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Cronache

Bancarotta fraudolenta, in manette imprenditore alimentare

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Finisce in manette un imprenditore del pescarese, operante nel settore del confezionamento di marmellate, con società e brand conosciuti a livello nazionale ed internazionale, sommersi da un vorticoso giro di carte false, con un crac a sei zeri. L’accusa è di bancarotta fraudolenta e reati fiscali, per cui sono scattati i sigilli ad un complesso di beni, tra cui conti correnti, macchinari, attrezzature e quote societarie, per un valore complessivo di oltre 5,5 milioni di euro. Le operazioni, disposte dell’Autorità Giudiziaria locale, sono iniziate alle prime luci dell’alba. I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno eseguito le misure cautelari, personali e reali, lungo la direttrice Abruzzo – Molise – Campania, con l’ausilio di militari e mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale del capoluogo adriatico.

Nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara, su coordinamento della competente Procura della Repubblica, sono stati analizzati centinaia di negozi giuridici, rapporti finanziari di varia natura e un’enorme mole di documentazione amministrativo-contabile acquisita a seguito di numerosi controlli incrociati. Secondo gli investigatori, l’amministratore di fatto avrebbe svuotato le società indebitate ed in liquidazione giudiziale dei beni aziendali, simulandone la cessione, con falsi contratti, ad una catena di partner produttivi, con sede nel chietino, nel molisano e nella circoscrizione partenopea, riconducibili allo stesso amministratore. I trasferimenti reiterati sarebbero avvenuti in assenza di corrispettivi, consentendo, tra l’altro, anche la prosecuzione dell’attività produttiva in capo ad una società non gravata da pendenze tributarie e amministrata formalmente dal fratello dell’imprenditore, finito anche lui tra gli indagati.

 

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Cronache

Spaccio di droga a San Nicola la Strada: arrestati quattro gambiani

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Le forze dell’ordine hanno messo a segno un colpo significativo contro lo spaccio di droga nella serata di ieri a San Nicola La Strada, alle porte di Caserta. I Carabinieri della locale stazione hanno arrestato quattro cittadini di nazionalità gambiana, tutti coinvolti in un sistema ben organizzato di spaccio di hashish e marijuana nei pressi della villetta comunale di Largo Rotonda.

Il blitz dei Carabinieri

L’operazione è scattata poco dopo le 22:00, con l’impiego di pattuglie e agenti in borghese, che hanno sorpreso i quattro mentre cedevano diverse dosi di sostanze stupefacenti a tre giovani del casertano. Il gruppo criminale aveva sviluppato un metodo preciso e sincronizzato, con due dei quattro arrestati impegnati nel ruolo di vedette, il cui compito era avvistare le forze dell’ordine e indirizzare gli acquirenti verso i pusher. Gli spacciatori, posizionati in punti strategici della villetta per garantire possibili vie di fuga, si occupavano della cessione delle droghe in cambio di denaro.

Arresti e sequestro

Grazie all’azione rapida e coordinata dei Carabinieri, i quattro gambiani, di età compresa tra i 26 e i 32 anni, sono stati fermati. Durante la perquisizione, sono state sequestrate oltre 20 dosi di hashish e 10 di marijuana, insieme a 145 euroin banconote di piccolo taglio, considerati il provento dell’attività illecita.

Tutti e quattro gli arrestati erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati di spaccio di stupefacenti e si trovavano illegalmente sul territorio nazionale. I giovani acquirenti, invece, sono stati segnalati alle autorità per le sanzioni amministrative previste dalla legge.

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14enne legato a clan emergente, capace di minacciare la madre

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E’ ritenuto elemento di spicco di un gruppo malavitoso emergente il 14enne accusato del tentato omicidio aggravato di un ventenne avvenuto nelle prime ore del 21 luglio scorso a Napoli. Una caratura criminale che l’ha spinto addirittura a minacciare la madre via WhatsApp ritenendola colpevole di averlo fatto arrestare. Emerge anche questo dalle indagini dei carabinieri e della Polizia di stato che nei giorni scorsi ha portato al fermo del ragazzo. Ieri il gip ha convalidato il fermo e disposto il trasferimento del ragazzo in una struttura per minorenni della città.

La madre del 14enne, lo scorso 25 agosto scorso, ne ha denunciato la scomparsa dopo che nei primi giorni dello stesso mese aveva preso le sue cose e fatto perdere le tracce. La donna (che risulta avere diversi precedenti) visibilmente preoccupata per la deriva criminale del figlio, aveva deciso di recarsi dalle forze dell’ordine. Il gruppo criminale di cui farebbe parte il 14enne ha la sua base nelle cosiddette “case nuove”, è inquadrato nel clan Contini ed è capeggiato da un 26enne a casa del quale il 14enne è stato rintracciato.

Tra il gruppo in questione e i rivali della zona Arenaccia-Buvero di Sant’Antonio Abate, facenti capo a un 54enne recentemente scarcerato, sarebbe inoltre in corso una faida combattuta a colpi di stese e ferimenti. Malgrado la giovanissima età, il 14enne e il 16enne ritenuto suo complice nel tentato omicidio del 20enne hanno sancito la loro fedeltà al gruppo criminale a cui sarebbero affiliati tatuandosi sulle mani le iniziali della famiglia malavitosa che lo guida.

Anche la vittima avrebbe fornito importanti indicazioni alla Squadra Mobile di Napoli, esattamente un mese dopo avere subìto l’agguato, indicando il nome di coloro che l’avevano gravemente ferito. Il ventenne disse agli investigatori di avere visto i killer in una foto postata su Tik-Tok (poi rimossa) e durante il riconoscimento fotografico in Questura ha indicato senza esitare il giovane che gli aveva sparato e il suo complice, entrati in azione quella notte in sella a uno scooter risultato rubato e con una pistola che finora non è stata trovata.

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Cronache

Spara a moglie e familiari, 3 morti e 4 feriti a Nuoro

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Un uomo ha compiuto una strage familiare, in due diverse abitazioni, questa mattina a Nuoro e poi si è tolto la vita. Il bilancio – secondo le primissime informazioni – è di tre morti e quattro feriti. A sparare sarebbe stato il capo famiglia che ha ucciso la moglie e la figlia e ferito altri due figli piccoli, più un vicino di casa. L’uomo sarebbe poi andato nell’abitazione della madre sparandole contro e ferendola gravemente alla testa. Sul posto le ambulanze del 118, Polizia e Carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. L’uomo, dopo la strage familiaresi è tolto la vita. Il bilancio di tre morti e quattro feriti purtroppo potrebbe aggravarsi.

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