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Al Bambino Gesù curati oltre 100 casi di abusi ogni anno, l’80% subiti a casa

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Sono oltre 100 ogni anno i nuovi casi di abuso e maltrattamento di minori che arrivano all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con violenza, incuria o abuso di farmaci le forme più frequenti; oltre 3.000 i casi registrati nell’ultimo quindicennio. L’età media è di 12 anni. Oltre l’80% degli abusi è perpetrato all’interno della famiglia. È quanto riferito in occasione della Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni che si celebra oggi.

La violenza sui minori si declina in alcune specifiche forme che vanno dal maltrattamento fisico e psicologico alla ‘patologia delle cure’, la forma più frequente, abuso che passa dall’incuria all’eccesso di cura (come la somministrazione di farmaci non necessari); dalla violenza assistita (il minore assiste alla violenza su figure di riferimento come un genitore o un fratello/sorella), all’abuso sessuale. Dal 2009 l’Ospedale utilizza una procedura per la rilevazione degli abusi sui minori basata sull’analisi di una serie di indicatori. Questo strumento di screening viene applicato ai pazienti che accedono in Ospedale in qualsiasi regime assistenziale (pronto soccorso, ricovero ordinario o diurno, ambulatori).

In presenza di segni sospetti si attiva un percorso clinico ad hoc: il caso viene valutato da un team di specialisti che fa la diagnosi e definisce l’iter di cura più adeguato. I casi di sospetto abuso intercettati ogni anno in pronto soccorso sono in media 80. La gran parte dei pazienti per cui viene fatta una segnalazione per un abuso sospetto o accertato viene presa in carico dalla Neuropsichiatria in un day hospital dedicato alle vittime di violenza (percorso ‘Child Care’), dove possono confluire anche i minori vittime di un abuso segnalati da strutture esterne (altri ospedali, strutture territoriali, Autorità Giudiziaria).

Oltre il 50% dei pazienti seguiti nel day hospital arriva dal pronto soccorso. In oltre 40 anni di esperienza l’Ospedale ha registrato più di 5.000 casi, il 60% dei quali negli ultimi 15 anni; tra questi, anche alcuni bambini e ragazzi in fuga da zone di guerra: Ucraina, Siria, Africa. Tra 2008 e 2022 sono stati seguiti 3.200 piccoli abusati o maltrattati: oltre 200 all’anno (di cui circa 130 nuovi casi e 70 in follow up), con un trend sostanzialmente costante.

“I ragazzi che arrivano al nostro Servizio portano nella mente e nel cuore i segni della violenza – spiega Paola De Rose, neuropsichiatra referente del percorso “Child Care”; alcuni li esprimono chiudendosi e buttandosi giù, altri mettendo in atto comportamenti dirompenti, alcuni congelano le emozioni, altri le fanno esplodere. Tutti, però, hanno la possibilità e il diritto di cambiare la traiettoria a cui la vita fino a questo momento li ha esposti.

Ed è proprio il compito di noi adulti contribuire alla cura di queste ferite”. L’ospedale mette a disposizione anche l’Helpline Lucy 06 6859 2265, il servizio gratuito di assistenza e consulenza telefonica per famiglie e minori in difficoltà, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24. Un team di psicologi dell’Unità operativa di Neuropsichiatria del Bambino Gesù risponde alle richieste di aiuto che riguardano, in situazioni d’emergenza, la sofferenza psichica di bambini e adolescenti.

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Campi Flegrei, ennesima scossa di terremoto: magnitudo 2,4 con epicentro a Pisciarelli

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Un’altra scossa di terremoto ha colpito i Campi Flegrei questa mattina, precisamente alle ore 6:01. Il sisma, di magnitudo 2,4 della scala Richter, ha avuto come epicentro la località di Pisciarelli, situata tra Pozzuoli e le zone di Agnano, Pianura e Vomero di Napoli. Il terremoto si è verificato a una profondità di 2,6 km, in una delle aree più densamente urbanizzate della regione.

Fenomeno bradisismico e intensa attività sismica

La zona dei Campi Flegrei è nota per il fenomeno del bradisismo, un movimento del suolo caratterizzato da un sollevamento o abbassamento lento e costante. Negli ultimi mesi, l’attività tellurica è stata particolarmente intensa, con frequenti scosse e un progressivo sollevamento del suolo, che ha preoccupato i residenti e le autorità locali.

Il sisma di questa mattina è solo l’ultimo di una serie di scosse che continuano a manifestarsi nella zona flegrea, segnalando un’attività geologica in continuo movimento. Nonostante la magnitudo relativamente moderata, la scossa è stata avvertita distintamente in un’area molto urbanizzata, con numerose segnalazioni provenienti da Pozzuoli, Agnano, Pianura e dal quartiere Vomero di Napoli.

