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Atalanta passa a Verona, vittoria dal sapore di scudetto

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 Vittoria dal sapore di scudetto per l’Atalanta che al Bentegodi conquista la sesta vittoria consecutiva e anche la sesta di fila in trasferta. Sapore di scudetto perche’ col Verona la squadra di Gian Piero Gasperini fa sua una gara difficile, con caparbieta’, con forza e con un pizzico di buona sorte. Grande cuore e grande personalita’ per la squadra lombarda che si porta a casa un successo di prestigio e segna la prima sconfitta dell’era Tudor nello stadio amico. Il Verona esce comunque a testa alta, mostrandosi in grado di mettere alle corde uno squadrone come quello orobico. Alcune sorprese alla lettura delle formazioni. Tudor rinnova la fiducia a Lasagna con Barak dirottato in panchina, Gasperini lancia Miranchuk e Muriel, vanno in panchina Ilicic e Zapata. Partenza subito a ritmi alti con due squadre schierate a specchio con sfide individuali costanti. Nell’arco di un solo minuto il Verona ha due buone opportunita’.

Lazovic dalla sinistra in mezzo Ceccherini che controlla con uno stop di petto e serve Simeone: l’attaccante gialloblu’, spalle alla porta, si gira e tira trovando la risposta di Musso che para a terra. Gran ripartenza di Lasagna che serve un assist al bacio per Caprari. Tiro a giro, fuori di un soffio. Ma e’ decisamente il Verona a condurre le danze e passare in vantaggio. Determinante ancora una volta il Cholito. Gran movimento di Simeone che supera Musso in diagonale. L’argentino conferma il suo momento di ottima vena e porta a dodici il bottino personale stagionale di gol in campionato. Il vantaggio dei veneti rende il match ancora piu’ intenso e ricco di occasioni. Lasagna ha la palla buona per il bis, Musso dice di no, poi e’ Miranchuk a colpire il legno dopo un bell’invito di Pasalic. L’Atalanta insiste e pareggia. Muriel per Pezzella che attende l’inserimento di Miranchuk che da due passi castiga Montipo’. Nella ripresa Gasperini prova a vincerla con la panchina gettando nella mischia Zapata e Ilicic. La gara resta in equilibrio e l’Atalanta mette la freccia con un po’ di fortuna. Veloso da poco in tempo sbaglia in uscita, da lontano tenta la sorte il giovane olandese Koopmeiners, la palla e’ deviata da Magnani e spiazza Montipo’. Nell’assalto finale Simeone scheggia il palo alla sinistra di Musso, Ilicic sfiora il tris ma si trova davanti ad un grande Montipo’. Per il Verona e’ una sconfitta che brucia, per l’Atalanta un successo da record e che fissa obiettivi importanti.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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