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Cronache

Bambini maltrattati in un asilo nido: tre maestre indagate. Gli toglievano anche il cibo

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Li strattonavano, li mettevamo in punizione e gli toglievano il cibo: tre maestre di un asilo nido di Rodengo Saiano, in provincia cadi Brescia,  sono accusate di maltrattamenti nei confronti dei piccoli alunni. La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare con la quale il G.I.P. presso il Tribunale di Brescia ha disposto l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria. Le tre educatrici sono state filmate durante la giornata e intercettate per tre mesi.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile sono partite alla fine del 2018 su segnalazione di un genitore che aveva constatato alcune problematiche comportamentali nel figlio e dalle dichiarazioni di una ex dipendente che si era dimessa dalla struttura proprio dopo aver assistito ai comportamenti scorretti delle  sue colleghe.
Sulla base di questi elementi l’Autorità giudiziaria autorizzava dapprima l’installazione di telecamere e successivamente anche di servizi di intercettazioni ambientali, che permettevano di riscontrare quanto segnalato. In particolare, l’attività investigativa, durata circa tre mesi, si concentrava sulle tre educatrici che hanno posto in essere nel tempo reiterati comportamenti consistenti in parolacce, spintoni o punizioni come il mancato cambio del pannolino o la sottrazione del cibo ai bambini, che hanno portato ad ipotizzare carico delle stesse il reato di maltrattamenti aggravato.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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