Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, e’ stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta. Secondo quanto si apprende, la squadra ligure non e’ coinvolta nelle indagini.Ferrero e’ stato trasferito in carcere, mentre per altre 5 persone sono stati disposti i domiciliari. Insieme al presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, e’ stata arrestata e posta ai domiciliari anche la figlia del presidente della Sampdoria, Vanessa, cui viene contestato lo stesso reato di bancarotta di cui e’ accusato il padre. Tra gli arrestati, inoltre, c’e’ anche un nipote di Ferrero, Giorgio. Non si conosce, per il momento, l’identita’ degli altri tre arrestati coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Paola.
Quattro societa’, tutte dichiarate fallite tra il 2017 e il 2020. E’ questo l’oggetto dell’indagine dei magistrati della Procura di Paola culminata oggi con l’arresto di Massimo Ferrero, presidente dimissionario della Sampdoria, della figlia Vanessa, del nipote Giorgio e di altre tre persone, di cui due manager, la cui identita’ al momento non e’ stata resa nota. Sotto la lente degli inquirenti le sorti della Ellemme Spa, della Blu Cinematografica Srl, della Blu Line Sirl e della Maestrale Srl. Secondo l’impianto accusatorio gli indagati avrebbero, negli anni, proceduto a distruggere o sottrarre in tutto o in parte i libri e altre scritture contabili delle societa’” con lo scopo, scrive il gip di Paola, “di procurare a se’ o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori” e “in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari”. In totale sono 38 i capi di imputazione citati nell’ordinanza cautelare. In una delle contestazioni viene riportato anche un episodio del febbraio del 2014 e in particolare la denuncia di un “falso” furto di un’auto “un’Audi, all’interno della quale vi era custodita una borsa in pelle contenente, tra le altre, tutta la documentazione contabile” di una delle societa’ andata in bancarotta. Dall’ordinanza emerge anche che alcuni indagati, tra cui lo stesso ‘Viperetta’, hanno distratto il patrimonio della societa’ Blu Line cedendo a titolo gratuito e dunque senza alcun corrispettivo, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011, l’utilizzo di uno yacht a Ferrero “a fronte di costi sostenuti dalla Societa’ – scrive il gip – per il contratto di leasing, riportati in bilancio al 21 dicembre del 2008 pari a oltre 333 mila euro, al 31 dicembre del 2009 pari a oltre 670 mila euro e per gli esercizi relativi al 2010-2011” per complessivi 2,3 milioni di euro. Una delle societa’ coinvolte, la ‘Ellemme group Srl’, si sarebbe accollata, secondo gli inquirenti, complessivamente un debito di oltre un milione e 200mila euro che diverse societa’ del gruppo avevano verso Rai Cinema Spa, “rinunciando cosi’ ad incassare i crediti dalla stessa vantati nei confronti di Rai Cinema Spa senza richiedere alcuna controprestazione e senza pattuire interessi-corrispettivi”. Una mossa che, si legge nelle carte, “cagionava il dissesto della societa’ Ellemme Group srl’.” Tre sono i capi d’imputazione che ricostruiscono la vicenda. L’amministratore unico della ‘Ellemme’ risulta essere Vanessa Ferrero, ma il presidente della Sampdoria, dice la Procura, e’ l’amministratore di fatto. Lo stesso Ferrero, sempre secondo le indagini, risulta anche essere stato nel corso degli anni amministratore unico della ‘Global Media srl’, presidente del Cda di ‘Mediaport spa’ e amministratore unico di ‘Mediaport Cinemas Srl’, mentre la figlia e’ stata anche amministratore unico della ‘Ferrero Cinemas srl’. Per quanto riguarda il primo episodio, la Ellemme si sarebbe accollata un debito complessivo di 806mila euro che la Global Media srl, Mediaport Spa e Ferrero Cinemas avevano nei confronti di Rai Cinema; nel secondo capo di imputazione, il debito che finisce sulle spalle della Ellemme e’ di quasi 209mila euro (contratto da Mediaport srl e Mediaport Cinema) mentre nel terzo ammonta a oltre 239mila accumulati da Mediaport Cinema e Ferrero Cinemas. La figlia dell’ex numero uno della Samp, in particolare, e’ accusata di avere sottratto oltre 740mila dalle casse della societa’ per “procurare a se’ o ad altri un ingiusto profitto e recare pregiudizio ai creditori”. Dal gennaio del 2011 al dicembre del 2012, si legge nell’ordinanza, “con ripetuti prelevamenti dai conti correnti bancari nella disponibilita’ della Ellemme Group Srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l’importo di 740.520 euro”.