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Cronache

Anche cani molecolari per cercare Mattia e Brunella

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 Anche cani molecolari da Svizzera e San Marino con addestramenti particolari per trovare le persone in qualsiasi condizioni, alla ricerca di Mattia Luconi, 8 anni, e Brunella Chiu’, 56 anni, nella zona tra Castelleone di Suasa e Barbara /Ostra Vetere (Ancona). Da cinque giorni, vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino, carabinieri e guardia di finanza cercano incessantemente i due dispersi, dopo le esondazioni che hanno seminato devastazione e morti nel Senigalliese (Ancona) e danni in provincia di Pesaro, ma finora senza esito. I cani che fiutano ogni traccia, i sommozzatori che perlustrano tratti del fiume ‘puntati’ dagli animali, tonnellate di alberi e tronchi rimosse con mezzi meccanici, squadre di terra che lavorano a pettine su entrambe le sponde del Nevola, droni e l’elicottero che sorvola l’area. Ancora nessuna traccia dei dispersi ma le ricerche proseguono. Mattia, bimbo con problemi di autismo, era in auto con la madre Maria Silvia Mereu, farmacista di 42 anni, quando la piena del fiume ha iniziato ad allagare l’abitacolo: sono scesi per salvarsi ma l’acqua li ha travolti; la madre, era stata trovata viva nell’area di un’azienda agricola a Castelleone e ora e’ ricoverata a Senigallia, mentre Mattia e’ disperso. L’auto era finita nel fiume Nevola a Castelleone di Suasa sulla strada che collega Ripalta di Arcevia alla Corinaldese. A valle di quella zona si continua a setacciare palmo a palmo in particolare nei terreni dell’azienda agricola Patti Vanocci Lidia dov’e’ finita anche l’auto sul greto del fiume. I soccorritori avevano trovato qualche giorno fa lo zainetto di scuola di Mattia, che era in auto ma era stato trascinato dalla corrente per 8 chilometri; nella vettura c’erano anche le scarpe da tennis del bambino. Circostanze comunque non rilevanti per localizzare Mattia. Oggi i sub avevano ispezionato un’ansa del fiume ‘puntata’ dai cani; uno degli animali avrebbe persino voluto buttarsi in acqua. Dopo l’indicazione i sub, legati a una corda di sicurezza e utilizzando mezzi marinai avevano controllato la zona senza successo. Sull’altra sponda c’erano i famigliari di Mattia, il papa’ Tiziano, gli zii Alessandro e Caterina, che stanno passando giorni terribili nell’attesa di ritrovare il bambino. Via via che le ricerche non danno esiti, si spostano piu’ a valle. Si cerca anche Brunella, trascinata via dall’acqua del Nevola quella sera mentre, in compagnia della figlia Noemi Bartolucci 17 anni, poi trovata morta, e del figlio Simone, 23 anni che si e’ salvato aggrappandosi a una pianta, stava lasciando casa a seguito dell’emergenza esondazione. Anche la 56enne pero’ e’ ancora dispersa e per lei le ricerche sono in corso sul tratto di fiume tra il ponte ‘Mariani’ che divide Barbara da Ostra Vetere e la zona del Ponte del Burello. Intanto domani si svolgeranno i funerali di cinque vittime. Per quattro di loro la funzione si terra’ a Pianello di Ostra, al campo sportivo, alle 15; per un’altra persona deceduta invece a Trecastelli alle 16.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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