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Cronache

Allerta Etna, stop ai voli all’aeroporto di Catania

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L’Etna si illumina di notte e l’aeroporto di Catania si spegne di giorno, mettendo sotto stress il sistema trasporti e il settore turistico nell’isola, mentre ‘piove’ cenere sul capoluogo e diversi centri abitati della provincia. Effetti generati dal quarto parossismo in 19 giorni, dal 4 luglio scorso, del vulcano attivo più alto d’Europa dopo che al cratere Voragine, nella notte, una sempre più intensa attività stromboliana, alle 04:08, si è evoluta in una spettacolare fontana di lava, con l’emissione di una nube vulcanica alta otto chilometri, con delle colate che sono fuoriuscite dall’orlo occidentale della Bocca Nuova, e forti boati che si sono sentiti anche a Catania. La fase parossistica si è esaurita poco dopo le 10.15 e, contemporaneamente, l’Ingv ha abbassato il livello di allerta per il volo, il Vona, declassandolo da rosso ad arancione.

La nuova attività dell’Etna si concentra al cratere Voragine, silente da oltre tre anni, la precedente fase eruttiva con emissione di cenere risaliva del 3 aprile del 2021. Con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzione, secondo stime delle scorse settimane dell’Ingv di Catania, ha raggiunto quota 3.369 metri d’altezza superando il cratere di Sud-Est, che deteneva il record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri. Quello precedente, che resisteva dagli anni Settanta del secolo scorso, era del cratere di Nord-Est. La nube vulcanica, sospinta dal vento, si è poi trasformata in cenere che è ‘piovuta’ su Catania e provincia, con persone scese in strada con gli ombrelli o cappellini per proteggersi. Ma non si è potuto proteggere l’aeroporto di Catania che, dopo la chiusura di due spazi aerei, ha disposto la sospensione dei voli in partenza e in arrivo. Uno stop che ha creato un caos nei voli con cancellazione e dirottamenti, soprattutto su Palermo e Trapani, mettendo sotto stress lo scalo e creando forti disagi a chi aveva già prenotato per oggi.

Nello scalo Vincenzo Bellini affollate gli spazi per attesa e lunghe code ai banconi dei check-in alla ricerca di assistenza e di riprotezione. La Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, appena la fase parossistica si è conclusa ha attivato “le operazioni di bonifica per l’agibilità delle infrastrutture di volo” e degli “aerei contaminati”. Lo scalo è tornato operativo alle 18, ma solo per i voli in partenza. Poi dalle 20 spazio anche agli arrivi, ma con una restrizione di quattro movimenti ogni ora, mentre dalle 22 torna l’operatività al completo. I disagi per i passeggeri sono stati notevoli anche se legati a ‘cause naturali’. ItaliaRimborso ricorda che, “nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri”, è però previsto quelle “delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assisterlo”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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