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Cronache

‘Benvenuto neonato’, dal Comune di Giffoni Sei Casali bonus di mille euro per ogni bambino

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Mille euro per ogni neonato. E’ l’iniziativa decisa dal Comune di Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno, che presenterà l’iniziativa giovedì 19 settembre, alle ore 18, presso l’aula consiliare. In programma la cerimonia di consegna del bonus “Benvenuto, neonato”, una misura che prevede l’erogazione di un contributo economico una tantum ai bambini nati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2023, così come stabilito nella delibera di Consiglio comunale numero 48 del 19/12/2023. Incentivare la natalità e contribuire alle spese per ogni figlio nato o minore adottato: questo l’obiettivo dell’iniziativa fortemente voluta dal sindaco, Francesco Munno.Si tratta di una forma di saluto e augurio che il Comune di Giffoni Sei Casali rivolge ai nuovi nati. Ogni bambino riceverà 1000 euro.

“Il tema della natalità, – affermano il primo cittadino, Francesco Munno e l’assessore alle Politiche Sociali, Angelina Di Muro – è diventato cruciale, per cui è necessario e doveroso che ogni amministrazione intraprenda iniziative e intervenga con misure efficaci per una nuova primavera demografica. Questa Amministrazione si è dimostrata sensibile alla problematica e ha inteso favorire la genitorialità con l’adozione di misure che possano sostenere tutte le famiglie, anche quelle adottive. Certamente non sarà un bonus una tantum a risolvere il problema, non abbiamo tale pretesa, ma è importante che i nostri concittadini che affrontano la genitorialità sentano la vicinanza e il sostegno dell’Amministrazione in un momento così bello ma allo stesso tempo così impegnativo della loro vita”. L’incentivo alla natalità è stato confermato anche per le nascite del 2024.

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Auto investe 7 persone in Versilia, morte due ragazze

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Alla guida di una Mercedes ha travolto sette persone, causando la morte sul colpo di due ragazze tedesche, e mandando le altre tutte in ospedale. È il tragico bilancio dell’investimento avvenuto poco dopo le 19 in Versilia, a Lido di Camaiore (Lucca). All’ospedale è finita, per gli esami tossicologici, anche la conducente, una 44enne di origine brasiliana, come rende noto la Questura di Lucca: gli accertamenti sono condotti dalla polizia stradale. Teatro dell’incidente via Italica. Sempre secondo quanto spiegato al momento dalla Questura, l’auto avrebbe bucato due semafori rossi: al primo incrocio tra via Italica con via Roma ha travolto le due ragazze tedesche, sembra due turiste, classe 2005 e 2006.ù

Auto investe 7 persone in Versilia, morte due ragazze

Poi al secondo incrocio, con viale Colombo, gli altri pedoni: tra loro una sessantenne portata poi in codice rosso per un politrauma, con l’elisoccorso, all’ospedale Cisanello a Pisa. Smistate tra gli ospedale di Massa e al Versilia le altre persone investite. L’auto si è poi fermata dopo aver urtato due auto: la conducente è scesa dalla macchina fino all’arrivo della polizia stradale che l’ha portata in ospedale per gli esami tossicologici. Sul posto per i soccorsi sono intervenute numerose ambulanze e i vigili del fuoco oltre agli agenti della polizia stradale e anche la municipale di Camaiore.

Sul posto è accorso anche il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci. “E’ un episodio che ha sconvolto tutta la comunità, una cosa così non era mai accaduta – ha raccontato il primo cittadino in diretta tv all’emittente televisiva 50 Canale – un’auto a folle velocità su via Italica ha travolto ed ucciso due persone e ferite altre cinque, ha danneggiato una decina di auto in sosta e travolto tutto quello che ha trovato durante la sua corsa, anche dopo il secondo impatto. Noi ci siamo resi subito disponibili mettendo la nostra polizia municipale a disposizione della polizia del commissariato di Viareggio titolare delle indagini”.

