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Acerra, rubano cane a bimba disabile: papà lancia appello “se avete un cuore restituiteci Maui”

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Un furto in appartamento si trasforma in dramma per una ragazzina disabile di Acerra, alla quale i ladri hanno portato via l’amico di una vita, uno spitz tedesco che le teneva compagnia da quando aveva tre anni. Un amico fedele, Maui, al quale la ragazzina, ora 12enne, era molto legata. Ed ora è disperata, ed il papà Rosario, preoccupato per lo stato d’angoscia della figlia, ha lanciato un appello ai ladri, chiedendo loro di restituire il cane e tenersi il resto della refurtiva, oggetti e gioielli per un valore di diverse decine di migliaia di euro.

Un appello condiviso da centinaia di persone in poche ore, anche dal primo cittadino Tito d’Errico, che spera nel ritorno a casa di Maui per “ridare il sorriso alla cara figlia” del concittadino. Il cane, un maschio di spitz tedesco regolarmente microchippato, era stato lasciato solo nell’abitazione per poche ore sabato sera. Al rientro Rosario si è accorto della sua scomparsa, e del furto avvenuto nell’appartamento. Ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e quindi sporto denuncia. Dopodiché si è messo alla ricerca del cane, per poi affidarsi ad un accorato e disperato appello ai ladri.

“E’ tutto il suo mondo – ha detto – faccio appello al cuore di chi ha sottratto il cane di mia figlia, pregando, chiunque esso sia, di restituirlo, poiché la mia bambina è caduta in uno stato angoscioso, che sta peggiorando la sua situazione. Voglio solo ritrovare Maui, del resto delle cose non m’importa”. Rosario ha poi spiegato che i malviventi “non si sono fermati neanche davanti alla sedia a rotelle che usa mia figlia in casa”. “Hanno rubato quanto di prezioso avevamo, ma soprattutto hanno portato via il nostro cane – ha aggiunto – era con noi da nove anni, da quando avevamo deciso di regalarlo a mia figlia”.

Tra le lacrime Rosario ha anche registrato un video-appello affidato all’ANSA, nel quale racconta del furto e lancia un sos ai cittadini ad aiutarlo nelle ricerche. “Aiutateci a ritrovare Maui – ha detto commosso – anche se me lo hanno soppresso, così abbiamo qualcosa e possiamo, tra virgolette, rassegnarci. Non sappiamo se lo hanno soppresso, se è scappato, se sta da qualche parte. In questo modo non sappiamo che fine abbia fatto, e così non è giusto”.

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Maltempo: nonna e nipotino dispersi nel Pisano, ritrovato il corpo della donna

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Erano stati travolti dalle acque la sera di lunedì 23 settembre Montecatini Val di Cecina (Pisa), 30 set. – (Adnkronos) – E’ stato ritrovato il corpo della nonna, dispersa con il nipotino, dopo la piena del torrente Sterza, nel comune di Montecatini Val di Cecina, in provincia di Pisa, scatenata dall’ondata di maltempo che si era abbattuta sulla zona tra il pomeriggio e la sera del 23 settembre scorso. Il cadavere di Sabine Kingabuer, 62 anni, era finito a circa 6 chilometri di distanza dal punto in cui la piena l’aveva travolta mentre teneva in braccio Noah Wagner, di appena 5 mesi, cittadini tedeschi, residenti con la famiglia a Monaco di Baviera, che stavano trascorrendo una vacanza in Toscana da una decina di giorni. Un operatore dei mezzi pesanti di una ditta privata che lavorava alla rimozione dei detriti e dei cumuli vegetali, percorrendo una strada vicinale, oggi pomeriggio ha scorto tra la vegetazione quel che poteva sembrare un corpo. I vigili del fuoco e i carabinieri giunti sul posto hanno constatato la presenza di un cadavere di sesso femminile, che poi è stato identificato nella donna dispersa durante il nubifragio. Nessuna notizia invece del bambino. Gli altri componenti della famiglia tedesca si sono salvati dall’esondazione del torrente nella stessa serata: il padre e la madre di Noah, Alexander Wagner, 33 anni, e Mona Kingbauer, 37 anni, e il nonno materno Peter Kingbauer, 62 anni.

