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Cronache

Appalti Pnrr: presto interrogatori, sindaco sospeso

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Non sono ancora concluse le indagini del fascicolo The Good Lobby che ieri ha portato all’arresto del sindaco di Ceccano Roberto Caligiore e di altri nove tra tecnici e dirigenti ipotizzando un giro di tangenti per pilotare gli appalti comunali finanziati con fondi Pnrr ed Ue. La Squadra Mobile di Frosinone ed il Servizio Centrale Operativo di Roma stanno lavorando su altri aspetti dell’attività comunale: agli indagati non è stato notificato alcun avviso di conclusione. I tredici destinatari dei provvedimenti firmati dal Gip Ida Logoluso verranno interrogati la settimana prossima, tra martedì e mercoledì.

“Il sindaco è sereno e ritiene di poter chiarire tutto già durante l’interrogatorio di garanzia, soprattutto gli aspetti legati ai pagamenti che la Procura Europea è convinta siano stati fatti per favorire alcune imprese” spiega il difensore Paolo D’Arpino. Nel corso del loro incontro, Roberto Caligiore ha assicurato di avere fatto tutto seguendo la procedura indicata dalle norme sul Pnrr e che ogni cosa è in regola. Nel pomeriggio il prefetto Ernesto Liguori gli ha notificato la sospensione dalla carica di sindaco e di Consigliere Provinciale di Frosinone per tutto il periodo degli arresti domiciliari.

Al suo posto entrerà a Palazzo Iacobucci il consigliere comunale di Frosinone Sergio Crescenzi, primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia alle scorse provinciali (e non Stefania Furtivo di Pofi, che lo è stata nella tornata precedente). L’amministrazione comunale di Ceccano oggi si è riunita ed ha deciso che andrà avanti. A tenere le redini sarà il vicesindaco Federica Aceto. Con una nota, gli amministratori di maggioranza si sono detti “profondamente basiti. Condividiamo il senso di smarrimento dei nostri cittadini e non possiamo che prendere, in modo netto e senza tentennamenti, le distanze da logiche amministrative mai appartenute ad alcuno di noi”. Non verranno rassegnate dimissioni in massa poiché il fascicolo non ha coinvolto né consiglieri né assessori. Ma il caso non è ancora chiuso.

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Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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