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Annalisa nello spazio: la Nasa le intitola un asteroide

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Stagione stellare per Annalisa. Non solo musicalmente. La Nasa ha dedicato infatti un asteroide della fascia principale alla star della musica italiana: “È laureata in fisica ma ha lasciato il segno nel settore musicale”, si legge nella scheda del piccolo oggetto celeste “20014 Annalisa”, pubblicata sul sito dell’Agenzia americana. La cantante, che sta vivendo un momento di grande popolarità, sta ottenendo un grande successo in Spagna con il singolo Cuando cuando cuando. Recentemente ha anche pubblicato il singolo Storie brevi insieme a Tananai. L’asteroide intitolato alla cantante savonese è stato scoperto nel 1991 da Henry E. Holt. Sul sito dell’agenzia spaziale americana è possibile conoscere i dettagli tecnici e la posizione di 20014 Annalisa.

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Addio a Maria Rosaria Omaggio, attrice napoletana

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Maria Rosaria Omaggio, attrice e scrittrice di origini napoletane, è morta all’età di 67 anni. Diventata popolare giovanissima, aveva iniziato la sua carriera partecipando all’edizione 1973-74 di “Canzonissima” condotta da Pippo Baudo. Nel 1976 debuttò al cinema con i film “Roma a mano armata” e “Squadra antiscippo”, accanto a Maurizio Merli e Tomas Milian. Interpretò il ruolo di Oriana Fallaci nel film “Walesa – L’uomo della speranza” di Andrzej Wajda, presentato alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia, che le valse il premio Pasinetti.

Omaggio ha recitato in numerosi sceneggiati televisivi italiani come “Racconti fantastici”, “Caro maestro 2”, “Donne di mafia”, “La squadra” e “Don Matteo 5”. Nel suo curriculum vantava 50 piéce teatrali, 29 film e 18 fiction televisive. Negli ultimi anni si era dedicata alla spiritualità, studiando antropologia culturale e scrivendo numerosi libri. Inoltre, era diventata istruttrice di taiji quan dopo essersi diplomata con la cinese Li Rong Mei.

La bellezza straordinaria di Maria Rosaria Omaggio l’aveva resa un’icona per milioni di italiani, posando per “Playboy” e “Playmen”. Per la rivista fondata da Hugh Hefner fu protagonista di tre copertine nelle edizioni italiane del 1976, 1980 e 1982. Ricordava la sua esperienza dicendo: “Posavo per ‘Playboy’ nello studio del grande Angelo Frontoni e sapevo già che sarei entrata nell’immaginario collettivo”. La sua prima copertina, a 19 anni, la consacrò come oggetto del desiderio.

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Tornano i Cesaroni? Per Amendola “a novembre si torna sul set”, Mastronardi sostiene che “è un ciclo chiuso”

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Le voci di un reboot della serie che ha cambiato il genere family nella fiction italiana si rincorrevano da tempo. Ma ora è arrivata la conferma: “A novembre saremo sul set per girare I Cesaroni 7”, ha annunciato il protagonista, Claudio Amendola, sul palco del Bct, il festival del cinema e della televisione di Benevento.

A dieci anni dall’ultima stagione, si riprenderà dunque il filo del racconto della famiglia allargata tra le più care al pubblico televisivo: i nuovi episodi dovrebbero andare in onda – ha spiegato l’attore – entro il 2025. “In questi giorni stiamo completando la scrittura della sceneggiatura. Poi mi dedicherò al montaggio della fiction Il Patriarca 2 che ho da poco finito di girare. Dopodiché il primo set su cui tornerò a lavorare sarà quello dei Cesaroni”, ha aggiunto poi Amendola parlando con Tv Sorrisi e Canzoni, sottolineando l'”emozione, curiosità e felicità”, ma anche il “grande senso di responsabilità” con cui si prepara a un ritorno molto atteso dai fan.

In sei stagioni e 146 episodi targati Publispei e trasmessi su Canale 5 dal 2006 al 2014, I Cesaroni hanno visto come protagonisti Amendola nei panni di Giulio Cesaroni, vedovo, impegnato a crescere tre figli e a gestire con i due fratelli una bottiglieria nel cuore della Garbatella, a Roma; e Elena Sofia Ricci nel ruolo della sua ex Lucia Liguori, donna divorziata della borghesia milanese che cerca di ricostruirsi una vita con le due figlie.

