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Cronache

Auto contro muro, donna muore carbonizzata dopo l’incidente

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Una donna di 40 anni di Palermo, Francesca Sicurella, è morta a bordo della sua Opel Mokka ed avrebbe perso il controllo del mezzo, per cause ancora in corso di accertamento, finendo contro un muro. L’impatto è stato particolarmente violento, al punto da innescare un incendio partito dall’impianto elettrico che in pochi minuti ha avvolto tutto il veicolo. La donna non ha avuto il tempo di uscire fuori dal mezzo, forse perché aveva perso i sensi in seguito all’incidente. Per questo motivo non ha avuto scampo ed è morta carbonizzata. E’ accaduto poco prima delle 3 in corso Bernardo Mattarella, in un tratto di strada tra Carini città e la borgata di Villagrazia. Sono intervenuti i carabinieri, vigili del fuoco e i sanitari del 118. Quando le squadre di soccorso sono arrivate, la donna era già deceduta.

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Cronache

Fusoliera e pavimento, sotto accusa il titanio leggero

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Materiale difforme per realizzare parti delle fusoliere e il supporto del pavimento dei passeggeri dei Boeing. E poi gli sversamenti, in alcuni terreni di Brindisi, dei derivanti dai processi chimici con cui sono state realizzate le componenti aereonautiche, e che sono risultati poi pericolosi. Sono questi alcuni degli elementi al centro dell’inchiesta della procura di Brindisi sulle forniture di parti “non conformi”, da due società locali alla Leonardo-Aerostrutture, destinate alla realizzazione dei settori 44 e 46 della fusoliera del Boeing 787 Dreamliner. Per le indagini la procura di Brindisi si è avvalsa anche della collaborazione, in qualità di parti offese, della Leonardo e della Boeing grazie alle quali è stato possibile individuare le componenti aeronautiche non conformi.

Hanno collaborato anche il dipartimento di giustizia americano e l’FBI, questi ultimi nella fase dell’esecuzione della rogatoria internazionale. Consulenze e perizie hanno fatto emergere la fornitura di componenti aeronautiche con titanio “commercialmente puro invece che nella pattuita lega di titanio TI 6AL” mettendo in pericolo “la sicurezza del trasporto per aria”, scrive nell’avviso di conclusione delle indagini il pubblico ministero della procura di Brindisi Giuseppe De Nozza, titolare del fascicolo. Sono sette gli indagati, tra manager e dipendenti delle due società coinvolte, accusati di una serie di reati che vanno dall’attentato alla sicurezza dei trasporti, all’inquinamento ambientale, alla frode in commercio. Leonardo è parte offesa e ha sporto querela il 7 dicembre del 2021.

E i primi ‘alert’ sarebbero partiti dal personale interno a una delle due società. Secondo l’accusa, gran parte dei reati sarebbero stati commessi da agosto 2016 fino a maggio 2021. I materiali venduti sarebbero stati difformi per “qualità e provenienza” rispetto a quelli che il gruppo Leonardo aveva richiesto e che erano previsti dalle specifiche tecniche. Sono seimila le componenti, su cui i magistrati hanno focalizzato l’attenzione, che sono serviti per la produzione delle fusoliere dei 787 con riferimento in particolare alle sezioni 44 e 46. Le consulenze disposte dalla Procura di Brindisi e svolte da tecnici specializzati nel settore aerospaziale hanno certificato la non conformità di almeno 4.829 componenti realizzate in titanio e di almeno 1.158 componenti di alluminio.

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Cronache

La pace dei Ferragnez, puntano a divorzio consensuale in attesa di risolvere altre noie giudiziarie serie

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I Ferragnez puntano a un addio pacifico separandosi in modo consensuale, con Chiara che pur di chiudere senza intavolare battaglie con Fedez, è disposta a tutto. C’è anche questo fronte che la ex coppia, un tempo tra le più gettonate sul web, deve affrontare oltre ai guai giudiziari in cui è rimasta impigliata lei e coinvolto lui. I loro avvocati, da quanto si sa, sono al lavoro per preparare l’atto da depositare quanto prima in Tribunale. Dove loro, se tutto va bene, mai compariranno perché tutto avverrà per via telematica: verranno fissati i termini per le note scritte con cui i legali conferiranno l’intento di lasciarsi e poi si provvederà a pronunciare la sentenza di divorzio. Sarà una cosa abbastanza rapida, in quanto è oramai assodato, salvo incidenti di percorso, che si tratterà di un addio consensuale.

L’influencer non ha più alcuna intenzione di “mercanteggiare” con il rapper: si accollerebbe le spese per il mantenimento dei figli che, ovviamente, terrà con sé e che lui potrà vedere a week-end alterni. Dunque la presunta discussione sull’assegno di mantenimento, se mai c’è davvero stata, è stata superata. L’importante per lei è chiudere la partita il prima possibile e, per entrambi, mettere al riparo i bambini in modo che non abbiano troppi contraccolpi. Anche perché ora, i due dovranno affrontare lo scoglio delle indagini: per lei quella per truffa aggravata chiusa ieri e per lui quella per rissa in cui ha fatto le spese il personal trainer dei vip Cristiano Iovino.

