Lo ha sorpreso alle spalle e lo ha colpito ferocemente con una mazza da baseball, riducendolo in fin di vita, ma non ha saputo spiegare il perché. A 16 anni, vicino di casa dell’uomo, imprenditore di 60 anni residente in Brianza, si trova ora al Beccaria di Milano, dopo essere stato fermato dai carabinieri a seguito di una indagine lampo. Un altro minorenne che improvvisamente, e senza una spiegazione comprensibile, come per la strage di Paderno Dugnano, è esploso lasciando che la sua rabbia si sfogasse contro un vicino di casa, incrociato nel garage di una palazzina di Cesano Maderno (Monza), per poi lasciarlo privo di sensi a terra e fuggire via.
È accaduto martedì sera, dopo cena, quando l’uomo ha deciso di scendere in garage e si è trovato davanti un ragazzino che probabilmente conosceva di vista, i loro rapporti sono ora al vaglio degli inquirenti, che però lo ha aggredito brandendo una mazza e lo ha ripetutamente colpito, soprattutto alla testa, per poi abbandonare l’arma e fuggire via. Pochi minuti dopo una coppia che abita nello stesso palazzo è rientrata a casa in auto e una volta arrivata in garage ha trovato il 60enne a terra, privo di sensi, il volto coperto di sangue, e ha dato l’allarme. L’imprenditore è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza, dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in pericolo di vita, con numerosi traumi. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, unitamente alla squadra rilievi, i quali hanno repertato i segni lasciati dalla brutale aggressione e la mazza da baseball abbandonata, per poi seguire le tracce di sangue lasciate all’interno dello stesso condominio.
Forse sono stati proprio alcuni indicatori evidenti a spingere gli inquirenti a cercare l’aggressore all’interno dello stesso complesso residenziale, oltre ad alcune testimonianze di residenti nel palazzo, per poi arrivare ieri sera all’abitazione del 16enne. Nella sua stanza hanno scoperto gli abiti indossati il giorno precedente dal ragazzo, ancora sporchi di sangue, e alcuni spinelli. Prelevato dalla sua abitazione in esecuzione in stato di fermo, indiziato per tentato omicidio, il minore è stato portato al Beccaria di Milano. Oggi è stato ascoltato dai magistrati della Procura dei minori di Milano, ma a quanto emerso non sarebbe riuscito a spiegare il perché del suo gesto, mostrandosi molto confuso e manifestando una chiara difficoltà a esprimersi seppure, come confermato dalla stessa Procura, non vi siano documenti che accertino sue difficoltà di natura psicologica.
Le indagini sono ancora in corso e il ragazzino verrà certamente risentito, così come i suoi familiari e quelli del 60enne, che nel frattempo lotta per la vita nel suo letto di ospedale. “Scavare a fondo” è quanto gli inquirenti hanno detto di voler fare, per dare una spiegazione a un’aggressione apparentemente immotivata quanto brutale.