiesta sospensione ostetriche 

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“Sospendere cautelarmente quelle due ostetriche dall’esercitare la professione”: lo chiede la denuncia querela per omicidio colposo, lesioni colpose e falso ideologico in atto pubblico, presentata dall’avvocato Piero Venturi del Foro di Rimini a difesa dei genitori del piccolo, nato morto all’Ospedale di Rimini lo scorso 5 novembre. Le due ostetriche, una 45enne di Faenza e una 27enne di Rimini, di cui ora i genitori del piccolo chiedono la sospensione sono professioniste private, specializzate nel far nascere i bambini in casa e già indagate dalla Procura di Rimini. Per la difesa dei genitori, questo è un caso classico di “violenza ostetrica” perpetrata a domicilio dalle due professioniste anche già interrogate dalla Procura e difese dagli avvocati Martina Montanari e Chiara Baiocchi. La vicenda del piccolo Alessandro e della madre era iniziata nella più pacifica delle normalità. Gravidanza certificata nella norma, anche se il bimbo era di oltre 4 chili e mezzo, nulla osta rilasciato dall’Ausl per il parto in casa, salute della puerpera e del feto nella norma. Le complicazioni erano sorte quando la mamma era entrata in travaglio e nonostante tutto Alessandro non riusciva a nascere. Le docce e i bagni in acqua, gli infiniti esercizi di squat, i saliscendi di scale consigliati dalle due ostetriche non avevano dato risultati. Per oltre 30 ore la donna era stata tenuta a casa nonostante il marito in tempo utile avesse chiesto il ricovero in ospedale. Secondo la denuncia dei due genitori sarebbe stato proprio il procrastinare delle due ostetriche, la principale causa del decesso del feto bloccato nel condotto uterino e sopraggiunto per soffocamento. Le due ostetriche inoltre non avrebbero neanche chiamato l’ambulanza, una volta deciso il ricovero per facilitare il trasferimento della partoriente. Infatti è solo all’alba del 5 novembre, dopo quasi due giorni di travaglio, che la donna arriva in ospedale, a bordo della propria auto. Ma ormai era troppo tardi. “Ho il timore che intorno a questa vicenda – ha detto l’avvocato Venturi – si scontrino due filosofie. Da una parte il mondo della medicina tradizionale e dall’altra il mondo impalpabile della medicina cosiddetta alternativa. Scontro che certamente si è acuito dopo la pandemia”. 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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