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Cronache

Il ciclone Boris sull’Emilia-Romagna, paura a Modigliana

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‘Evitare tutti gli spostamenti’. L’Emilia-Romagna tiene il fiato sospeso di fronte alle impietose previsioni meteo, costellate di piogge, nubifragi e livelli d’acqua pari al doppio di quelli che si registrano in un mese intero. A Modigliana, in provincia di Forlì, “Il fiume è esploso”, ha detto in serata il sindaco, Jader Dardi, aggiungendo che la situazione rischia di essere “più grave” di quella del maggio 2023, quando il comune fu investito da numerose frane. Pioggia e frane anche sul versante toscano, nel Mugello, dove sono caduti 170 millimetri di pioggia nelle ultime 24 ore e dove, ha detto il presidente regionale Eugenio Giani, si aspetta un peggioramento delle piogge fino alal mezzanotte di oggi.

Domani le scuole resteranno chiuse in gran parte delle province dell’Emilia Romagna, mentre la governatrice facente funzione, Irene Priolo, invita le aziende a consentire, per quanto possibile, lo smart working. Il ministro Nello Musumeci ha firmato lo stato di mobilitazione per consentire un più capillare intervento della Protezione Civile nazionale nell’area, dove sono in arrivo le colonne mobili da altre regioni pronte a intervenire in caso di necessità. A preoccupare è anche la situazione delle Marche, dove i vari comuni – compreso quello di Ancona – hanno disposto la chiusura delle scuole, a fronte di allagamenti e frane registrate per l’intera giornata. La Puglia, invece, piange la scomparsa di un vigile del fuoco, morto dopo essere intervenuto ieri per aiutare alcuni automobilisti sorpresi da una bomba d’acqua nel Foggiano.

Il ciclone Boris, dunque, non accenna a placarsi e, anzi, si prepara a imperversare ancora per le prossime 48 ore con temporali, piogge e vento che interesseranno in particolare l’Alto Adriatico e il Tirreno meridionale. La mappa della perturbazione si colora di rosso e viola sull’Emilia-Romagna, dove sono attesi fino a oltre i 110 millimetri di pioggia. Già oggi l’allerta, inizialmente arancione, è stata innalzata a rossa, colore che sarà mantenuto fino alla mezzanotte di domani. Le piogge continue, stando al bollettino della Protezione Civile, potrebbero provocare frane, straripamenti e ruscellamenti. Per questo le scuole resteranno chiuse nelle quattro province interessate, vale a dire Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. L’università, invece, continuerà a mantenere le lezioni esclusivamente online. La Cgil chiede l’uscita anticipata dei lavoratori “anche ricorrendo agli ammortizzatori per eventi meteorologici eccezionali”.

In alcuni comuni, come Faenza e Castel Bolognese, sono cominciate le evacuazioni preventive per il rischio inondazione. Saranno costantemente monitorati i corsi d’acqua, ponti, sottoponti e i fiumi Senio, Montone, Lamone, Ronco e Savio. Secondo quanto riferito dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, c’è il rischio che alcuni corsi d’acqua possano superare la soglia massima di allerta, come già successo oggi in quattro occasioni. A Faenza sono stati posizionati blocchi di cemento attorno al torrente Marzeno per fermare l’acqua, mentre il sindaco ha firmato l’ordinanza di evacuazione dei piani terra di tutta l’area coinvolta. Nella Regione, intanto, cominciano ad arrivare i ‘rinforzi’ da Trentino Alto-Adige, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Il maltempo, poi, continuerà ad imperversare su gran parte dell’Italia, con Marche, Puglia e Toscana in ‘arancione’ e altre 12 regioni in ‘giallo’.

Aperto il Centro Operativo Regionale ma anche quello Comunale ad Ancona, dove sono in arrivo vigili del fuoco da Campania, Lombardia e Toscana. L’amministrazione regionale ha invitato i cittadini a “muoversi solo in caso di reale necessità”, mentre diversi comuni, compreso quelli di Ancona, Fermo, Senigallia e Civitanova Marche hanno disposto la chiusura delle scuole. Autostrade per l’Italia, invece, ha attivato già da ieri una task force sui tratti autostradali costieri di Emilia-Romagna e Marche, aumentando i presidi e l’assistenza all’utenza per far fronte agli eventuali disagi determinati dal maltempo. La zona più colpita dal ciclone è proprio l’Appennino dove peraltro risulta disperso un aereo biposto partito ieri mattina da Pavullo nel Frignano, nel Modenese.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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