Dopo liquidita’, costi e crollo dei consumi, anche l’usura e i tentativi illeciti della malavita di impadronirsi delle aziende emergono come ostacoli all’attivita’ delle imprese del commercio e della ristorazione durante l’emergenza Covid-19. Un 11% di imprese, secondo un’indagine di Confcommercio in collaborazione con Format research, indica nella criminalita’ “un ulteriore, pericoloso ostacolo” allo svolgimento della propria attivita’; in particolare, circa il 10% degli imprenditori, in questo periodo, “risulta esposto all’usura” o a tentativi di “appropriazione ‘anomala’” dell’azienda. E la percentuale cresce fino a quasi il 20% per quegli imprenditori che sono molto preoccupati per il verificarsi di questi fenomeni nel proprio quartiere o nella zona della propria attivita’. “La crisi economica ha una zona d’ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalita’. Le nostre imprese in difficolta’ denunciano sempre piu’ spesso usura, estorsioni e acquisizioni illecite”, afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolineando: “Abbiamo fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine e, insieme, e’ necessaria piu’ rapidita’ per far giungere i sostegni previsti dal decreto rilancio alle aziende e irrobustirli. Solo cosi’ si combatte la criminalita’ e si ricostruisce un’economia sana”. Dall’indagine emerge che, a fronte di una media del 9,8% di esposizione all’usura delle micro e piccole imprese del terziario di mercato in questo frangente storico, il 13,1% dei ristoratori e dei proprietari di bar dichiara di avere sentito personalmente notizie di pressioni usuraie su imprese del proprio settore e della propria zona. Analogamente all’usura, una frazione prossima al 10% degli imprenditori appare esposta a pressioni della criminalita’. Circa il 60% degli imprenditori esprime preoccupazione per questi fenomeni, soprattutto in un momento di gravissima crisi economica come quello attuale. E di questi, quasi 1 su 5 si dice molto preoccupato. Il 67,4% delle imprese intervistate giudica comunque “molto” o “abbastanza” efficace l’azione delle forze dell’ordine e della Magistratura, per contrastare l’azione della criminalita’ e il 66% del campione ritiene “molto” o “abbastanza” efficaci le diverse forme di collaborazione in atto tra autorita’ centrali e locali, forze dell’ordine e magistratura da una parte e associazioni di categoria degli imprenditori e altre forze della societa’ civile dall’altra sempre per contrastare l’azione della criminalita’ ai danni delle imprese. Fondamentale anche ricorrere subito alla denuncia per il 60% delle aziende intervistate. Pero’ ancora oggi quasi 1 impresa su 3, di fronte a questi fenomeni criminali, non sa cosa fare. Dall’indagine complessiva risulta che carenza di liquidita’ e calo dei consumi hanno rappresentato il principale ostacolo all’attivita’ di impresa durante l’emergenza, mettendo in difficolta’ il 60% delle imprese del commercio e della ristorazione; quasi il 30%, invece, tra burocrazia e le necessarie procedure di sanificazione, igienizzazione e altri protocolli di sicurezza, ha visto incrementare i costi.