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Cronache

Bimbo di 4 mesi muore per emorragia cerebrale dopo caduta

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Un bimbo di soli quattro mesi, Jad, è morto nel Policlinico di Messina mentre veniva sottoposto a un delicato intervento chirurgico, dopo una emorragia cerebrale che sarebbe stata provocata da una banale caduta avvenuta nell’abitazione dei genitori a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. I coniugi, una coppia di origine tunisina da diversi anni residente in Sicilia, per due volte avevano portato il figlio al Pronto Soccorso dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo. Il bambino era stato infatti inizialmente dimesso perchè i sanitari non avrebbero riscontrato nulla di preoccupante.

La tragedia risale alla notte di venerdì: il bimbo è tra le braccia di un familiare, quando all’improvviso scivola battendo violentemente la testa per terra. I genitori, preoccupati per le possibili conseguenze, si presentano al Pronto soccorso dell’ospedale ma i medici, dopo avere visitato il piccolo, li rassicurano spiegando che non è necessario il ricovero in osservazione. Una volta tornati a casa notano però che il figlio sta male e che le sue condizioni si stanno aggravando. Corrono nuovamente in ospedale, dove i sanitari decidono questa volta il trasferimento d’urgenza nel Policlinico di Messina per ulteriori accertamenti diagnostici con una risonanza magnetica che evidenzia subito una vasta emorragia cerebrale. Il bimbo viene subito portato in sala operatoria nel tentativo disperato di bloccare la perdita di sangue, ma muore nonostante gli sforzi dei medici. Davanti al reparto lo strazio dei familiari del piccolo Jad, che oltre ai genitori lascia un fratello più grande. Una famiglia ben integrata, che fa parte della comunità tunisina che lavora nei paesi della fascia tirrenica del messinese.

Il sostituto della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto Emanuela Scali ha aperto un’indagine sul decesso del bambino. Non ci sono al momento persone iscritte nel registro degli indagati. Il magistrato nelle prossime ore deciderà se far effettuare l’autopsia o restituire il corpo del bimbo alla famiglia senza eseguire l’esame autoptico. I genitori sono stati sentiti come persone informate sui fatti. I carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto e quelli di Messina hanno anche acquisito le cartelle cliniche che riguardano il ricovero del bimbo prima al “Fogliani” e poi al Policlinico di Messina e hanno sentito come testimoni i medici e i familiari. Gli investigatori stanno valutando in particolare la posizione dei sanitari dell’ospedale di Milazzo che in un primo tempo avevano dimesso il piccolo. Al momento sembrerebbero escludere ritardi determinanti nei soccorsi. Parole di solidarietà alla famiglia del bimbo sono giunte dal Movimento Città Aperta di Barcellona Pozzo di Gotto che ha garantito il massimo appoggio e sostegno affinché si possa fare chiarezza sulla vicenda e su eventuali responsabilità.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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