Un territorio sotto costante monitoraggio

L’Osservatorio Vesuviano, responsabile del monitoraggio dell’attività sismica nell’area, continua a tenere sotto stretta osservazione i movimenti del suolo e l’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Gli esperti sottolineano che l’intensificazione dei fenomeni sismici e del sollevamento del suolo rientra nella dinamica naturale del bradisismo, anche se la situazione rimane sotto costante attenzione.

La scossa di oggi, benché non abbia provocato danni significativi, si aggiunge a un quadro complesso e delicato, dove l’aumento dell’attività sismica solleva interrogativi sul futuro di quest’area vulcanica.

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Omicidio Thomas: in un video nonni imputato ‘creano alibi’

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Marito e moglie si mettevano d’accordo sulle cose da dire ai carabinieri se gli avessero domandato come era vestito il nipote nel giorno del delitto: non sapevano che una telecamera li registrava. Quel video realizzato nella caserma dei carabinieri di Frosinone – hanno deciso oggi i giudici della Corte d’Assise del capoluogo – entrerà nel processo per la morte di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri ucciso da un colpo di pistola alla testa esploso la sera del 30 gennaio 2023 da due persone arrivate in sella ad uno scooter nel centro storico di Alatri.

Per quel delitto sono sotto processo Roberto e Mattia Toson, padre e figlio, accusati di avere sparato sul gruppo di amici tra i quali era Thomas: intendevano vendicare le scazzottate avvenute nei giorni precedenti. Il video ammesso oggi al processo riprende la nonna di Mattia mentre attende di essere interrogata dai Carabinieri nei giorni successivi all’omicidio: per l’accusa hanno provato a creare un alibi al nipote.

La nonna paterna di Mattia, un’ex Cancelleria del Tribunale di Frosinone, suggeriva al marito di descrivere un abbigliamento diverso da quello che il nipote indossava la sera dell’omicidio. E poi – secondo i Carabinieri – la donna nel rispondere ad una domanda del marito ha mimato una pistola. La decisione è arrivata al termine dell’udienza di oggi, la settima, caratterizzata dalla deposizione del luogotenente Strusciuolo che ha riferito le varie fasi delle indagini ed i test condotti. Si torna in aula il prossimo 28 ottobre e la Corte, calendarizzato altre udienze, ha annunciato che la sentenza non arriverà prima di gennaio 2025.

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Geolier chiude il Red Bull 64 Bars Live a Scampia: l’addio alle Vele e un messaggio di speranza

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Scampia ha vissuto una serata memorabile con il Red Bull 64 Bars Live, un evento che ha portato alla ribalta la scena hip hop napoletana e nazionale. In una piazza simbolica come piazza Ciro Esposito, con le Vele di Scampia sullo sfondo, l’immaginario storico della cultura rap locale ha dato il suo addio alle strutture ormai destinate alla demolizione.

Geolier: “Questo posto è come mia madre”

Il rapper Geolier, al secolo Emmanuele Palumbo, è stato il protagonista assoluto della serata. Originario del rione Gescal, Geolier ha voluto rendere omaggio al suo quartiere e alla gente di Scampia con parole forti e toccanti. “Questo posto è come se fosse mia madre”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza simbolica delle Vele per la comunità.

L’importanza della scena rap napoletana

L’evento ha visto esibirsi i principali nomi del rap italiano, tra cui il veterano Guè, il brillante Kid Yugi, il crudissimo Massimo Pericolo, e il disinvolto Tony Effe. Una sorpresa per il pubblico è stata Rose Villain, che ha portato una ventata di freschezza all’evento con la sua presenza non annunciata.

Un messaggio di speranza e riscatto

Geolier ha parlato della necessità di riscatto per le periferie, non solo di Napoli ma di tutto il mondo. Ha sottolineato come la musica possa rappresentare una via d’uscita dal degrado e dalla marginalità: “La musica può curare, può dare una speranza, può creare un futuro”. Un futuro che il rapper vede anche nel successo sportivo, con un riferimento al recente 3 a 1 del Napoli contro il Como e al desiderio di conquista dello scudetto, non solo nel calcio, ma anche nella vita quotidiana.

L’eredità delle Vele di Scampia

Con la demolizione imminente delle Vele di Scampia, il Red Bull 64 Bars Live potrebbe dover ripensare la sua location e la sua formula. Le Vele hanno rappresentato per anni un simbolo sia di degrado che di rinascita, e con la loro scomparsa, si chiude un capitolo importante per la scena hip hop napoletana.

Il futuro del rap napoletano e delle periferie

Geolier ha chiuso l’evento con un messaggio rivolto ai giovani delle periferie, esortandoli a non abbandonare i propri sogni e a lottare per un futuro migliore. “Non c’è bisogno di fuggire, si possono migliorare le cose qui”, ha affermato, parlando direttamente a chi vive nelle zone più difficili della città.

 

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