Il 23 settembre, intorno alle ore 21,30, l’acqua del torrente Sterza ha iniziato a salire e in breve tempo il casolare di campagna, trasformato in casa-vacanze e affittato dalla famiglia tedesca è stato invasato per oltre due metri e mezzo. La famiglia è salita sul tetto in attesa dei soccorsi ed è iniziato il dramma. Secondo quanto è stato ricostruito, alla nonna sarebbe caduto dalle mani il piccolo e si sarebbe lanciata nell’acqua per salvarlo e da quel momento si sono perse le tracce di entrambi. Nella notte della tragedia al confine tra le province di Pisa e Livorno in 6 ore su un fazzoletto di territorio di alcune decine di chilometri quadrati sono caduti fino a 226 millimetri di pioggia, un record storico secondo gli esperti di meteorologia.

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Inchiesta ultras, rischio commissariamento per club

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Un terremoto giudiziario investe Inter e Milan che in teoria rischiano anche l’amministrazione giudiziaria se non non dovessero riuscire a dimostrare di non avere alcun legame che configuri forme di intimidazione o di assoggettamento nei confronti degli ultrà: sarebbe questa una possibile conseguenza del ‘procedimento di prevenzione’ attivato dalla Procura di Milano in seguito all’inchiesta sulle infiltrazioni criminali nel tifo organizzato milanese. Inter e Milan si sono resi immediatamente disponibile a collaborare con gli inquirenti per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta. Ma il quadro che emerge dall’inchiesta corposa e articolata della Procura di Milano, preoccupa. Lo stadio di San Siro e le attività ad esso connesso sono “fuori da ogni controllo di legalità” anche a causa di “alcune carenze organizzative” dell’Inter nella “gestione dei rapporti con la tifoseria”.

C’è stata carenza nei controlli per l’accesso allo stadio, sono stati forniti biglietti a soggetti appartenenti alla criminalità che hanno poi effettuato rincari rivendendo i tagliandi, come “la corresponsione di 1500 biglietti alla curva nord, dopo pesanti pressioni, in occasione della finale di Champions League”; è stato verificato il costante ingresso allo stadio di soggetti privi di tagliando, agevolato dalle pesanti intimidazioni nei confronti degli stewart: “una situazione che va avanti da anni e a cui nessuno pare essere in grado di porre rimedio”. Un capitolo dell’ordinanza riguarda, ad esempio, “l’incontro” di alcuni capi ultrà, come Marco Ferdico, uno degli arrestati di oggi, “con il calciatore Skriniar” e “i primi contatti con l’allenatore” Simone Inzaghi. Non solo Inter, però, perché nel febbraio 2023 in un bar di Cologno Monzese ci sarebbe stato un incontro tra Luca Lucci, capo della Curva Sud, con il capitano rossonero Davide Calabria. “Dovremo valutare se ci sono delle criticità e con la collaborazione delle società come risolverle”, ha dichiarato oggi il procuratore Marcello Viola. I prossimi mesi chiariranno gli equilibri interni alla vicenda, mentre si è attivata anche la giustizia sportiva con il procuratore federale Giuseppe Chiné che ha chiesto gli atti alla Procura di Milano con l’intento di verificare eventuali condotte ‘rilevanti’ per l’ordinamento sportivo per Milan e Inter.

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Il procuratore Viola con la cover dell’Inter, polemiche social

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Tifoso dichiaratamente interista, il procuratore di Milano Marcello Viola si è presentato alla conferenza stampa sul maxi blitz contro ultrà di Inter e Milan con la cover del telefonino della squadra neroazzurra. Un fatto che non è passato inosservato e ha creato qualche polemica sui social, dove tutti hanno diritto di cittadinanza e di parola, anche quando non hanno nulla da dire. “Senza parole…un minimo di serietà dovrebbe comunque averla, anche cercando di non mostrarsi così apparentemente tifosi… occupa un ruolo importante!” e c’è chi ironizza su “imparzialità e terzietà”.

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