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Cronache

Alex rischia infezioni, sarà monitorato con attenzione a casa. La soddisfazione del professor Locatelli e il plauso del ministro Giulia Grillo

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“Siamo soddisfatti del percorso trapiantologico del bambino, che al momento è stato perfetto” e “siamo felici per l’evoluzione di questa vicenda così complessa”. Lo afferma Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica dell’ospedale Bambino Gesu’ di Roma in merito al caso del piccolo Alessandro Maria Montresor, Alex, che ad un mese di distanza dal trapianto di staminali emopoietoiche da genitore e’ in buone condizioni di salute e verra’ dimesso dall’Ospedale nelle prossime ore. Si apre ora, sottolinea il Bambino Gesu’, “una nuova fase, che come in tutti questi casi prevede visite di controllo in Day Hospital con frequenza inizialmente settimanale e poi, via, via, sempre piu’ distanziata”.

“Nelle prossime settimane andrà monitorato accuratamente il completamento del processo di ricostituzione immunologica, cosi’ come – afferma Locatelli – il persistere di un attecchimento completo delle cellule paterne. I rischi ai quali i pazienti di questo tipo possono andare incontro dopo la dimissione sono principalmente legati allo sviluppo di complicanze infettive. Per questa ragione – spiega – il bambino verra’ strettamente controllato con periodiche visite presso il nostro reparto di Day Hospital”. “Doverosamente premessa questa nota di cautela – conclude Locatelli – non possiamo che essere, allo stato attuale, felici per l’evoluzione di questa vicenda cosi’ complessa”.

“Una bellissima notizia” ed “è stato un bellissimo esempio di come il nostro Servizio sanitario nazionale funzioni alla grande lavorando in sinergia”. Lo afferma su Facebook il ministro della Salute, Giulia Grillo (nella foto), commentando la notizia del buon esito del trapianto di midollo da genitore sul piccolo Alessandro Maria Montresor effettuato all’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma. “Ho seguito da vicino la questione e con i miei collaboratori – sottolinea Grillo – siamo stati in contatto costante con la famiglia, a cui va il mio piu’ sincero augurio”. “Sono orgogliosa e ringrazio tutti i donatori che si sono mobilitati per dare speranza ad Alex e a tutte le persone malate in attesa di un trapianto di midollo osseo, il Centro Nazionale Trapianti e le associazioni di volontariato, in particolare l’ADMO, per l’impegno nelle piazze italiane. Ovviamente – conclude – il ringraziamento piu’ importante va a tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che si sono impegnati per Alex. Complimenti all’ospedale Bambino Gesu’ e all’equipe del professore Locatelli che rappresentano un’eccellenza a livello mondiale”.

 

 

 

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Cronache

Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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