Tra circa un anno quindi calerà la parola fine su una relazione cominciata nel 2016, passata attraverso una proposta di matrimonio sul palco dell’Arena di Verona durante un concerto di lui, un matrimonio fastoso e due bambini, Leone e Vittoria. La loro sembrava una favola, postata passo a passo sui social, fino a quando, dopo alti e bassi e una crisi profonda, è arrivato l’addio.

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Diminuisce gap Sud-Nord, Bolzano perde primato del ‘BenVivere’

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Il Sud riduce il gap con Nord e Centro, mentre Bolzano perde il consolidato primato nella classifica a favore di Pordenone: è quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024. E’ il tema del numero speciale di ‘L’economia civile’, inserto di Avvenire, in uscita oggi e distribuito in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, a Firenze fino a domani.

Guardando alla classifica, dunque, Bolzano (nella foto in evidenza) perde per la prima volta in sei anni la prima posizione sul podio scendendo fino al decimo posto, a causa di una flessione nelle dimensioni della legalità e sicurezza, della demografia e famiglia, dell’ambiente cultura e turismo e dell’economia e inclusione. A scendere dal podio è anche Prato, che cala di 8 posizioni. Il primato dunque passa a Pordenone (+1 posizione rispetto al 2023), al secondo posto Siena (+4), terza Milano (+1). Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Trieste, quarta (+19); Rimini, settima (+23); Udine, ottava (+11); Parma, nona (+2). Ad uscirne, invece, sono le province di Bologna (-3), Prato (-8), Gorizia (-3) e Ancona (-11).

A completare la top 10 Firenze (stabile al quinto posto) e Trento in sesta posizione (+1). Tra le province che nel 2024 hanno registrato un netto incremento rispetto allo scorso anno, guadagnando più di 15 posizioni, rientrano Isernia (+37, in 39esima posizione), Novara (+28, in 21esima), Venezia (+26, in 17esima), Benevento (+24, in 77esima), Ferrara (+24, in 30esima), Rimini (+23, in settima), Belluno (+22, in 22esima), Trieste (+19, in quarta), Vercelli (+18, in 47esima) e Teramo (+15, in 35esima). Ai piedi della classifica si collocano alcune delle province del Sud: Crotone e Reggio Calabria occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto. Taranto perde due posizioni rispetto al 2023 e scende al terzultimo gradino. Nella Flop 10 anche Caltanissetta (+1), Foggia (+3), Catania (-3) e Napoli (+3). Nonostante questa evidenza, il Sud registra parallelamente l’aumento più rilevante del livello di BenVivere con Isernia +4,28 e Benevento +2,84, ottenendo un punteggio complessivo di +0,43 e riducendo quindi il gap con il Nord di 0,36 punti e con il Centro di 0,54 punti (il Nord registra risultati positivi pari a +0,07, mentre il Centro riporta una lieve flessione di -0,11).

Dal Rapporto in sintesi emerge che “a differenza dello scorso anno, il livello dei punteggi sia migliorato a livello di media totale fra le 107 province (+0,17%), così come fra le peggiori dieci (+0,23%), ma abbia subito una flessione, al contrario, fra le migliori dieci (-0,33%). In altri termini, c’è una situazione complessiva di maggiore ben-vivere, la seconda metà della classifica è più vicina alla prima, i secondi sono più vicini ai primi e gli ultimi ai penultimi”. Le dimensioni di BenVivere nelle quali si registrano, in media, i livelli più elevati sono Legalità e Sicurezza, Salute e Lavoro.

Le dimensioni che, al contrario, hanno in media i livelli più bassi sono Impegno Civile, Ambiente Cultura e Turismo, Accoglienza. Passando invece alla classifica 2024 della Generatività il podio, rispetto all’annualità passata, non varia: Bolzano, prima e stabile; Milano, seconda (+1); Trento, terza (-1). Tuttavia, tutte e tre le prime posizioni registrano una contrazione del livello di generatività. Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Gorizia, quarta (+33), Verona, settima (+8), Mantova, ottava (+6), Rimini, nona (+17). Ad uscirne, invece, sono Bologna (-18), Reggio Emilia (-25), Piacenza (-5) e Ragusa (-6). A completare la top 10 Pordenone (quinta, -1), Treviso (sesta, +2) e Cuneo (decima, -3). A contrario del BenVivere, per quanto riguarda la Generatività, si legge nel report, “complessivamente assistiamo a un peggioramento sia in termini di livello che di aumento delle diseguaglianze, tra i primi, tra gli ultimi e tra i primi e gli ultimi”.

A ogni modo, “la maggior parte delle province che registrano un miglioramento presentano una tendenza positiva (aumento) nel tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese (quasi il 70% delle province), nella riduzione dei Neet (in quasi l’88%), nella percentuale di imprese straniere (in aumento in oltre l’80%), nel tasso di nuzialità”. Le classifiche sono state redatte analizzando una serie di indicatori relativi a dimensioni quali accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona. Nello specifico invece, gli indicatori che definiscono il punteggio della Generatività sono tredici, tra cui rientrano la raccolta differenziata, il numero di startup innovative, il tasso di nuzialità e natalità, l’età media delle madri al parto, il numero medio di figli, i Neet, le imprese di stranieri, il ‘voto col portafoglio’.

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