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Cronache

Appalti e tangenti tra Caserta e provincia, chiesti 14 arresti

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Vede 23 indagati su cui pende una richiesta di arresto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’indagine su appalti comunali truccati e dati a imprenditori in cambio di tangenti che sta scuotendo il Comune di Caserta e quello confinante di San Nicola la Strada. Lo rende noto Cronache di Caserta. Tra gli indagati figurano anche il dirigente comunale di Caserta Franco Biondi, il fratello Giulio, ex funzionario del comune di San Nicola la Strada, da un anno in pensione, altri tre dipendenti del comune di Caserta e altre tre di San Nicola. Si tratta della seconda indagine che giunge a pochi mesi da quella che lo giugno scorso portò in manette un assessore del Comune di Caserta e alcuni dirigenti comunali (Franco Biondi finì ai domiciliari, torno liberò ed è subito stato reintegrato in Comune) oltre a coinvolgere l’allora vicesindaco, tanto che il Ministero dell’Interno inviò nelle settimane seguenti una Commissione d’Accesso per verificare eventuali infiltrazioni camorristiche (tuttora al lavoro).

Il sindaco di Caserta, Carlo Marino (non indagato), fu costretto ad agosto ad azzerare la giunta e a nominarne una nuova. Nella nuova indagine, che concerne soprattutto il servizio di manutenzione del verde pubblico, compare dunque sempre il dirigente anziano del Comune di Caserta Franco Biondi che per l’accusa si sarebbe speso per far avere l’appalto per il verde nel 2020 ad un imprenditore indagato, ottenendo in cambio interventi gratis al giardino della sua casa a mare. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che si occupa della richiesta d’arresto avanzata dalla Procura guidata da Pierpaolo Bruni, ha convocato gli indagati per i prossimi giorni, affinchè rendano interrogatorio preventivo come previsto dalla legge Nordio; e dopo, in base all’esito degli esami, deciderà se disporre o meno gli arresti. Al momento i reati contestati a vario titolo agli indagati sono l’associazione a delinquere, la turbativa d’asta, il falso e la corruzione.

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Cronache

È morto a Bologna il giornalista Gianni Gherardi

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È morto, all’ospedale Maggiore di Bologna, dove era ricoverato, da tempo, Gianni Gherardi. Aveva 71 anni ed era stato a lungo, poligrafico e poi giornalista dell’ANSA. Si occupava, soprattutto, delle sue due principali passioni: la musica, in particolare il jazz e la pallacanestro, delle quali aveva una conoscenza enciclopedica. Ma la sua cultura e la sua ironia lo portavano ad interessarsi con curiosità a tutti gli aspetti del mondo che lo circondava. Passioni e interessi, da sempre coltivate, che lo avevano reso molto conosciuto e apprezzato in città, anche e soprattutto per le sue doti umane. Aveva collaborato anche con Repubblica, Guerin Sportivo e numerose riviste musicali. Era anche attivo nell’organizzazione di eventi culturali e concerti.

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Cronache

Vino francese ‘falso’ spacciato come pregiato, sei arresti

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Sei mandati di arresto europeo e 16 perquisizioni per associazione a delinquere finalizzata all’introduzione e commercio nello Stato con segnali falsi sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Torino in un’inchiesta che riguarda la contraffazione e la commercializzazione di bottiglie di Vino di altissimo pregio prodotte da note case vinicole francesi. Le perquisizioni riguardano Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna.

Il Vino era contraffatto ma era venduto a prezzo di mercato, fino anche a 15mila euro a bottiglia. I provvedimenti nascono da numerosi ordini di investigazione europei emessi dalla magistratura francese ed eseguiti dalle Procure di Torino e Milano. A capo dell’organizzazione un russo che aveva assoldato titolari di tipografie compiacenti per etichette e tappi contraffatti,.

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Cronache

Perquisizioni della Finanza negli uffici del consigliere regionale della Campania Luca Cascone

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La Guardia di Finanza, su delega della Procura di Salerno, ha eseguito perquisizioni negli uffici del consigliere regionale campano Luca Cascone, eletto nella circoscrizione di Salerno per la lista De Luca Presidente. Le indagini si concentrano su approfondimenti legati a vicende collegate, ma distinte, dall’inchiesta che ha coinvolto nelle scorse settimane Franco Alfieri, ex sindaco di Capaccio-Paestum e sospeso anche dalla carica di presidente della Provincia di Salerno.

Documenti acquisiti e indagini pregressa

Le fiamme gialle hanno avviato l’acquisizione di documenti negli uffici di Cascone per proseguire un’attività investigativa pregressa, che si estende anche agli uffici della Provincia di Salerno. Le indagini, pur separate, sono correlate al filone che ha visto Alfieri coinvolto in un caso giudiziario.

Dichiarazioni di Luca Cascone

Il consigliere regionale Luca Cascone ha commentato le perquisizioni con un post su Facebook, esprimendo fiducia nella magistratura e dichiarandosi disponibile a chiarire la propria posizione. “La migliore occasione non solo per spiegare nell’unica sede competente i miei comportamenti, ma anche per dimostrare il supporto fattivo spesso lontano dai riflettori”, ha affermato Cascone.

Nonostante l’attenzione mediatica, Cascone si è detto tranquillo: “Sono sereno, anzi serenissimo, io sono una persona perbene!”. Ha poi concluso con un pensiero rivolto alla sua famiglia, dichiarando di voler evitare ulteriori preoccupazioni.

Fiducia nella giustizia

Cascone ha ribadito la sua piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e nella magistratura, auspicando che le indagini si concludano rapidamente per chiarire ogni aspetto della vicenda.

 

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