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Assoluti di Nuoto a Riccione: Paltrinieri incanta, Panziera da record

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Gregorio Paltrinieri trionfa nei 1500 stile libero agli Assoluti di Riccione con la migliore prestazione mondiale stagionale, ma l’ultima giornata dei campionati primaverili regala anche il record italiano nei 200 dorso di Margherita Panziera e il pass iridato di Gwangju alla giovanissima Benedetta Pilato e a Nicolo’ Martinenghi. L’olimpionico si conferma fuoriclasse assoluto e tira fuori, ancora una volta, una prestazione da standing ovation nei 1500 sl, dominati col tempo di 14’38”34, quarta prestazione personale di sempre. “Non capita spesso di nuotare in 14’38 – commenta il 24enne di Carpi – Diciamo che i 1500 mi vengono sempre molto bene, sicuramente meglio degli 800. Volevo dare una risposta al tedesco Wellbrock (oro a Glasgow) che mi aveva sfidato sui social e cosi’ e’ stato. Sono contento perche’ vedo che il nuoto italiano e’ in ottima saluta: ci sono tanti giovani che stanno emergendo in tutti gli stili. Mi aspetta una stagione lunga, non solo in piscina anche in acque libere: impegni che mi stimolano molto”. Giornata da incorniciare anche per la Panziera che sta portando i 200 dorso in una dimensione mai vista in Italia. Gia’ vincente nei 100 (con primato di 58″92 giovedi’, l’azzurra rompe il muro dei 2’06 e vola in 2’05”72, record italiano che cancella il 2’06”18 stampato dalla veneta per l’oro europeo a Glasgow 2018 e miglior prestazione mondiale stagionale. “Oggi in tribuna c’erano le mie amiche d’infanzia: mi hanno portato fortuna – afferma la 23enne di Montebelluna – Dedico questo record a loro e alle mie societa’ che mi supportano sempre. Vado ai campionati del mondo con una consapevolezza diversa rispetto al passato: sicura di poter puntare in alto. Ieri non ero molto contenta dopo la finale dei 100, oggi sono felicissima”. Martina Carraro firma una strepitosa tripletta e, dopo aver vinto i 100 (con pass mondiale) e i 200, sale sul tetto anche nei 50 rana, cosi’ come Fabio Scozzoli che concede il bis e batte, dopo il successo nei 100, Nicolò Martinenghi, entrambi firmando un tempo sotto il limite coreano.

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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