Giulio e Lucia si ritrovano sotto lo stesso tetto: tra ironia e realismo, unioni e separazioni, si intrecciano in scena l’amore fraterno e quello genitoriale, i rapporti di coppia, le incomprensioni e gli inciampi della quotidianità, il confronto tra il modo di pensare genuino e a tratti perfino grezzo degli uomini e quello raffinato e colto delle donne, l’impegno nel sociale. Sullo sfondo, l’umanità divertita e dolente che passa nel bar. Nel cast anche Max Tortora, Antonello Fassari, Alessandra Mastronardi, Matteo Branciamore, Maurizio Mattioli.

Negli anni la serie è diventata un cult – nonostante i risultati meno brillanti della sesta stagione – tanto da essere riproposta con successo su Netflix e Prime Video. La sfida è ora riprendere in modo credibile il racconto e riunire almeno una parte del cast. Nell’ultima stagione Lucia (Elena Sofia Ricci) si era trasferita temporaneamente a New York per aiutare la figlia Eva (Alessandra Mastronardi) e per fare la nonna, tra Stefania (Elda Alvigini) e Ezio (Max Tortora) la rottura era ormai definitiva e anche Marco (Matteo Branciamore), il primo figlio di Giulio, era andato a vivere fuori. Intanto altre new entry si erano affacciate nel microcosmo della Garbatella.

Se Antonello Fassari (Cesare Cesaroni, fratello di Giulio) in un’intervista a Repubblica ha confermato di recente il suo rientro nella serie, Mastronardi ha parlato invece con il Corriere della Sera di ‘ciclo chiuso’. Ma una cosa è certa, come ha detto Amendola a Sorrisi: “I Cesaroni hanno ottenuto la fiducia del pubblico. Le persone si sono riviste in noi e hanno capito che eravamo reali, e leali, nel raccontarle. E poi aveva due ingredienti giusti: risate e sentimento. E state sicuri che torneranno”.

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Nino D’Angelo, al Maradona tornano gli anni ’80

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Nino D’Angelo corona il suo sogno e regala al pubblico dello stadio Maradona una serata all’insegna dei successi degli anni ’80. Un concerto per più di quarantamila fedelissimi del “caschetto biondo”, dell’eterno “ragazzo della curva B” che riempie per una sera le tribune e il prato dell’impianto di Fuorigrotta con Marco Mengoni ospite a sorpresa.

Lo show parte con il brano “Batticuore”, Nino è vestito di bianco al centro della passerella. Poi spazio al protagonista di tanti film “musicarelli”, come “Fotoromanzo”, ricordato sul ledwall dalla locandina dell’epoca. Non manca un omaggio alla squadra e al fuoriclasse del cuore. “Buonasera Napoli – dice D’Angelo – questo abbraccio mi appartiene da 50 anni. Eccomi nello stadio dei miei sogni, del mio grande amico Diego Armando Maradona ed è a lui che faccio questo omaggio”.

Parte “Campiò”, brano del 2021, una delle poche eccezioni “contemporanee” in una scaletta fatta quasi esclusivamente di grandi classici. Anche se il pubblico non è lo stesso che ha regalato tre sold out a Geolier lo scorso fine settimana, il concerto è al passo con i tempi, l’intelligenza artificiale regala un inedito battibecco tra il Nino di oggi e il Nino di ieri, che appare sullo schermo e che richiama l’epoca dei matrimoni e dei primi passi dell’artista.

Anche i ballerini indossano gli abiti di scena dei film e il caschetto, così come le ballerine, vestite come le fidanzate del Nino rubacuori dei film campioni di incasso. E così c’è spazio nello show anche per Roberta Olivieri che ha recitato con D’Angelo in sette pellicole del periodo d’oro, quello compreso tra il 1982 e il 1988. Si va avanti fino a sera tardi, il concerto veleggia accompagnato dall’entusiasmo dei fan sulle note degli evergreen.

La sanremese “Marì” è impreziosita dalla voce di Marco Mengoni. I bis, ovviamente, sono altri super classici per garantire al pubblico del Maradona gli ultimi amarcord. Ad accompagnare D’Angelo, la band con Federico Luongo e Domenico Langella alle chitarre, Davide Costagliola al basso, Carmine Tortora al pianoforte, Massimo Gargiulo al pianoforte e tastiere, Vincenzo Coppola alle tastiere, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Licastro al sax e la vocalist Milly Ascolese.

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