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Cronache

Avellino, arresti domiciliari per l’ex sindaco Festa e Fabio Guerriero per accordi corruttivi

Nuovi elementi emersi nell’indagine sui presunti appalti pilotati aggravano la posizione dell’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e di Fabio Guerriero. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di plurime ipotesi di accordi corruttivi.

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Si aggrava la posizione dell’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, già detenuto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti pilotati. In data odierna, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e i finanzieri della Aliquota Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura.

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa e di Fabio Guerriero. Entrambi erano già stati coinvolti nelle precedenti attività investigative, ma nuovi elementi emersi nel corso delle indagini hanno portato alla necessità di ulteriori misure cautelari.

Le indagini hanno rivelato plurime ipotesi di accordi corruttivi, nei quali sarebbero coinvolti anche tre imprenditori destinatari della misura interdittiva del divieto a contrattare con la pubblica amministrazione. Le acquisizioni investigative hanno consentito di ritenere sussistente, sebbene allo stato delle indagini e fatti salvi ulteriori sviluppi processuali, un sistematico asservimento delle pubbliche funzioni agli interessi privati degli indagati.

L’articolata attività di indagine, svolta in sinergia dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Avellino e dai finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, ha lasciato emergere come una pluralità di appalti affidati dal Comune di Avellino tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quest’anno siano stati oggetto di patti corruttivi.

Le modalità di realizzazione degli accordi e la reiterazione dei rapporti corruttivi, osservati dagli investigatori nel loro frenetico svolgimento, hanno delineato un quadro indiziario ritenuto grave dal Giudice per le indagini preliminari. Questo quadro descrive un sistema di gestione degli appalti pubblici basato sulla vendita sistematica delle funzioni pubbliche e sul disprezzo delle regole amministrative.

Le indagini continuano per chiarire ulteriormente le dinamiche e le responsabilità coinvolte. La Procura e le forze dell’ordine lavorano senza sosta per assicurare che giustizia sia fatta in un caso che evidenzia gravi irregolarità nella gestione degli appalti pubblici e un sistematico abuso delle funzioni pubbliche per interessi privati.

Ovviamente si tratta di accuse della Procura e non di sentenza del Tribunale. Per gli odierni indagati vale la regola del principio di presunzione di innocenza.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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