É morta sotto gli occhi dei figli Mariagrazia Bedin, a soli 24 anni. E il più piccolo dei suoi tre bambini lotta per sopravvivere in un letto d’ospedale. Morta nell’incidente causato dal suo compagno, che era alla guida ubriaco e drogato. La tragedia si è consumata poco dopo l’una della scorsa notte a Fondi, in provincia di Latina. Nell’auto, una Volkswagen Golf, viaggiavano Mariagrazia, originaria di Sabaudia, il compagno e padre dei tre bambini Ali Hoxha, anche lui 24enne, di origini albanesi, sua sorella e il più piccolo dei tre figli, di appena sei mesi. L’uomo era alla guida, il bimbo era sul seggiolino installato sul sedile del passeggero, Mariagrazia e la cognata sul sedile posteriore.
Poco dietro alla Golf viaggiava un’altra auto, con a bordo i nonni e le altre due figlie della coppia. All’altezza di strada Sant’Anastasia, all’improvviso, Hoxha ha perso il controllo e l’auto è finita fuori strada, ribaltandosi. Immediato è stato l’intervento delle ambulanze del 118, arrivate sul posto insieme ai vigili del fuoco per estrarre i feriti dalle lamiere, e della polizia stradale di Formia, diretta dal comandante Walter D’Arpino. Purtroppo, però, per la giovane mamma non c’era già più nulla da fare. Ferito invece il suo bambino, per il quale i sanitari intervenuti hanno optato per il trasferimento in eliambulanza all’ospedale Bambino Gesù di Roma, fortunatamente in condizioni non così gravi come apparse in un primo momento.
Più preoccupanti, invece, quelle della sorella del conducente, trasferita in un ospedale di zona dove è stata ricoverata in gravi condizioni. E al pronto soccorso è stato portato anche il compagno di Mariagrazia, che è stato dimesso dopo esser stato medicato. In ospedale è però stato sottoposto, come da prassi, ai test tossicologici ed etilometrici. E il risultato è stato positivo: all’alcol e alle droghe. Così il 24enne è stato accompagnato dagli agenti della polizia stradale di Formia presso la propria abitazione, e sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dal magistrato di turno.
Sono stati gli uomini del comandante provinciale di Latina Francesco Berna Nasca ad occuparsi anche dei rilievi dell’incidente, utili a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Fino a quanto emerso finora il sinistro sarebbe stato del tutto autonomo, senza nessun altro veicolo coinvolto nella fuoriuscita del mezzo. La sua compagna è la quattordicesima vittima sulle strade della provincia di Latina solamente dall’inizio del mese di luglio, di cui tre ancora minorenni, una appena diciottenne e due giovani trentenni. In queste ore segnate dalla fine dell’estate e dai rientri dalle vacanze, numerosi sono stati gli incidenti anche mortali. Un ragazzo di 22 anni è uscito di strada ed ha perso la vita ad Occhiobello (Rovigo).
Nella notte era morto un motociclista a Cremona, 42 anni originario di Foggia, forse investito da un’auto. Un morto e un ferito anche sulla statale ionica, all’altezza di Massafra in Puglia. Un grave incidente stradale si è invece verificato nella tarda mattinata sull’autostrada A23, nel tratto tra Gemona e Carnia, in direzione Austria. Nell’incidente ventisei persone sono rimaste ferite; tre di loro in modo grave. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Udine e di Tolmezzo. I funzionari di polizia chiedono interventi immediati per evitar questa strage quotidiana: “L’ennesima morte sulle strade causata da alcool e droga, le azioni legali contro nostri colleghi e prefetti della repubblica sul tema degli autovelox impone una immediata presa di posizione con interventi normativi adeguati da parte del governo. Le tante emergenze nazionali ed internazionali stanno forse facendo dimenticare la quotidiana strage che avviene a causa di uno uso criminale dei mezzi che circolano sulle nostre strade”, sottolineano le forze dell’ordine.